SE UN GOVERNO PUÒ CREARE MILLE
MILIARDI DI DOLLARI DAL NULLA,
ALLORA PERCHÈ LE BANCHE CENTRALI SI PRENDONO I NOSTRI SOLDI?
ALLORA PERCHÈ LE BANCHE CENTRALI SI PRENDONO I NOSTRI SOLDI?
Secondo la CNN, Barack Obama potrebbe risolvere la crisi del debito
pubblico americano stampando alcuni miliardi di dollari. Ma allora perchè
bisogna pagare le tasse? L'America si trova di fronte al grave problema del
tetto del debito pubblico, oltre il quale, gli Stati Uniti non possono ricevere
denaro in prestito dalla Federal Reserve, la Banca Centrale Statunitense.
Alcuni analisti degli
di nota, tra cui Paul Krugman, nell'intervento sul NYT, hanno suggerito al
presidente Obama di autorizzare il Tesoro degli Stati Uniti a creare un
trilione di dollari in monete di platino, così da poter pagare le bollette del
governo americano. Ma se un governo sovrano ha il potere di creare dal nulla
miliardi di dollari, allora perchè bisogna pagare le tasse? Non solo, ma perchè
esiste un “debito pubblico”?
La
questione economica è diventata il centro di ogni interesse politico e
mediatico. Tutto, ormai, ruota attorno all'informazione economica e al molok
del famigerato “debito pubblico”, cioè il debito che
un intero stato contrae con un terzo a fronte di un prestito di danaro,
solitamente un'istituzione bancaria a partecipazione privata, tipo la Banca
Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale,
la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea.
Quello
che sta succedendo in America, e che può tranquillamente essere trasportato nella
situazione dell'Europa, spinge a porsi una domanda fondamentale: se un governo
ha la facoltà di emettere moneta per conto proprio, perchè normalmente chiede
in prestito i soldi di cui ha bisogno, gravati con un tasso di interesse e
determinando un indebitamento nei confronti di un terzo.
La
questione nasce nel momento in cui i governi occidentali hanno ceduto la
facoltà di creare la moneta ai banchieri, i quali, sotto le mentite spoglie di
istituti di diritto pubblico (cioè di proprietà dei cittadini), hanno creato le
cosiddette Banche Centrali, istituti bancari
che, grazie ad un gioco di scatole cinesi, sono di proprietà privata.
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