WASHINGTON.
Negli ultimi tempi la polizia americana sta ricorrendo in modo sempre
più massiccio ai droni per pedinare e catturare i criminali. Somigliano a
modellini di elicotteri, ma sono supertecnologici. Molto più piccoli
degli aerei senza pilota utilizzati per uccidere i terroristi a migliaia
di chilometri di distanza dagli Stati Uniti, non trasportano missili ma
semplici mini-telecamere con cui seguono dall'alto i movimenti degli
indiziati.
Un vero boom
che però sta provocando un'ondata di proteste: come scrive il New York
Times in prima pagina, tantissime città si stanno sollevando contro
questi aggeggi, che com'è evidente minacciano ogni diritto alla privacy.
E c'è chi apertamente parla di ‘Grande Fratello'. Tante organizzazioni a
difesa dei diritti dei cittadini sinora hanno protestato contro
l'eccessiva diffusione di radar contro l'eccessiva velocità in auto e le
telecamere fisse presenti ormai in quasi ogni angolo sensibile per la
sicurezza delle città.
Ora però
l'indignazione è aumentata visto che il controllo viene fatto con
macchine teleguidate che possono seguirti ovunque e contro cui non c'è
scampo. Il tema è sempre lo stesso, un po' come capita con le
intercettazioni telefoniche: assicurare una forma di controllo quanto
più responsabile da parte delle autorità sul fatto che le immagini
registrate relative a indagini su presunti criminali non invadano la
sfera privata dei cittadini onesti.
Alcune città,
tra cui Charlottesville in Virginia, hanno detto di no a questo tipo di
indagini. Qui è stato proibito alla polizia locale di usare in
dibattimento le prove ottenute con questi controversi elicotterini.
Sit in anche
nella progressista Seattle, Stato di Washington, tanto che il
Dipartimento di Polizia è stato costretto a rimandare indietro al
venditore due di questi piccoli droni appena comprati e mai utilizzati. E
la protesta ‘anti-droni' sbarca anche su Twitter, con l'hashtag, la
parola chiave, @N.O.M.B.Y., un acronimo che sta per ‘Not Over My Back
Yard', una frase che fa il verso a una famosa formula (Not in My Back
Yard) usata per attaccare il movimento ambientalista.
Ma la vicenda è
arrivata anche al Congresso degli Stati Uniti: alcuni parlamentari
hanno presentato una proposta di legge per proibire il ricorso di droni
nella ‘sorveglianza di individui e di proprietà'' senza un mandato
specifico del giudice.
Ma la polizia
insiste: questa nuova tecnologia, spiega, è utilissima per rintracciare
esplosivi, risolvere rapimenti e organizzare soccorsi di fronte a
disastri naturali. E la sicurezza di tutti, in quello che è ormai
diventato un mantra delle autorità americane dopo l'11 settembre, val
bene un po' di privacy in meno.
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