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“Mala gente quelli di Lero. tutti tranne Procle. E anche
Procle è di Lero.”
Il Presidente della Repubblica ha usato la parola
“imbarbarimento della vita civile” per qualificare i comportamenti di un paio
di deputati che in cerca di notorietà hanno pensato a turno di ” sfottere” la
ormai taciturna ministra Cecile Kyenge e un anonimo cialtrone che ha minacciato
, via web, la
deputata Carfagna.
Segno evidente che anche i migliori appartenenti alla casta,
finiscono per avere unicamente nella casta il loro orizzonte e limite.
Anch’io ho usato, prima, la stessa parola imbarbarimento ,
ma non per definire gli stucchevoli tentativi di due deputati dalla incerta
virilità e sense of humour di farsi notare a spese di una donna di colore.
L’ho usata – la parola imbarbarimento – per definire il
comportamento di un gruppo omogeneo di funzionari del Ministero dell’interno,
deputati a proteggere legge e ordine che si concertano per violare la pace
domestica di due donne indifese e straniere ( Kyenge se ci sei batti un colpo)
e fare strame dei diritti fondamentali di una donna e di una bambina. Hanno
violato la legge persino facendo irruzione a mezzanotte. Hanno seminato
insicurezza in milioni di case.
Di un gruppo omogeneo di funzionari del Ministero degli
Esteri che interpellati, non riescono a pensare di fare una telefonata
all’ambasciata della Repubblica centroafricana per sapere se avesse rilasciato
un passaporto a una signora dai tratti asiatici. Per loro se hai un passaporto
della Repubblica centroafricana, devi essere negra.
Di un gruppo omogeneo di giornalisti che riferiscono le
notizie col contagocce e solo dopo che vengono diffuse dal web e di un
direttore di giornale di proprietà di Berlusconi ( basta con la moina del
fratello) che giustifica il sequestro di persona con la motivazione che il
marito della donna era un ricercato.
Per il direttore del giornale, se tuo marito deve restituire
dei soldi, è giusto sequestrargli la famiglia.
Deve essersi laureato in Calabria.
Di un gruppo omogeneo di ministri – premier, esteri,
interno, integrazione -
che rivendicano con fierezza il diritto a restare inchiodati
alla poltrona pur essendosi dimostrata, come minimo, l’inadeguatezza e
l’incapacità a farsi rispettare dalle persone che dovrebbero educare a servire
i cittadini.
Per lei , signor presidente, che tutti ci rappresenta, se
questi comportamenti impallidiscono di fronte a un apprezzamento pesante di un
paio di fessacchiotti, l’imbarbarimento lo rappresenta lei, ma sembra non
capirlo.
” Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi,
in tutt’altre faccende affaccendato,
a questa roba è morto e sotterrato.”
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