Pomellato passa ai francesi. Kering (Ppr) acquisisce quota
di maggioranza. Fatturato 2012 di 146 milioni.
Il gruppo Pomellato passa in mani francesi. La Kering, nuovo
nome della holding Ppr, ha firmato un accordo con la Ra.Mo Spa per
l’acquisizione della quota di maggioranza della società italiana. Pomellato,
con un fatturato di 146 milioni di euro nel 2012, “è un gruppo di gioielleria
tra i più importanti in Europa e uno dei principali player nel settore a
livello internazionale”.
La transazione, sottolinea Kering, “è soggetta
all’approvazione delle autorità garanti della concorrenza e dovrà essere
finalizzata nelle prossime settimane. Andrea Morante resterà amministratore
delegato della società”Alessandra Nucci, dovrà aggiornare la sua agenda dove
riporta le aziende Made in Itay che finiscono in mani straniere.
L’articolo di Alessandra Nucci su Italiaoggi: Big shopping
di aziende italiane.
I marchi di maggior prestigio del Made in Italy finiscono
sempre più in mani straniere
Le società francesi sono sempre le più attente e determinate
La pasta Buitonie l’acqua Sanpellegrino, i cioccolatini
Perugina, il panettone Motta, l’Antica Gelateria del Corso e la Valle degli
Orti non sono più italiane ma di proprietà dell’azienda svizzera Nestlé. La
francese Lactalis ha acquistato i marchi Galbani e Invernizzi, Cademartori,
Locatelli e, lo scorso giugno, Parmalat. Agli spagnoli del marchio Agrolimen è
andata la proprietà della Star, la società italiana leader nei dadi da brodo.
Spagnola è anche Sos Cuetara, che ha acquisato la Minerva Oli (proprietaria del
marchio Sasso), la Carapelli e, tramite la Unilever, la Bertolli.
La grande distribuzione in Italia è in mano ai francesi di
Carrefour, Auchan, Castorama e Leroy Merlin. La catena Coin, fondata nel 1916
dal veneziano Vittorio Coin, oggi appartiene alla francese Pai Partners. La
Standa, fondata nel 1931 da Franco Monzino, è finita all’austriaca Billa,
controllata del gruppo tedesco Rowe. La anglo-olandese Unilever ha acquistato i
gelati Algida, l’olio d’oliva Bertolli (poi ceduto alla spagnola Sos Cuetara),
le confetture Santa Rosa e ilriso Flora.
Nel campo dei prodotti di lusso sono passati alla Lvmh di
Louis Vuitton la Emilio Pucci, l’Acqua di Parma e Fendi. Il marchio Gianfranco
Ferrè è stato ceduto al Paris Group di Dubai, che fa capo al magnate Abdulkader
Sankari. Gucci è da tempo sotto il controllo di Ppr, Pinault-Printemps-Redoute.
Valentino dal 2007 è nelle mani della britannica Permira. Fiorucci è della
società giapponese Edwin International. François Henri Pinaultcontrolla le
pelletterie di Bottega Veneta e le calzature Sergio Rossi. Di pochi mesi infine
fa la cessione a Bernard Arnault dei gioielli di Bulgari, colosso mondiale da
20 miliardi di euro di ricavi.
La Safilo (Società azionaria fabbrica italiana lavorazione
occhiali), fondata nel 1878, che oggi confeziona occhiali per Armani,
Valentino, Yves Saint Lauren, Hugo Boss, Dior e Marc Jacobs, è diventata di
proprietà del gruppo olandese Hal Holding.
Nel settore della telefonia, a Milano nel 1999 era nata
Fastweb, una joint venture tra e.Bisom e la comunale Aem, ma oggi fa parte del
gruppo svizzero Swisscom. Nel 2000 Omnitel è passata di proprietà del Gruppo
Vodafone. Nel 2005 il gruppo Enel ha ceduto la quota di maggioranza di Wind
Telecomunicazioni al magnate egiziano Sawiris, il quale nel 2010 l’ha passata
ai russi di VimpelCom.
Nel campo dell’elettrotecnica e dell’elettromeccanica nomi
storici come Ercole Marelli, Fiat Ferroviaria, Parizzi, Sasib Ferroviaria e,
recentemente, Passoni & Villa sono stati acquistati dal gruppo industriale
francese Alstom, presente in Italia dal 1998.
Nel 2005 le acciaierie Lucchini Spa sono passate di
proprietà ai russi di Severstal, mentre rimane proprietà della famiglia
italiana la Lucchini RS, che delle controllate anche all’estero.
Fiat Avio, a soli cinque anni di distanza dal primo volo dei
fratelli Wright, nel 1908, e ancora oggi uno dei maggiori player della
propulsione aerospaziale, è proprietà oggi del socio unico BCV Investments
S.C.A., una società di diritto lussemburghese, che è partecipata all’85 per
cento dalla società inglese Cinven Limited (il restante 15 per cento è di una
società appartenente a Finmeccanica S.p.A. )
Benelli, la storica casa motociclistica di Pesaro, di
proprietà del gruppo Merloni, nel 2005 è passata nelle mani del gruppo cinese
QianJiang per una cifra aggiratasi fra i 6 milioni di euro, più il
trasferimento dei 50 milioni di euro di debito annualmente accumulato.
Nel 2003 la SPS Italiana Pack Systems è stata ceduta dai
Gruppi CIR alla multinazionale americana dell’imballaggio PFM Spa.
Nel 2005 il colosso italiano dell’energia Edison è passata,
grazie a un’Opa, a Transalpina di Energia, società controllata pariteticamente
dal gruppo francese EDF (Electricité de France) e da Delmi (controllata
attraverso A2A dai Comuni di Milano e di Brescia).
In una transazione di meno di un mese fa Loquendo, azienda
leader nel mercato delle tecnologie di riconoscimento vocale, sintesi vocale e
identificazione del parlatore, che deteneva più di 25 anni di ricerca svolta
nei laboratori di Telecom Italia Lab e un vasto portafoglio di brevetti, è
stata venduta da Telecom alla multinazionale statunitense Nuance, per 53
milioni
Negli ultimi anni ad alcune acquisizioni estere si è tentato
di opporre resistenza, ma inutilmente. BNL è stata acquistata da BNP Paribas.
Abn Amro si è portata a casa la Banca Antonveneta lasciando nei guai il
Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio che a quella operazione aveva
tentato di opporsi.[1]
Com’è noto, un’azione di contrasto all’acquisizione di una
grossa compagnia italiana che ha avuto successo c’è stata: è l’Alitalia, che
era destinata a essere acquistata da Air France. Ma i sindacati italiani hanno
fatto di tutto per sabotare la cordata italiana e si dice che alla fine è solo
questione di tempo prima che ad Air France sia ceduta comunque. Nel frattempo,
a scanso di equivoci, Parigi è diventata l’hub su cui deve ruotare il traffico
aereo dell’Alitalia, e non più Malpensa, e questo nonostante fosse già in vista
l’Expo 2015, proprio a Milano.
ALCUNI AGGIORNAMENTI:
La Costa Crociere dal 1997 è in mano all’americana Carnival
Corporation.
Il marchio Gancia è stato ceduto a un oligarca russo
Edilcuoghi ed Edilgres di Sassuolo sono passati ai turchi
del Kale Group
La giapponese Princes ha acquistato la Ar Alimentari, primo
produttore italiano di pomodori pelati.
Il più potente marchio della nautica italiana, Ferretti
Group, è acquistato dal gruppo cinese Shandong Heavy Industry
Omsa: azienda sanissima, sceglie di delocalizzare in Serbia
La Ducati è stata acquistata dall’Audi.........
FONTE
WWW.IMOLAOGGI.IT
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