Finalmente si getta la maschera. Si sta perdendo tempo dice, o patto col PD o voto, ma in fondo quello che vuole veramente è che cali il sipario sul passato e si apra il proscenio al più giovane presidente del consiglio della storia repubblicana: Matteo Renzi.
E ha ragione. Renzi è esattamente quello che questo paese merita, vediamo perché:
Conosce i tempi giusti: ha perso con classe le primarie ed ha fatto il buono fino ha quando non ha sentito montare l’impazienza trasversale di chi dei saggi e dell’accanimento terapeutico su Bersani non ne può più. Sa cogliere l’attimo: A differenza di Grillo e Casaleggio che si sono trovati in mano una pistola puntata alla tempia del sistema e hanno preferito rimetterla a posto per paura di spararsi su un piede, Renzi sa esattamente che la sua partita si gioca adesso. Passato il santo, passata la festa. E’ presentabile: Veste bene, porta la camicia sbottonata, ma poco, come i “giovani per bene” secondo l’iconografia dei settantenni, si fa la barba, taglia i capelli [metafora mode on] sta stare a tavola, mangia con la bocca chiusa, sa aspettare che gli altri si servano, non imbarazza i commensali con discorsi inopportuni su chi non può permettersi pietanze delicate [metafora mode off], non fa rutti, sa parlare, ha l’accento toscano come Benigni, fa le battute, ma mai volgari.
Una specie di Fabio Fazio, ma con meno lecchinismo e con il pollice opponibile. Piace alla gente che piace: ha molti amici giusti, estimatori della sua capacità di offrire un rinnovamento compatibile con gli equilibri e gli interessi in essere. Di certo le agenzie di rating non minaccerebbero un downgrade se Renzi diventasse il presidente del consiglio. Da tempo ha gettato un ponte verso Berlusconi convinto, la vittima dello stupro di Ruby, che il giovane Matteo sappia ascoltare e comprendere.. E’ populista al punto giusto: La sua battaglia per l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti è un’efficiente arma a doppio effetto: lo avvantaggia come immagine e indebolisce l’avversario, il resto del partito, pur nella piena consapevolezza che non sarà mai realizzata. E’ la ciambella di salvataggio del PD: prima o poi, la balena spiaggiata realizzerà che l’unico sistema per rimanere in vita è puntare su Renzi. Non sarà con i giovani turchi che si vinceranno le prossime elezioni e si salverà il carrozzone di partito, banche, consigli di amministrazione, cooperative e amministrazioni locali magna magna.
E fin qui abbiamo capito perché Renzi conviene a Renzi, alla gente che conta conviene Renzi e al PD conviene Renzi. Vediamo cosa è veramente Renzi e quale sarà il contributo che potrà dare al nostro paese.
Renzi è la vecchia confezione di carne in scatola che è rimasta a prendere polvere sullo scaffale, perché non va più di moda, alla quale una campagna di marketing restituisce personalità. Quindi via la vecchia mucca pezzata dall’etichetta ed ecco una coppia di giovani che corre nel sole. Lui e lei, magri, belli, vestiti di bianco, con un tasso di colesterolo ragionevolmente basso e con la faccia di quelli che appena finita lo spot vanno a farsi una sana quanto soddisfacente trombata. La solita vecchia carne in scatola, ma con la confezione più giovane, più alla moda. Renzi è il passato che perde un paio di chili, si da una stiratina alle rughe, si tinge le tempie e si traveste da futuro. Renzi è quello che non mette in dubbio gli equilibri della società, quello più montiano di Monti, più realista del re, la medicina che fa passare il mal di testa, ma non guarisce il tumore. Una specie di rivoluzione colorata nella quale non si fa male nessuno, fatta d’accordo con i carabinieri e prendendo appuntamento per un orario comodo così nessuno deve fare la corsa per preparasi. Renzi è l’illusione che per uscire dalla merda sia sufficiente fare un po’ meglio le cose che si sono fatte fin’ora, il giovane che ha studiato quello che piace ai vecchi e sa che raccontargli quando si affaccia in televisione. Renzi è il nulla, il cambiamento fatto su twitter, l’acquiescenza alla frusta, ma con la soddisfazione che a menare lo scudiscio è un giovane.
E’ per questo che Renzi è quello che ci vuole per questo paese di fascisti smidollati che non hanno fiducia in se stessi. Un gregge di pecore che pretende di scegliersi il pastore, ma che non mette in dubbio i ruoli.
La strada è tracciata, non basta che percorrerla. Tutto il resto è noia, maledetta noia.
(1) Quando un titolo è geniale non c’è niente di male a riciclarlo. Grazie DM, ci manchi. Riposa in pace.
fonte:mentecritica
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