Si scrive
Monti e si legge Merkel. Ed è per questo che ora la coppia scoppia (di paura).
Perché il voto rischia di travolgere tutti e due: sembrano destinati a uscirne
con le ossa rotte, sbeffeggiati proprio da quegli italiani sottoposti, per più
di un anno, a un terrorismo psicologico senza precedenti (“o paghi le tasse o
finisci sul lastrico”) e costretti a sopportare il flirt tra il Professore e la
Cancelliera, i loro sorrisetti, i loro abbracci, le loro foto-ricordo. Le
ultime analisi della stampa estera – quella che quando parlava contro
Berlusconi era considerata la Bibbia e adesso che parla contro centristi e
sinistra è irrilevante – sottolineano che a tremare non è solo il leader del
“centrino”, già al tramonto, ma anche la lady di ferro tedesca. «Berlino non si
intromette ma Roma potrebbe bruciare», ha scritto il Wall Street Journal, in un
commento del corrispondente italiano pubblicato sulla versione online.
Citando
l’analista economico Anatole Kaletsky, si osserva che «se Monti risultasse
umiliato, il voto sarebbe visto come una pericolosa sconfitta per l’intero
establishment politico Ue e per l’approccio tedesco alla crisi dell’euro».
Secondo il foglio economico statunitense, «le elezioni potrebbero essere
paradossalmente più disturbanti per il resto d’Europa che per l’Italia stessa»
dove tuttavia Monti «è ampiamente visto come un punto di riferimento della
Germania, non solo per l’austerity odiata dagli italiani» e, stando ai
sondaggi, «non dovrebbe ricevere un’accoglienza da eroe» dalle urne. Ma se –
sottolinea il Wsj riportando
l’analisi di Kaletsky –all’indomani del voto, «l’Italia decidesse di aver fatto
abbastanza con le riforme» del governo Monti, la Merkel «potrebbe affrontare un
terribile dilemma: sostenere un’amministrazione romana che balla la propria
musica o lasciare che l’euro deflagri, scelta che pone la cancelliera nel
rischio di essere la più grande sconfitta del voto italiano». Stesso destino,
quindi, per Monti e per la Merkel. Con una differenza; il Professore sa di andare
incontro a un kappaò storico, è nervoso, non gli sono serviti a nulla i cambi
di strategia, il cagnolino, la moglie, i pasticcini e i pezzi di pizza. Fa lo
spavaldo ma è rassegnato. La Merkel vuole evitare l’umiliazione per interposta
persona. Manca poco, troppo poco per recuperare. E gli elettori sanno che chi
vota Monti… vota la Merkel.
Fonte: http://www.secoloditalia.it/2013/02/monti-andra-al-tappeto-e-trascinera-con-se-la-merkel-parola-della-stampa-estera/
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