lunedì 21 gennaio 2013

QUESTA È GROSSA:




QUESTA È GROSSA:
"azienda seria e referenziata cerca uomini decisi di poche parole e prestanza fisica. Possibilmente ex culturisti o ex galeotti, per recupero crediti in tutta Italia. Molto apprezzate origini meridionali, calabresi o siciliane."L'annuncio pubblicato sul sito subito.it nella sezione pesaro-urbino era ospitato fino qualche giorno fa a questo link "http://www.subito.it/offerte-lavoro/addetti-recupero-crediti-pesaro-urbino-46315519.htm" ma è stato rimosso per il grande clamore suscitato dalla notizia..Che per essere chiari non è certo falsa nè una bufala da social network tanto che se n'è occupato persino il Secolo XIX che ha cercato di saperne di più dall'addetta stampa dell'azienda:
«Buongiorno, chiamo per il vostro annuncio sulla ricerca di addetti al recupero crediti...».«Guardi lei deve mandarci un curriculum con foto, poi verrà contattato».
«Ho letto che non ci sono problemi se uno ha avuto problemi con la giustizia...mi conferma che per voi è lo stesso? Cosa bisogna fare esattamente?»«Assolutamente si. Il lavoro è quello normale di un addetto al recupero crediti: si va a casa delle persone e si chiede con diplomazia di pagare i conti alle aziende che ce lo chiedono».
«Ma voi avete già qualcuno che fa questo lavoro, che possa insegnare?»«Certo, c’è uno staff che stiamo ampliando e che affiancherà i nuovi assunti. Ma lei mandi il curriculum e poi sarà contattato da Sviluppo Reti, è il titolare che si occupa di queste cose io sono all’ufficio stampa e non so nulla di più».
«Allora lei è la persona giusta, perché io sono un giornalista e volevo sapere perché come addetti al recupero crediti cercate persone meridionali che possibilmente siano state in galera».
Come si legge nel seguito,il caso ha voluto che sia caduta la linea. Ma dopo 20 minuti arriva l'immancabile telefonata della stessa addetta stampa della "Sviluppo Reti Commerciali Srl di Pesaro" (così si chiama l'azienda che ha pubblicato l'annuncio n.d.r) che si è affrettata ad informare il giornalista che non solo non poteva rispondere alle domande,ma neanche il titolare ("il quale starà fuori sede per molto tempo") nè i dirigenti, anche loro fuori sede.  E chi manda avanti la baracca allora?Non è dato saperlo. Men che meno è dato sapere quanti membri compongono lo staff dei riscossori dei crediti aziendale. Una cosa è certa: in tempi di crisi si vede di tutto e di più. Ma invece di ritrovare lo spirito di fratellanza che dovrebbe unire i popoli in momenti come questi ci mettiamo a cercare ex galeotti o ex culturisti per giunta (chissà perchè?) meridionali e ancora meglio se calabresi o siciliani?
Una sola parola descrive la vicenda: schifo. Perchè questo pezzo d'Italia descritto nell'annuncio fa solo ribrezzo!


di Free Italy per www.Free-Italy.Info

Nessun commento:

Posta un commento