La notizia- se sarà mai confermata- è davvero clamorosa. L’ufologo
americano Steven Greer ha comunicato l’esito dei primi esami effettuati su una
creatura trovata in Cile e da lui ritenuta aliena: un esserino mummificato alto
pochi centimetri, con una grossa testa e un corpo sottile. E stando a quanto
sostiene il ricercatore, non ci sarebbero più dubbi sulla sua natura
extra-umana.
LA FOTO DEL PRESUNTO ALIENO
Greer è un nome piuttosto noto nella comunità ufologica
internazionale. Di professione osteopata, è il fondatore del “Disclosure
Project”, il cui scopo dichiarato è arrivare alla rivelazione di tutta la
verità in merito a Ufo, intelligenze extraterrestri, tecnologia aliena e così
via, spazzando via decenni di cover-up e di documenti classificati. Dal 1995
dirige anche il Cseti (Center for the Study of Extraterrestrial Intelligence)
che mira a stabilire un contatto con gli E.T.
La scorsa estate, il dottore aveva stupito tutti annunciando di
essere entrato in possesso di una entità biologica di dimensioni molto ridotte
(circa 12 centimetri) simile ad un alieno grigio in miniatura. Prometteva di
sottoporre il reperto organico a test scientifici, per appurare di cosa si
trattasse. Molti dubitavano della veridicità di queste affermazioni, anche
perchè Greer stava lavorando ad un docu-film (“Sirius”, in uscita tra poco):
tutto faceva pensare ad una forma di pubblicità virale. Però, a distanza di 5
mesi, l’ufologo ha dato nuove informazioni. Ecco cosa scrive:
”Dopo molte settimane di viaggio, siamo di ritorno con i risultati
strabilianti ottenuti dallo studio di quel piccolo, potenziale corpo
extraterrestre. Io, il Dottor Bravo ed Emery Smith abbiamo raggiunto il paese
che ora ospita l’essere e siamo stati in grado di effettuare esami ai raggi X e
una Tomografia Assiale Computerizzata dell’intero corpo. Abbiamo poi prelevato
campioni di DNA in condizioni sterili. Ora verranno analizzati da uno dei
genetisti più importanti al mondo”.
Cosa avrebbero dunque rivelato i raggi X e la TAC? Sentite: “Hanno
mostrato un organismo biologico intatto ed umanoide, senza alcun dubbio. Le
sorprendenti immagini in 3-D lo hanno ricostruito nel dettaglio e così abbiamo
potuto vedere i suoi organi interni, come i polmoni e una struttura che io sono
pressochè sicuro sia il suo cuore.
LA TESTA SPROPORZIONATA E IL CORPO ESILE DELLA STRANA CREATURA
UMANOIDE
Tali immagini sono state appena esaminate dalla massima autorità
mondiale in fatto di anomalie scheletriche, displasie e sindromi fetali: ha
stabilito che questo essere ha una struttura scheletrica differente dalla
nostra. Sappiamo inoltre che non è un ominide antico e sebbene abbia un aspetto
umanoide non è apparentemente umano.” Quindi simile a noi, ma non uno di noi.
Anche l’eventualità che si tratti di un feto umano abortito è
assolutamente preclusa. “Sia questo esperto, sia il radiologo che è a capo del
laboratorio dove sono stati effettuati gli esami hanno affermato che la densità
ossea impedisce che il corpo possa essere quello di un feto di 20-22
settimane”, spiega Steven Greer. “C’è semplicemente troppo calcio nelle ossa di
questa creatura per poter essere un feto di quell’età. Entrambi i medici
concordano che la morte deve essere avvenuta dopo la nascita, ovvero è
sopravvissuto per un certo tempo al di fuori dell’utero, ammesso che si
trovasse dentro un utero…”
Ce n’è abbastanza per rimare sbigottiti. Ma manca la prova regina:
il test del DNA, l’unico a poter togliere ogni dubbio per sgombrare il campo da
mille illazioni. “Le procedure sono complesse e richiedono parecchio tempo.
Stiamo utilizzando tutte le tecniche più sofisticate a nostra disposizione e il
gruppo di studiosi al lavoro è il migliore e il più preparato che potessimo
assemblare. Ci vorranno circa due mesi o forse più“, assicura il dottor Greer.
Quindi entro marzo dovrebbe arrivare il responso definitivo su
questo caso sorprendente che entusiasma gli assertori della presenza sulla
Terra di creature aliene e che invece lascia del tutto increduli gli scettici
convinti. Questo presunto E.T. sarebbe stato rinvenuto nel deserto di Atacama,
in Cile, proprio nelle vicinanze del luogo in cui alcuni testimoni nel 1997
avevano visto cadere un’astronave a forma di uovo…
L’UFOLOGO STATUNITENSE STEVEN M. GREER
Sul luogo dello schianto sarebbe intervenuto anche il marine
americano Jonathan Weygandt, intervistato di recente da Greer. Il militare si
sarebbe trovato proprio a pochissimi metri dall’astronave, che descrive come “qualcosa
a metà tra un uovo e una lacrima”, che perdeva uno strano liquido organico. Era
spaventato da quello che vedeva, ma a calmarlo sarebbero stati gli stessi
occupanti dello strano velivolo, che tentavano di comunicare telepaticamente
con lui .
Subito dopo, il marine venne arrestato da una squadra speciale.
“Credevo che mi avrebbero ucciso”, ha raccontato “mi dicevano che non avrei
dovuto trovarmi in quel posto, che sarei diventato pericoloso se mi avessero
lasciato andare”. Il capo di questo manipolo lo avrebbe minacciato dicendogli:
”Tu non hai visto niente, io non esisto, questo fatto non è mai accaduto. Se
dici una parola, sparisci per sempre.”
Sabrina Pieragostini
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