Il nuovo biodiesel
prodotto dalle alghe da Solazyme venne battezzato
Soladiesel
e rappresenta veramente un contributo significativo per l’ambiente,
oltre a potersi miscelare agli altri diesel non richiede alcuna modifica
dei motori. In conclusione la produzione del Soladiesel rende evidenti 2
aspetti: l’utilizzo di una considerevole quantità di biossido di
carbonio che verrebbero utilizzati nel processo di crescita delle alghe
per produrre olio e richiederebbe una fonte di zuccheri. Attualmente la
fonte principale di zuccheri per realizzare questo processo risulta
essere la canna da zucchero ma Solazyme afferma che potranno essere
utilizzate a breve anche altre materie prime cellulosiche. Il vero
segreto di Solazyme comunque risiede nella sua proprietà intellettuale
ossia nel DNA dei ceppi delle sue alghe che l’ingegneria genetica ha
creato ad hoc. Dillon(uno degli inventori del processo) stima infine che
il costo per gallone (4l circa) di Soladiesel si aggirerebbe intorno ai
$ 2, spiegando che la metà di questo valore sarebbe rappresentato dal
costo dello zucchero utilizzato. Ma già si parla di essere sulla buona
strada dei $ 40-50 per barile. Un altro aspetto interessante del
biodiesel di Solazyme come sottolinea Dillon è rappresentato dal fatto
che il Soladiesel può esser prodotto in quasi ogni impianto con adeguate
capacità di fermentazione, comprendendo così alcuni impianti di etanolo
(chiusi di recente). Ciò suggerisce che gli sviluppatori si
concentreranno soprattutto nella capacità di produzione del biodiesel,
migliorando ulteriormente la redditività.
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