giovedì 17 gennaio 2013

LA TERRA HA LA FEBBRE



LA TERRA HA LA FEBBRE

LA NASA CONFERMA: LA TEMPERATURA PLANETARIA È IN COSTANTE E INARRESTABILE AUMENTO.


Il 2012 si è inserito a pieno titolo al nono posto nella classifica degli anni più caldi (a partire dal 1880), e conferma la tendenza al progressivo surriscaldamento globale in atto. Se, invece, si considera solo la temperatura della terre emerse, il 2012 è stato il settimo anno più caldo. Con l'eccezione del 1998, tutti i nove anni più caldi sono successivi al 2000, con il 2010 e il 2005 in testa alla classifica. Ad affermarlo sono i dati diffusi dai ricercatori del Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa. 
Inoltre, il mese di novembre 2012 è stato il quinto mese di novembre più caldo dal 1880 secondo i dati delle agenzie americane Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) e Ncdc (National Climate Data Center)
L'eccezionale ondata di calore che sta interessando l'Australia, con punte di 50° C., potrebbe essere solo l'inizio di una serie di fenomeni climatici estremi che interesseranno il nostro pianeta nel prossimo futuro. I dati della ricerca della Nasa sono inequivocabili: la temperatura media del 2012 è risultata di 14,6 gradi Celsius, cioè 0,57 °C in più della media del XX secolo. 
Gli scienziati della Nasa affermano che l'andamento delle temperature può sì variare di anno in anno, ma quello che emerge in modo chiaro negli ultimi anni, è la costante tendenza all'aumento a lungo termine. Ciò non significa che ogni anno sarà più caldo di quello precedente, ma che ogni decennio sarà sicuramente più torrido di quello che lo ha preceduto. [Gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti].
Dal 1880 ogni decennio è stato più caldo 0,06 °C rispetto a quello precedente, ma dal 1970 l'incremento è stato di 0,16 °C. «Il pianeta si sta riscaldando, e si riscalda perché stiamo immettendo quantità sempre più consistenti di anidride carbonica nell'atmosfera», toglie ogni dubbio il climatologo del Giss Gavin Schmidt. [Benvenuti nell'Antropocene,l'era dei cambiamenti determinati dall'uomo].


All'inizio della raccolta sistematica dei dati cominciata nel 1880, la quantità di anidride carbonica nell'atmosfera era di 285 ppm (parti per milione, ossia grammi di CO2 per tonnellata di aria). Nel 1960 era stato registrato un livello di 315 ppm, a dicembre 2012 siamo arrivati a 394,39 ppm, con un aumento attuale di 2,2 ppm/anno in costante accelerazione.
Il limite di CO2 indicato nei trattati internazionali che non può essere oltrepassato per evitare il riscaldamento globale di 2 °C - con tutte le conseguenze che ciò comporta - è stato fissato a 450 ppm. Un limite che, allo stato attuale, sembra impossibile rispettare e che sarà raggiunto in circa 20 anni. Quindi, considerando l'aumento in atto anche delle emissioni di metano (gas serra molto più potente della CO2), si rende più concreto il peggior scenario ipotizzato dai climatologi, cioè un aumento di 4 °C delle temperature medie globali entro la fine del secolo.

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