Il contributo della gymnema (Gymnema sylvestre) per abbassare la glicemia e dimagrire è tra i più interessanti in ambito fitoterapico. Analizziamo proprietà e dosaggi di questo rimedio naturale.
La gymnema (Gymnema sylvestre) è un rampicante nativo dell’India e diffuso soprattutto nelle zone tropicali di Africa, Asia e Australia. Se l’ayurveda e la medicina tradizionale cinese sfruttano da sempre le sue qualità, in Occidente questa pianta è ancora relativamente sottostimata e poco utilizzata, malgrado i marcati effetti ipoglicemizzanti e l’apprezzabile contributo al controllo del peso corporeo.
Le foglie della gymnema contengono principi attivi quali polifenoli e glicosidi triterpenici (il più importante è l’acido gimnemico A1) che si legano in modo reversibile ai recettori del glucosio nel tratto intestinale, riducendo così l’assorbimento degli zuccheri introdotti con l’alimentazione. Il blocco dei recettori del glucosio si verifica dopo un’ora dall’assunzione della gymnema e perdura diverse ore.
Alcune evidenze scientifiche suggeriscono che parallelamente le sostanze presenti nelle foglie della gymnema stimolerebbero la rigenerazione delle cellule endocrine del pancreas e la produzione di insulina, ormone necessario al metabolismo degli zuccheri e alla loro trasformazione in energia per le cellule.
Da un lato le cellule dell’organismo assorbono meno glucosio, dall’altro gli zuccheri ingeriti vengono più facilmente convertiti in “carburante” per il corpo: in questo modo la gymnema costituisce un valido supporto per chi tende ad avere valori di glicemia superiori alla norma, così come per coloro che hanno bisogno di un aiuto per dimagrire.
In aggiunta, Gymnema sylvestre rappresenta una preziosa alleata per chi è spesso vittima di attacchi di fame nervosa, dal momento che la gurmarina di cui sono ricche le sue foglie si lega ai recettori del gusto situati sulla lingua, annullando la percezione del sapore dolce e riducendo così la voglia di caramelle, torte, biscotti e simili.
L’efficacia maggiore nel controllo della glicemia e per prevenire e contenere il diabete di tipo 2 si ottiene dalle capsule di estratto secco di gymnema, in genere da 200-250 milligrammi, da prendere una o due volte al giorno. Se però cercate soprattutto un sostegno alla vostra motivazione per eliminare zucchero e dolciumi, sappiate che la gurmarina interferisce con la sensibilità al gusto dolce solo a contatto con le papille gustative: dovrete quindi aprire una capsula e far cadere sulla lingua parte del suo contenuto.
Altre preparazioni, meno efficaci dell’estratto secco ma comunque utili, sono rappresentate dall’infuso di foglie di gymnema in taglio tisana, da sorseggiare due-tre volte al giorno, e dalla tintura madre di gymnema, di cui si assumono 30-50 gocce diluite in acqua 2-3 volte al giorno.
Ai dosaggi standard, la gymnema è una pianta che non provoca effetti collaterali e non presenta tossicità. Per quello che riguarda le interazioni farmacologiche della gymnema, le persone in trattamento con insulina o comunque medicinali antidiabetici dovrebbero astenersi dal suo impiego, proprio perché i suoi costituenti potenziano gli effetti di questi farmaci, con il rischio di abbassare troppo la glicemia.
In ogni caso non si pensi alla gymnema come alla pianta per perdere chili magicamente: consideratela piuttosto un supporto temporaneo nel vostro percorso di riconquista della linea, come possono esserlo la rodiola o la griffonia. Se avete necessità di dimagrire tenete infatti presente che per smaltire cuscinetti e maniglie dell’amore e consolidare il peso forma sono necessari miglioramenti dello stile di vita e attenzioni alimentari, magari minime ma costanti.
lucaavoledo.it
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