Il rallentamento della Rete di questi giorni sarebbe stato
causato da un massiccio attacco DDoS. All'origine forse ci sarebbe
l'ostilità tra due società: Spamhaus, attivisti anti-spam, e Cyberbunker,
gruppo olandese che fornisce servizi di hosting.
NEW YORK (WSI) - E’ in atto il più grande attacco di
pirateria informatica di tutti i tempi. Con queste parole, la
Bbc descrive quello che sta succedendo in questi giorni sul Web.
Dietro il rallentamento dei collegamenti Internet verificato in giro per il
mondo, si nasconderebbe infatti un massiccio attacco DDoS, ovvero Distributed
Denial of Service. In pratica, quando un attacco del genere viene messo in
atto, quello che si crea è una sorta di traffico fittizio, che non consente,
agli utenti realmente interessati, di accedere alla pagina.
Dietro gli attacchi, su cui sta indagando la polizia, ci sarebbero le ostilità tra l’organizzazione non profit Spamhaus e la società olandese di hosting Cyberbunker. Lo scopo di Spamhaus, che è stata tra le società più colpite dall’ultimo attacco, è quello di aiutare i provider a filtrare lo spam e altri contenuti indesiderati.
A quanto pare, l’escalation di attacchi è iniziata quando Spamhaus ha inserito nella sua black-list di server utilizzati per scopi non troppo limpidi anche quelli gestiti dal web host olandese Cyberbunker che sul suo sito sostiene di essere disponibile a ospitare qualsiasi contenuto tranne quelli "pedopornografici e di stampo terroristico". Ma che secondo Spamhaus in realtà collabora con organizzazioni criminali russe e dell'Europa dell'est per agevolare gli attacchi.
http://www.wallstreetitalia.com/?refresh_ce
Dietro gli attacchi, su cui sta indagando la polizia, ci sarebbero le ostilità tra l’organizzazione non profit Spamhaus e la società olandese di hosting Cyberbunker. Lo scopo di Spamhaus, che è stata tra le società più colpite dall’ultimo attacco, è quello di aiutare i provider a filtrare lo spam e altri contenuti indesiderati.
A quanto pare, l’escalation di attacchi è iniziata quando Spamhaus ha inserito nella sua black-list di server utilizzati per scopi non troppo limpidi anche quelli gestiti dal web host olandese Cyberbunker che sul suo sito sostiene di essere disponibile a ospitare qualsiasi contenuto tranne quelli "pedopornografici e di stampo terroristico". Ma che secondo Spamhaus in realtà collabora con organizzazioni criminali russe e dell'Europa dell'est per agevolare gli attacchi.
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