Günther Oettinger è il commissario europeo all’Energia, ma
prima di tutto è un tedesco. Ieri, e non si sa a quale titolo, si è messo a
disquisire di politica nostrana. “Siete ingovernabili”, ha detto Oettinger. E
fino a qui, non ci sarebbe niente di male, anche se nessuno ha chiesto commenti
al teutonico commissario. Ma ecco che subito dopo, trattenuta a stento, esce la
classica frasetta razzista che troppo spesso a quelli d’Oltralpe scappa:
“Italiani come bulgari e romeni”.
Chissà se si riferiva alla scarsa fedeltà dimostrata in
campo bellico, quando finimmo per fare il voltafaccia e dare la caccia
all’invasor tedesco. Retaggi storici a parte, è scoppiato il putiferio.
Accortosi della stupidaggine, Oettinger ha assicurato che quelle frasi “sono
state riportate fuori contesto” e che comunque “non c’è altra strada che
risparmiare, che andare avanti con l’austerità”. E da Berlino, anziché
smentire, il governo della cancelliera conferma tutto ma promette: “Dal nostro
governo non sentirete mai espressioni del genere sull’Italia”. E vabbè.
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