Voci di un annuncio sorprendente si rincorrono su internet, ma la NASA al momento dichiara che non ci sono aggiornamenti per quanto riguarda Plutone. Secondo alcuni rumors, il dottor Alan Stern, ricercatore principale della missione New Horizons, starebbe per fare un’importante rivelazione.
Chi l’avrebbe mai detto… Plutone, il corpo celeste declassato al rango di “pianeta nano”, quello talmente lontano dal Sole da essere considerato come un’inutile palla di neve in orbita ai confini del Sistema Solare, alla fine si ritrova ad essere il candidato più titolato ad ospitare la vita extraterrestre.
La speranza, infatti, che la Nasa possa aver trovato segni di vita extraterrestre su Plutone è molto alta.
La presenza di acqua ghiacciata e di una sottile atmosfera celeste fanno ritenere plausibile la possibilità di vita aliena microscopica.
«New Horizons ha rilevato numerosi piccole regioni di acqua ghiacciata su Plutone», ha dichiarato un portavoce della Nasa. A questo punto, molti pensano che sotto la superficie del pianeta nano possa esserci un oceano di acqua allo stato liquido.
Secondo lo scienziato planetario David Grinspoon, le immagini rilasciate da New Horizons mostrano le caratteristiche di un pianeta nano ancora geologicamente attivo.
Ma a destare meraviglia negli scienziati è lo splendido cielo blu che sovrasta Plutone! «Chi si sarebbe aspettato un cielo blu nella fascia di Kuiper! È bellissimo», ha detto emozionato Alan Stern, a capo della New Horizons.
Il colore della sottile atmosfera azzurra è determinata dalla presenza di particelle suscettibili al grigio o al rosso, ma che disperdono la luce blu.
«Un cielo blu è spesso il risultato della diffusione della luce solare da parte di particelle molto piccole», spiega Carly Howett, membro del team scientifico. «Su Plutone sembrano però essere più grandi e sono particelle di fuliggine che noi chiamiamo toline».
Gli scienziati ritengono che questi copolimeri si formino nell’alta atmosfera, dove la luce solare ultravioletta ionizza e spezza le molecole di azoto e metano, permettendo loro di reagire e formare macromolecole molto complesse. Un processo simile è stato rilevato nell’alta atmosfera di Titano, la luna di Saturno.
Un cratere promettente
Un’altra immagine di New Horizons mostra un cratere strano su Plutone, indizio di un’attività geologica ancora vivace e che è potrebbe essere un’ottima alcova per la vita aliena microscopica.
Il cratere ha la particolare forma della lettera C. Secondo David Grinspoon, la formazione potrebbe essere un cratere da impatto, successivamente eroso dagli fattori ambientali. «Inoltre, alcune caratteristiche lineari fanno pensare ad una sorta di confini tettonici», aggiunge il ricercatore.
Crateri da impatto erosi e attività tettonica possono essere segni di un pianeta ancora attivo geologicamente, con un nucleo fuso in grado di tenere gli oceani a temperatura utile per ospitare la vita.
Insomma, ci sono abbastanza elementi per sperare: una sottile atmosfera, acqua allo stato liquido, crateri “alcova” e attività tettonica. Manca solo l’individuazione di un microbo alieno e poi sembra di stare su Terra!
Tuttavia, è la Nasa stessa a frenare gli entusiasmi. Sebbene la comunità web sia in attesa del rilascio di una notizia “stupefacente” da un momento all’altro, il tweet dell’angenzia spaziale americana arriva come una doccia fredda: «C’è una falsa voce in giro, secondo la quale stiamo per dare un annuncio importante. È completamente falso».
Più ruvidi di così, non si poteva essere. La suggestione sarebbe partita da un discorso tenuto dallo stesso Alan Stern presso l’Università di Alberta e che la Nasa afferma essere stato male interpretato.
Secondo quanto riporta il Daily Mail, alcuni commentatori credono che un importante annuncio ci sia davvero, ma che sia solo stato rimandato. Dunque, prudenza o cosa?
Fonte:ilnavigatorecurioso
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