A quelli più istruiti avranno detto: il 15 agosto 1971 Nixon, presidente degli USA, pose fine al Gold Exchange Standard. Ora se io ti dico una cosa del genere a te cosa cambia?!? Nulla, torneresti in cucina. Invece dovremmo prendere un bel pennarello, di quelli con la punta grande, e scrivere sul muro della cameretta: “15 agosto 1971, devo pretendere la piena occupazione”.
Passo indietro. Il 15 agosto 1971 Nixon pose fine al Gold Exchange Standard. Cos’è? Era un sistema in base al quale il dollaro americano poteva essere convertito in oro mentre le monete che facevano parte di questo sistema potevano essere convertite in dollari americani.
Nixon prese una decisione unilaterale. Guardate il video
Il motivo non fu affatto legato all’interesse pubblico. Nixon aveva bisogno di eliminare il vincolo alla spesa poiché era impellente rendere la macchina bellica vincente nel sud-est asiatico. Mettiamo cosi un po’ di ordine storico. Ciò nonostante Nixon ci ha cambiato la vita. Sottolineo che tale decisione fu presa proprio per evitare limiti alla spesa e a coloro che ci criticano poiché siamo definiti i fautori della spesa a deficit chiedo: come mai nessuno fiata quando durante i conflitti la spesa a deficit esplode? Perché per le guerre sarebbe giusto spendere mentre per la piena occupazione no?!?
Torniamo a noi. Con il gold standard la situazione era questa: uno Stato poteva spendere nei limiti in cui fosse stato in grado di convertire in oro tutta la moneta emessa in circolazione. Tradotto: se io Stato emetto e spendo 10 soldi che vanno a finire in mano a 10 persone, e loro domani vanno in banca chiedendo che siano convertiti in oro, se l’oro non c’è, io Stato devo dichiarare il fallimento.
Storicamente non è mai stato rispettato in maniera ferrea tale limite ma comunque rappresentava per i governi un grattacapo fastidioso. Nixon fa questo, il 15 agosto 1971:
42 anni fa nacque la possibilità per lo Stato di
comprare senza limite alcuno qualsiasi cosa fosse prezzata nella propria moneta
unità di conto, di cui è monopolista.
Il governo
italiano poteva comprare senza limiti tutto ciò che era in commercio
prezzato in lire, compresa la forza lavoro;1 Da qui nasce il
concetto di piena occupazione. Se il governo italiano avesse oggi la lira,
invece dell’euro, potrebbe tranquillamente raggiungere la piena occupazione
poiché tutti noi saremmo disposti ad accettare lire in cambio del lavoro, e lo
ripeto: lo Stato potrebbe fare in modo che nessun soggetto sia privato della
dignità di essere in grado di accudire la sua famiglia.
Perché ho scritto con la lira, invece dell’euro?
Perché l’euro ripropone i limiti imposti dal sistema aureo. L’Italia non può
spendere per raggiungere la piena occupazione. L’euro rispetto alle altre
valute è una moneta in regime di cambio flessibile, ma gli Stati come l’Italia
non possono più emetterla, la devono chiedere in prestito alle banche private
che a loro volta la ricevono dalla BCE.
Uno Stato è dotato di sovranità monetaria solo nel caso in cui emette una moneta in condizione di:
Uno Stato è dotato di sovranità monetaria solo nel caso in cui emette una moneta in condizione di:
- cambio flessibile (no fisso);
- monopolio;
- non convertibilità in oro o altre merci/valute.
Da qui comprendete a pieno come sia inaccettabile la
decisione di umiliare e far soffrire milioni di persone che devono vivere
immerse nell’ansia, con la calcolatrice sopra la mensola per vedere se si
arriva o meno alla fine del mese. Un altro mondo è possibile: va preteso.
1 L’unico limite è la disponibilità di risorse
fisiche: naturali e umane. Ma ribadisco, non ci sono più limiti finanziari.
2 La stessa bistrattata Italia ha raggiunto la piena
occupazione maschile in alcune zone del nord.
http://memmt.info/site/15-agosto-1971-devo-pretendere-la-piena-occupazione/
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