L'email è arrivata mercoledì. L'ha spedita Paolo Vitelli,
candidato numero uno in Piemonte della Lista Civica di Monti per la corsa alla
Camera. Un invio a poche caselle elettroniche. Una cinquantina al massimo. Nel
testo Vitelli invita i suoi amici storici torinesi a cena con Monti. Una cena a
pagamento. Se industriali, mezzi-politici, salottieri e palazzinari della
Torino-bene vorranno mettersi al tavolo del presidente del Consiglio
dimissionario, devono pagare almeno 5.000 euro. E' questo il prezzo base della
cena che è stato esplicitamente indicato nella mail spedita da Paolo Vitella.
Con un appunto: se qualcuno vuole offrire un contributo maggiore è ben accetto.
E più è alto, ma questo è stato detto solo a voce, più ci sarà la possibilità
di conquistare - o acquistare - l'attenzione di Mario Monti. Chiaro è che le
cene elettorali si fanno da sempre. Ma il Professore, visti i provvedimenti
presi nell'ultimo anno a sfavore del tessuto imprenditoriale, non sta
raccogliendo un bel successo. I tavoli prenotati in un noto ristorante del
capoluogo piemontese, per ora, non sono tantissimi. Alcuni di quelli che hanno
ricevuto l'invito, in realtà, si sono pure straniti. "Ma ti pare che
questo mi ha fatto pagare quello ho pagato di Imu e poi mi viene a chiedere
soldi per andare a cena?", dice un imprenditore con più di una casa di proprietà
in giro per l'Italia.
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