lunedì 7 settembre 2015

L'INSIDIA NASCOSTA: . FLUORURO DI SODIO E "MIND CONTROL"



LA QUIETA SOTTOMISSIONE


E’ opinione comune che il fluoro faccia bene ai denti in quanto elemento molto utile se non indispensabile per la prevenzione della carie. La sua presenza viene pertanto evidenziata su tutte le confezioni dei dentifrici più utilizzati. Diversi pediatri prescrivono ancora oggi pastiglie di fluoro da dare ai bambini per diversi anni fin dalla più tenera età con lo scopo di rafforzare i denti.

Questo nonostante sia stato oramai appurato che, oltre a non prevenire affatto l’insorgenza di carie, il fluoruro di sodio è un prodotto tossico.

Sembra pertanto un controsenso pubblicizzare a caratteri cubitali la presenza del fluoro nella quasi totalità dei dentifrici venduti nonostante il Decreto del Ministero della Salute del 02/04/2008 citi testualmente:

L’allegato III, parte I, della legge n. 713/1986 e’ modificato come segue: ai numeri d’ordine da 26 a 43 e ai numeri d’ordine 47 e 58 e’ aggiunto il seguente testo dopo ogni voce nella colonna f:

«Per i dentifrici contenenti tra 0,1 e 0,15% di fluoruro, qualora non rechino gia’ sull’etichetta l’indicazione che sono controindicati per i bambini (ovvero che «possono essere usati soltanto da persone adulte»), e’ d’obbligo la seguente etichettatura: “Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l’ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico”».

Il Fluoruro di sodio contenuto nei dentifrici, chewing gum e altri prodotti è tossico. 

Il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli anestetici, dei farmaci psichiatrici (Prozac) e ipnotici e del gas nervino (Sarin). Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari disturbi mentali, oltre poi a ridurre la durata della vita e a danneggiare la struttura ossea.

I danni accertati dall’ingestione del fluoro sono:

Rischi al cervello (NRC National Research Council), 1 ppm, ossia una parte per milione di fluoro può produrre nei bambini deficienze di apprendimento e difficoltà di concentrazione. Ricordiamo che nei dentifrici di uso comune c’è una quantità di circa 1500 ppm.

Rischi per la ghiandola tiroidea, il fluoro agisce come smembratore endocrino, sempre secondo NRC 0.01 – 0.03 mg di fluoro per Kg al giorno possono ridurre le funzioni della tiroide in soggetti con basso tasso di iodio, questa riduzione può portare ad un calo dell’acutezza mentale, depressione e aumento di peso corporeo.

Rischio per le ossa, il fluoro riduce la resistenza delle ossa ed espone a fratture, per ora non ci sono dati sul quantitativo di fluoro oltre il quale aumentano i rischi per le ossa, l’unico dato disponibile parla di 1.5 ppm.

Rischio di cancro alle ossa, studi su animali ed umani, inclusi gli ultimi studi dell’università di Harvard hanno stabilito con certezza il collegamento tra fluoro e osteosarcoma (cancro delle ossa) in uomini al di sotto di 20 anni. A questo proposito è disponibile una dettagliata relazione redatta dal National Toxicology Program che ha seguito gli adolescenti monitorati, va detto che purtroppo più della metà di questi soggetti sono deceduti dopo alcuni anni dalla diagnosi dell’osteosarcoma.

Rischi per pazienti sofferenti ai reni, pazienti sofferenti di patologie che coinvolgono i reni hanno manifestato un’alta sensibilità alla tossicità del fluoro, questa sensibilità è dovuta all’incapacità di questi soggetti ad eliminare dal corpo il fluoro assunto. Come risultato si ha una elevata presenza di fluoro nelle ossa ed un aggravamento o insorgenza di un disturbo conosciuto col nome di osteodistrofia renale.



Nel 1944 il Journal of American Dental Association scrisse che la fluorazione causa OSTEOPOROSI, GOZZO e malattie alla SPINA DORSALE.

Nel 1990 uno studio confermò la correlazione tra fratture ossee e fluoro. La Cornell University scoprì invece danni ai reni.

Mentre uno studio del 1978 dell’Università di Yale scopri che bastava 1ppm di FLUORURO per diminuire resistenza e elasticità delle ossa.

Nel 1987 NCI americana (Istituto dei Tumori) stabiliva relazione tra cancro (osteocarcinoma) e fluoro nell’acqua potabile!



DANNI ALLA GHIANDOLA PINEALE

Recentemente, è stato scoperto che si accumula ancor più nella ghiandola pineale, situata al centro del cervello. Possiamo considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il “congegno” più sofisticato che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché influenzata dalla luce. Cartesio la definì la “sede dell’anima” nel XVII secolo e da allora gli studi proseguirono nella convinzione che fosse implicata negli equilibri della psiche. Situata al centro del nostro cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e dell’orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale).

Il fluoruro si accumula nelle ossa e le rende più fragili e soggette a fratturarsi perché danneggia gli enzimi, in particolare quelli delle ossa, che contengono il 99% del fluoruro del corpo. Con gli enzimi danneggiati dal fluoruro e incapaci di produrre il collagene necessario a mantenere le ossa forti e in buona salute, esse divengono fragili e deboli.

Il Dott. Durrant-Peatfield ci dice che il fluoro è un veleno che distrugge gli enzimi. Il suo accumulo nella tiroide è causa di squilibri ormonali. E’associato a malattie autoimmuni oltre all’osteoporosi come l’osteosarcoma, e perfino un aumento del cancro alla tiroide.

Il dr. Joel Kaufmann, professore emerito di chimica all’Università delle Scienze di Philadelphia, parla fuori dalle righe: “I promotori della fluorizzazione hanno censurato la maggior parte dei media, hanno ignorato importanti discussioni in merito, hanno calunniato molti oppositori della fluorizzazione, e capovolto giudizi legali contro la fluorizzazione in un modo che dimostra il loro potere politico. Si è poi scoperto che molti studi le cui conclusioni erano a favore della fluorizzazione non erano supportati dai loro stessi dati.”

Il consiglio è quindi di evitare il più possibile l’assunzione di fluoro, leggete le etichette dell’acqua in bottiglia se ancora ne fate uso, cercate dentifrici senza fluoro, altre fonti di assunzione di fluoro sono:

chewingum

medicinali

bevande gassate (coca cola – pepsi etc…)

te in bottiglia o lattina

gatorade

bastoncini di pesce (meccanicamente disossati)

bastoncini di pollo (meccanicamente disossati)

cibi cucinati in contenitori col fondo in teflon (Il fluoro è impiegato nella produzione di plastiche a bassa frizione come il teflon, e in liquidi refrigeranti come il freon)

alcuni sali da cucina fluorati

alcuni tipi di anestetici (Enflurane, Isoflurane & Sevoflurane)

Le industrie del farmaco e quelle produttrici di dentifrici hanno a lungo sottaciuto e sottovalutato gli effetti tossici dei prodotti a base di fluoro. La fluorosi dentaria è in aumento soprattutto tra la popolazione che fa uso sistematico di integratori a base di fluoro. Si presenta sotto forma di uno scolorimento intrinseco dello smalto dei denti: i denti appaiono screziati, macchiati, puntinati, decolorati e a volte anche bucherellati. Lo smalto saturato di fluoro è più vulnerabile all’attrito e all’erosione. I danni aumentano nel tempo.

Non esiste un dosaggio sicuro di fluoro. I danni da fluoro non si manifestano solo a livello dei denti, ma anche delle ossa e di altri tessuti umani. Il fluoro ha effetti negativi anche sul sistema nervoso centrale e determina alterazioni comportamentali e deficit cognitivi.

Studi scientifici dimostrerebbero che il fluoro può essere neurotossico anche per il feto a dosaggi considerati sicuri per la madre.



HITLER E IL FLUORURO DI SODIO

Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari disturbi mentali e rende le persone stupide, docili e sottomesse. Oltre poi a ridurre la durata della vita e a danneggiare la struttura ossea.

Il primo uso dell’acqua potabile addizionata di fluoruro si ebbe nei campi di prigionia nazisti tedeschi, grazie al noto gigante farmaceutico degli Illuminati, la LG. Farben. Fu questa l’azienda che gestiva campi come quello di Auschwitz e che esiste ancora oggi come parte della Bayer. C’è forse qualcuno che pensa che i nazisti fecero tutto questo mossi dalla preoccupazione per i denti dei detenuti? L’aggiunta di fluoruro di sodio alle riserve idriche aveva lo scopo di sterilizzare i prigionieri e indurli in uno stato di quieta sottomissione.





FLUORIZZAZIONE E CONTROLLO DELLE MASSE

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Governo degli Stati Uniti inviò Charles Eliot Perkins, un ricercatore di chimica, biochimica, fisiologia e patologia ad assumere il controllo della grande industria chimica Farben in Germania.

Mentre si trovava sul posto i chimici tedeschi gli raccontarono di un piano sul quale avevano lavorato durante la guerra che era adottato dallo stato maggiore tedesco.

Consisteva nel controllo della popolazione in ogni area prescritta attraverso il massiccio trattamento dell’acqua potabile. In questo piano parte prominente era occupata dal fluoruro di sodio.

Ripetute dosi di quantità infinitesimali di fluoro possono ridurre nel tempo ogni forza individuale di resistere alla dominazione, con l’avvelenamento e la narcosi di una certa area del cervello, rendendo così l’individuo sottomesso alla volontà di quelli che desiderano governarlo.

Sia i tedeschi che i russi aggiungevano fluoruro di sodio all’acqua da bere dei prigionieri di guerra per renderli docili e instupidirli”.



Non dimentichiamo che gli effetti sulla ghiandola pineale sono particolarmente perniciosi, perché inibiscono la maggior parte delle funzioni vitali che questa ghiandola presiede e regola. Inoltre la pineale è la ghiandola della spiritualità e del discernimento morale. La sua inibizione comporterebbe una massa di individui più manipolabili, inclini alla licenziosità dei comportamenti e alla violenza.

Una ricerca di Cinzia Palmacci



www.mednat.org/alimentazione/fluoro.htm

www.mednat.org/fluoro_danni.htm

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