Siamo in guerra, ma
ufficialmente nessuno ce l’ha detto. Al processo di Norimberga contro la
gerarchia nazista, il procuratore generale Benjamin Ferencz sancì che la guerra
d’aggressione contro una nazione sovrana sarebbe stato da quel momento
considerato «il crimine supremo». Bene, ci risiamo: quello che ci sta
accadendo, dice Paolo Barnard, non è altro che «la pianificazione e
l’esecuzione di una guerra d’aggressione guidata da Germania e Francia per
distruggere nazioni, popoli, economie, e per depredare risorse, esattamente
come fu la Seconda Guerra Mondiale».
Amaro 25 Aprile: dov’è finita la libertà
conquistata col sangue dei partigiani? Se il fiore della Resistenza fu la
Costituzione democratica, ora quel documento sta diventando carta straccia. Il
nemico si chiama Eurozona: è micidiale, perché priva la repubblica del potere
vitale di spesa pubblica a favore dei cittadini. Norme brutali, quelle di
Bruxelles, figlie dell’ideologia neoclassica: lo Stato non serve, anzi ostacola
il business perché tutela il popolo. Va neutralizzato, svuotato, paralizzato. E
amputato del suo potere sovrano fondamentale: la libera creazione di denaro.
E’ la tesi delirante
delle élite mondiali, che secondo Barnard si stanno “riprendendo tutto” dopo
duecento anni di storia, in cui hanno dovuto La Grecia ridotta alla famecedere
il passo alle democrazie. Stiamo assistendo a un’inaudita centralizzazione
egemonica, basata su menzogne divenute prima ideologia e poi governo, trattati,
leggi a senso unico a beneficio delle grandi multinazionali e degli imperi
finanziari del pianeta. Un’ideologia anti-popolare, che ha costruito favole
atroci divenute dogmi: le tasse che “servono allo Stato per finanziare i
servizi”, il debito pubblico dipinto come catastrofe, l’inflazione come
calamità naturale. Tutto falso, ribattono gli economisti democratici: lo Stato
sovrano impone le tasse solo per regolare l’economia, il debito pubblico è
esattamente il suo “mestiere” per finanziare l’economia reale di famiglie e
aziende, e l’inflazione non ha mai rappresentato un vero pericolo. Seppellito
Marx e archiviato Keynes, il potere egemone ha organizzato un coro: viva il
mercato, abbasso lo Stato. Una marcia trionfale, basata su clamorose frottole.
La più in voga: il taglio della spesa pubblica fa volare l’economia. Carmen
Reinhart e Kenneth Rogoff, i due guru di Harvard, sono appena stati sbugiardati
pubblicamente: i loro dati erano falsi e manipolati. Quelli reali dimostrano
esattamente il contrario: solo la spesa a deficit, quindi il debito Kenneth
Rogoffpubblico, è in grado di sostenere l’economia reale.
Quei due «andrebbero
impiccati in piazza», dice Barnard, perché hanno fornito il supporto accademico
e la copertura “scientifica” per la più grande devastazione di massa
organizzata nel mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale: «Questa guerra
d’aggressione uccide esseri umani veri, devasta generazioni che devasteranno
altre generazioni, distrugge nazioni e democrazie ottenute col sangue di
milioni, e dunque rientra nella classificazione di Crimine Supremo che costò
l’impiccagione dei nazisti a Norimberga». Dubbi? Secondo il Premio Nobel
americano per l’Economia, Joseph Stiglitz, nel 2009 il ministero della salute
di Mosca stimò che l’introduzione del neoliberismo in Russia era costato dal
1989 almeno 3 milioni di morti premature. Per non parlare della Grecia,
aggiunge Barnard: l’esplosione della denutrizione infantile, che colpisce
centinaia di migliaia di bambini, è un crimine contro l’umanità. E il 36% di
disoccupazione giovanile in Italia, col relativo sfruttamento, pure. «Ma voi,
ottenebrati dall’Esistenza Commerciale e dall’ignavia – protesta l’ex inviato
di “Report” – non vi rendete conto di cosa ci sta succedendo e, cosa ancor
Benjamin Ferencz, giudice di Norimbergapiù grave, non sentite compassione
indignata, furente, per i milioni di vittime di questo Olocausto sociale».
Inutile storcere il
naso: «Gli autori di questa guerra d’aggressione», insiste Barnard, oltre ad
una sconfinata perfidia dimostrano anche una clamorosa viltà, «perché almeno
Hitler usò le armi, non le leggi europee, i Parlamenti e le università». E
attenti a parlare di giustizia: «Non avete capito che la Giustizia
Internazionale non esiste, che le sue leggi sono una truffa disegnata per
oliare la macchina neoliberista e neoclassica, oltre che il potere delle
multinazionali neomercantili». I processi sbandierati dalla Corte Criminale
Internazionale e dall’Onu? «Sono tutti farse». Esempio: «La colpevolizzazione a
senso unico della Serbia è servita a mettere a tacere i traffici illegali
d’armi di Usa (pro Bosnia) in perfetto accordo commerciale coi traffici
illegali d’armi d’Israele (pro Serbia), e di cui Milosevic era al corrente».
Altro genocidio, il Ruanda: il processo internazionale «è servito a nascondere
l’appoggio criminale di Washington a Paul Kagame, sterminatore dei cosiddetti
“carnefici” Hutu». Kagame, un uomo «formato a Fort Leavenworth, Kansas, nel
1990». E che dire della famosa multinazionale statunitense “Union Carbide”, che
«l’ha passata liscia dopo aver assassinato 16.000 indiani a Bhopal nel 1984»?.
Il Warren Andersonsuo responsabile, Warren Anderson, «oggi gioca a golf a
Manhattan, libero».
L’intero impianto
della giustizia europea, quella che conta più delle giustizie nazionali, «è
stato interamente disegnato da tecnocrati oliati dalle élite finanziarie
escludendo qualsiasi capitolo sociale». E’ sancito dal Trattato di Lisbona,
«dove persino le cure mediche sono inserite nel capitolo del “libero mercato”».
Un impianto «scritto in modo così incomprensibile da fare in modo che fosse
impossibile sottoporlo a referendum»: questo non lo dice Barnard, ma Giuliano
Amato. «Siamo in un paese dove denunciare alle corti di giustizia il crimine di
aggressione contro l’Italia, e l’Olocausto sociale che ne consegue, è come sputare
nell’oceano», sostiene Barnard, che denunciò inutilmente Monti e Napolitano,
imputando loro di aver infranto la Costituzione. Nessun processo, ovviamente, e
silenzio totale dai media. «Voi non sapete capire a che punto ci hanno portati,
e cosa soffrirete, soprattutto cosa patiranno i vostri figli», conclude il
giornalista. «Voi oggi sorridete, prendete l’autobus, vi fate la pizza e fate
shopping ignari della ferocia di ciò che vi spetta, e dell’agonia di già
milioni di italiani. A questo punto d’ignominia, d’inganno e di pianificata
distruzione di intere nazioni attraverso il Crimine Supremo della guerra
d’aggressione, nulla ha più senso, né le leggi-truffa, né la democrazia-truffa,
né i diritti-farsa. Solo la furia del popolo lo ha».
http://www.libreidee.org/2013/04/barnard-altro-che-liberazione-ci-vogliono-sterminare/
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