giovedì 29 settembre 2011

DESIDERI


Se c’è qualcosa che sogni o desideri , il primo passo da fare per attirarla a te, è quello di concentrare emozioni e pensieri su di essa.
Concentrare le emozioni, vuol dire IMMAGINARCI ,già nel nostro sogno e sottolineare a noi stessi il brivido che ci percorre
Solo dopo  aver provato e avvertito sulla pelle il brivido dell’allineamento
tra ciò che siamo, ciò che sentiamo e che vogliamo, siamo a pronti a compiere azioni funzionali al nostro scopo, quindi al nostro sogno  e desiderio
Ma se non ci prendiamo prima il tempo necessario per “allinearci” sarà
necessaria molta più azione,correndo il rischio di non realizzare i nostri desideri
più profondi.
Con questo non vogliamo dire che SOLO pensando di avere una nuova casa ne otterremmo una nuova , né che solo pensando ad una nuova macchina la otterremmol
Certo è che se ci concentriamo sull’impossibilità che tutto ciò possa accadere,
bene questo accadrà
Non sarà possibile avere quella macchina, quella casa,o quella vita così soddisfacente,
Esatto, proprio nulla di quello che desideravi.
Accade esattamente il contrario di ciò che desideravi:
Se c’è qualcosa che desideri, e che al momento non hai, e  poni la tua attenzione sul fatto che NON  l’hai, tutto si disporrà intorno a te per per ripagare questa tua attenzione

A presto

lunedì 26 settembre 2011

RIFLESSIONI SULLA LEGGE DI ATTRAZIONE


PERCHE’ ALCUNE PERSONE SEMBRANO AVERE TUTTO
DALLA LORO PARTE?
Coincidenze fortunate,Incontri vantaggiosi,Successi, Relazioni stupende...

Eppure non sono diverse da te.
Magari parlano la tua stessa lingua, vivono nel tuo stesso paese, hanno la tua stessa età e livello di istruzione..
E poi ci sono quelle persone che ricadono sempre negli stessi errori.
Cambiano partner o lavoro perché non pienamente soddisfatti per poi ritrovarsi
poco dopo al punto di partenza. Un nuovo lui, un lavoro diverso con nuovi colleghi... eppure continuano a vivere sempre le stesse situazioni di disagio…
Perché tutto ciò accade?
Ricordi le avventure di Gastone e Paperino?
Paperino è il personaggio di Walt Disney più sfortunato di tutta Paperopoli.
La sua sfortuna è quasi proverbiale, unita al suo perenne stato di disoccupazione
e alla sua pigrizia. E’ vero che Paperino è succube del miliardario zio Paperone che
non vuole lasciargli la sua eredità, è vero che è il bersaglio dei nipotini Qui Quo e Qua che gliene combinano di tutti i colori , ma la causa delle sue disavventure non è la sfortuna

La vera ragione è il suo atteggiamento .

Paperino non fa altro che lamentarsi di tutto e vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, non pensa mai che qualcosa di bello possa capitargli, si aspetta sempre
sventure… e le sventure si materializzano di continuo nella sua vita.

Gastone, invece, il cugino di Paperino, è il suo eterno rivale. Probabilmente,
da bambino, non hai provato molta simpatia per lui, perché rappresenta il classico “fortunato”, che ottiene tutto dalla vita... senza sacrifi ci.
Proviamo per attimo a guardarlo da un’altra prospettiva:
in realtà Gastone è ricco, elegante e disinvolto perché pensa e agisce come se avesse già in mano ciò che desidera: più soldi, più occasioni fortunate e perché no… più “paperine”!
E’ consapevole che può
ottenere tutto ciò che chiede e permette* a se stesso di riceverlo.
Lasciando da parte Paperopoli,quello che vogliamo dirvi
è: Il mondo che viviamo, quello che noi siamo, è frutto di una nostra creazione
Siamo noi con i nostri pensieri a creare intorno a noi la nostra realtà e sempre noi che, di conseguenza,decidiamo che forma dare alla nostra vita.

A PRESTO PER CAPIRCI DI PIU'

domenica 25 settembre 2011

NETWORK........IL FUTURO E' QUI

Da un pò di tempo Io e la mia equipe, stiamo facendo degli studi su tutta
la re te,al fine di selezionare per i nostri più appassionati  lettori, e visitatori ,
i migliori network in rete, e non.
Presto potremo darvi un servizio accurato con dettagli statistiche, e tutti  i dati occorrenti per mettere ciascuno nella condizione di valutare con serenità e cognizione,vi anticipo che qualsiasi banner troviate su questo Blog ,fa riferimento ad un network da noi personalmente testato e valutato.

lunedì 19 settembre 2011

PAKO E LE BARRIERE


Come promesso due settimane fa,vorrei chiudere la disamina sulle BARRIERE,che corrispondono ad altrettanti tipi psicologici,parlandovi del rapporto col mio piccolo cane Pako.
Sono certo che  chi di voi leggerà questo post , e possiede un cane , troverà certe affermazioni fedeli ad esperienze vissute.
Premetto, e ciò è tutt’altro che casuale, che prima di avere Pako , non guardavo con particolare benevolenza nessun cane, a prescindere dal tipo e dalla stazza,e ribadisco ,per chi non lo ricorda o non lo ha letto, che più volte sono stato additato dalle persone,  come Altezzoso, oppure Timido.
Bene, se ripercorro all’indietro qualche anno della mia vita ,non posso far a meno di constatare
che già prima che  riuscissi a vincere le mie BARRIERE,
con  Pako ,queste ,miracolosamente e quasi misteriosamente cadevano.
Non voglio addentrarmi nell’analisi di ciò, mi limito solo a constatare i fatti e a precisare che effettivamente  quando nasce un rapporto affettivo con un cane, ma forse anche con un gatto,è sicuramente più semplice vivere in armonia.
Provate ad immaginare all’infinità di atteggiamenti che neppure osereste pensare di avere con le
persone ,neppure le più care, e che invece in tutta naturalezza riuscite ad avere  con il vostro cane ,
addirittura in presenza di altri.
Ovviamente ci sono persone che non hanno troppe difficoltà con il prossimo, e quindi magari si rivedono poco in ciò che ho detto
Ma perché vi parlo del rapporto col mio cane.
Se ricordate ,nell’ultimo post, sostenevo che episodi in cui un atto di umiltà abbia reso ,ad esempio
IL SUPERBO,immensamente fiero degli esiti del suo agire in quel frangente,siano ,
se coltivati,potentissimi strumenti per creare quelle pertubazioni ,che quasi per un effetto risonanza,riescono letteralmente ad abbattere le BARRIERE.
Bene è qui che rientra in gioco Pako, il rapporto con il prorio cane ,se auto osservato ci aiuterà a riprodurre comportamenti non difensivi , ci renderà più semplice la ripetizione perche non dovremmo pescare nel remoto per ricordare episodi che ci hanno reso fieri di noi stessi
Spero di aver concluso in modo piacevole le mie osservazioni sulle BARRIERE,di avervi procurato almeno un po’ di sorriso
A presto

sabato 3 settembre 2011

LA FORZA AVVOLGENTE DELLE BARRIERE (10)


Come dicevamo un buon sistema per vincere situazioni di imbarazzo,od altre, ad esempio quelle in cui il Superbo,si manifesta in tutta la sua interezza,è quello di innescare una perturbazione,con lo scopo di creare discontinuità nel meccanismo ,quasi perverso, che ci induce ad alzare le BARRIERE,a cercare un rifugio sicuro dietro le nostre difese.
Il Superbo allora dovrebbe ricercare nei suoi ricordi , episodi in cui un atto di umiltà l’ha reso immensamente fiero degli esiti del suo agire in quel frangente,dovrebbe ricordare luoghi ,odori ,circostanze e soprattutto cosa in quell’occasione lo fece deviare e desistere dall’esser sfrontatamente, e come al solito, “col naso troppo in su”.
Dovrebbe appunto ricercare l’innesco che non ha funzionato, esercitarsi a riprodurlo e riutilizzarlo,ricordando oltretutto che le abitudini e le convinzioni si possono cambiare  se si allena la nostra mente con una abitudine e una convinzione diversa.
Riguardo alla Superbia, presto vorrei fare qualche osservazione sul mio cane