Blogger attenti ai commenti degli utenti ai post! Il
deputato del Pdl Salvo Torrisi lo scorso 2 luglio ha presentato un disegno di
legge che, se approvato, prevederebbe il reato di omesso controllo per tutte le
testate online e anche per i commenti dei lettori ad ogni singolo articolo o post.
Un ddl che si è già guadagnato il nomignolo di “legge ammazza-blog“. Se la
normativa dovesse passare, tutti i blog subirebbero serie ripercussioni, primo
fra tutti quello di Beppe Grillo, di gran lunga il più letto in Italia. Ed è
proprio dall’house organ del M5S che partono le accuse contro la norma. “Che la
nuova legge ammazza blog sia pensata in primis per il blog di Beppe Grillo lo
fa pensare lo stesso firmatario del disegno di legge, Salvo Torrisi del Pdl,
quando spiega che non c’è nessuna censura nei confronti dei 5 stelle. Ma
internet non può continuare a essere il luogo virtuale dell’impunità” si legge
sul sito dell’ex comico genovese. “Il reato di omesso controllo, fino a questo
momento limitato alle testate giornalistiche e al loro direttore (o
vicedirettore) responsabile – è scritto sul blog – sarebbe esteso a tutte le
testate online, prendendo in considerazione anche i commenti a piede di ogni
articolo o post. Proprio questo esplicito riferimento ai commenti fa pensare al
blog di Grillo”. La spiegazione è assai semplice: “Secondo il Ddl, la
responsabilità penale sarebbe a carico del gestore del sito o blog che non
cancella entro 24 ore i commenti che possono configurare la commissione di
reati – è il pensiero del leader M5S – Ovviamente, soprattutto per i siti molto
seguiti è un lavoro praticamente impossibile. Basti pensare che, ogni giorno,
ogni singolo post che appare sul blog di Beppe Grillo ha centinaia se non
migliaia di commenti. Ma quali sono i reati che si possono compiere solo scrivendo
un commento? Fondamentalmente due: diffamazione e vilipendio. Punire il
titolare di un sito per quanto scritto nei commenti è concepibile solo da chi
il web non lo conosce”. Il testo del disegno di legge n°903 al momento non è
ancora disponibile sul sito del Senato, ma l’avvocato Guido Scorza pare essere
riuscito a raccogliere qualche indiscrezione al riguardo. E così, come riporta
Scorza su “Il Fatto Quotidiano”, si scopre che il senatore propone un obbligo
di rettifica in 24 ore per qualsiasi sito web. È sufficiente sentirsi insultati
per domandare al gestore di rimuovere ogni contenuto, anche i commenti degli
utenti. Insomma, una super responsabilità che non esiste neanche nel mondo
dell’informazione digitale regolarmente registrata: la Cassazione ha stabilito
che la responsabilità dei post online rimane degli autori.
Fonte: adginforma.it
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