venerdì 5 aprile 2013

MALTA PREPARA LE ATOMICHE CONTRO L'ITALIA


Alle ore 4:00 di questa notte, Malta ha annunciato che sta preparando le proprie testate atomiche per lanciarle contro l'Italia. Il piccolo Paese arcipelagico, infatti, non riesce più a sopportare il peso dei profughi che sbarcano sulle proprie coste, ed è pronto a scatenare una guerra nucleare qualora l'Italia non li accetti sul proprio territorio.
Ci avete creduto? Ovviamente no.
Eppure, c'è chi crede davvero che la Corea del Nord sia pronta a scatenare una guerra nucleare contro gli Stati Uniti. Il grado di assurdità della notizia, però, è lo stesso.

Innanzi tutto, nessuna fonte ufficiale nordcoreana afferma che il Paese asiatico sarebbe pronto a scatenare una guerra nucleare contro gli Stati Uniti. La notizia è stata riportata solo dai media occidentali, ed è venuta fuori quando, per via del fuso orario, a Pyongyang erano all'incirca le 4:00 del mattino. Come se, svegliato da un brutto incubo nel cuore della notte, Kim Jong-Um avesse deciso di dichiarare guerra al Paese più guerrafondaio del mondo.
E Kim Jong-Um dovrebbe averne fatti parecchi di sogni, per prendere una decisione del genere. Ad esempio, avrebbe dovuto sognare di avere la tecnologia necessaria per lanciare delle testate nucleari ad almeno 6.000 km di distanza, in Alaska, oppure a 7.300 km, nelle Hawaii. Per raggiungere la città degli Stati Uniti “continentali” più vicina, le testate nucleari avrebbero poi dovuto percorrere 8.200 km, per arrivare a Seattle, oppure 9.000 km per giungere in California. Ma Kim-Jong Um è uno che sogna in grande: colpirà direttamente Washington, il centro del potere, a 11.000 km di distanza.
E così, un piccolo Paese di 24 milioni di abitanti, contro i 313 milioni degli Stati Uniti, e con un PIL 374 volte inferiore a quello statunitense, sarebbe pronto a dichiarare una guerra, per giunta nucleare, contro la prima potenza mondiale dal punto di vista economico e militare. Complimenti a chi ci crede!
Io lo considererò solo l'ennesimo atto di propaganda statunitense, volto a preparare la popolazione alla prossima invasione della Corea del Nord. Bombardati non dal nucleare nordcoreano, ma dalle balle della pseudoinformazione, i cittadini statunitensi saranno così pronti a giustificare una nuova guerra, e con loro anche gli europei.
Giulio Chinappi

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