venerdì 26 aprile 2013

MORIRE PER L'EURO?

E così hanno mandato a praticare l'eutanasia alla povera ragazza in coma il dottorino giovane che rassicura tanto e dal quale non ti aspetteresti mai l'iniezione letale ma solo il Buscopan. Un giovine perfetto pour épater le piddin, così ammodino, cattolico e pure de sinistra, questa parola ormai così squalificata, come avrebbe detto Gaber. L'inganno perfetto, il torturatore buono che ti illude che il tormento sia finito ma che ti riconsegnerà presto nelle mani dei peggiori sadici.


Questo Gauleiter piddino scelto da chi comanda davvero per mettere a ferro e fuoco le ultime resistenze italiche e sottometterle all'Europa (alias Germania) è veramente perfetto per il ruolo. Un caso in cui il film si reggerà proprio sulla scelta felice del casting e del protagonista. Era da tanto che ci sperava, e mica solo dal 2011, quando s'offrì tanto per la causa montiana del governo tecnico, come dimostra questa celeberrima missiva che Monti, (casualmente?), regge ben in favore di telecamera. A futura memoria. Manca solo il "riveriamo".
Il pizzino inviato nel 2001 da Letta a Monti e da lui mostrato (casualmente?) in favore di telecamera

Nel post "A Letta con il nemico" del 2008 descrivevo il suo fervore anti-antiberlusconiano, preludio al coming out e successiva ufficializzazione matrimoniale della relazione ventennale tra il suo partito e il vecchio e il suo proporsi come berluschinogiovane modello terza repubblica per un futuro governo d'inciucio.
Apro una brevissima parentesi commemorativa. Rivolgiamo un pensiero affettuoso a Matteo Renzi che, anche lui, ci aveva tanto sperato e s'era offerto, ma che s'è beccato invece un "ragazzo, lasciaci lavorare" ed è stato messo solo a fare il palo fuori dalla banca. Così, se passa il metronotte, ci scambia qualche battuta in toscano e lo distrae.

Banca, perché ho detto banca? Mah, perché questo inciucio immondo sembra proprio la conferma di ciò che sospettavamo. La difesa della robba prima dell'invasione. Mediaset da una parte e Monte Paschi dall'altra. Forse hanno promesso di non toccargliele mentre si dedicheranno allo stupro di guerra di ENI, SNAM, Finmeccanica e ciò che resta dei nostri asset - per non parlare delle povere imprese indifese - sotto gli occhi del primo liquidatore, il Draghi Smaug a guardia del tesoro.

E non pensate che la cosa sia nata dalla mente geniale di giorgionapolitano in questi ultimi giorni. Come preannunciavo in questo post, ci hanno trattato come i greci, come gente che ha votato alla cazzo e ora deve essere rieducata.
Ce l'hanno diluita in modo omeopatico ma la porcata era un'agenda ben pianificata. La pantomima attorno all'incarico a Bersani nella parte dell'utile idiota con l'abile mossa di dare a bere ai piddini che la colpa del mancato glorioso governo di rinnovamento era colpadigrillo (così avrebbero avuto già bell'e pronta la negazione psicotica della realtà come prima fase dell'elaborazione del lutto per la perdita del partito di riferimento). Poi la seconda pantomima con lo psicodramma piddino del Quirinale, con il pepe del redde rationem tra i compari d'anello e i compagni di merende. La terza, con il sacrificio di napolitanogiorgio e il gran finale col botto dell'incarico al nipote di suo zio. Hanno fatto tutto i piddini da soli, eh? B. e gli altri assistevano solamente. Il famoso pilota automatico.

Ormai perfino i piddini più ottusi cominciano ad intuire che abbiamo qualche problema con l'euro e con il predominio della Germania (per onestà intellettuale bisogna ammettere che i berlusconidi  ci sono arrivati da un pezzo, ahimè).
Ebbene, vi annuncio con magno gaudio che Enrico Letta è un fanatico dell'euro. Addirittura, come recita il titolo di un suo libercolo del 1997, vorrebbe morire per Maastricht. La sua idea non è però il kamikaze solitario che si lancia sulla portaerei americana al grido di "Tenno heika banzai!" ma il suicidio di massa stile Guyana del Reverendo Jones. Dobbiamo morire tutti per Maastricht, sostiene questo bel tomo. E il fatto è che possiede tutta l'ingnoranza per farlo.

Dalla presentazione sul sito IBS del libercolo si legge: 
"La strategia argomentativa di Letta presenta l'unione monetaria come il primo approdo di un coerente percorso verso l'unità, durato un quarantennio. L'originalità del percorso - prima l'economia, poi la politica - non comporta rischi secondo l'autore. Riflette piuttosto un'acquisita "simbiosi" di politica ed economia, di cui i parametri di Maastricht sono un'espressione sostanzialmente corretta e che ha già dato buona prova di sé nel risanamento economico degli ultimi anni. Il processo non va interrotto, ma semmai completato, anche attraverso un maggiore e più consapevole contributo italiano." 
E' tutto qui, il prossimo suicidio di massa italiano. Credo di aver spiegato ormai alla nausea, riprendendo autori assolutamente autorevoli di ogni parte del mondo, che l'aver cominciato dalla moneta unica prima di completare l'unione politica, fiscale, economica e culturale dell'Europa (per chi ci teneva tanto a questa immane minchiata, il famoso fogno) ha rappresentato un errore fatale di programmazione che, quando è arrivato lo shock esterno nel 2008, ha mandato il sistema in schermata blu.
Lo sapevano che sarebbe successo, non solo perché stava scritto fin dal 1961 nella teoria dell'Area Valutaria Ottimale (che un bimbetto sveglio come Letta non dovrebbe ignorare, visto che è un fondamentale). Lo sapevano i leader degli anni ottanta, i tanto bistrattati Thatcher e Craxi, che oggi rischiano di apparirci come inascoltati salvatori della patria che, dio non voglia, dovremo rimpiangere.

Quindi questi euromorituri o sono idioti o sanno perfettamente cosa stanno facendo. E cosa stanno facendo è ormai chiaro. I collaborazionisti di coloro che hanno scatenato, approfittando di un casino globale provocato dai guastatori finanziari, una guerra economica di espansione verso il Lebensraum mediterraneo.
Finirà male per tutti, anche per chi oggi dà quattro palle a tutti, perché l'economia ha poche regole, forse solo una, la legge della domanda e dell'offerta, e quando non ci saranno più importatori e compratori, morti per fame, esportatori e venditori creperanno anche loro. Come diceva Keynes?

P.S. Oggi 25 aprile l'ELetta, offerto in streaming per noi, con il suo eloquio da ipnotizzatore democristiano, un vero marine della politica, di quelli da assalto, ha messo agilmente in buca il duo Crimi-Lombardi. Due pischelli rei, agli occhi dei twitteri, di non essere lui un Che Guevara e lei una Evita Peron.
Come sempre ci si è concentrati sul dettaglio e sull'apparire e non sull'essere e sul totale. Nessuno ha notato il fatto non marginale che i due non governeranno e che il nipote prodigio, ogni tre parole, ci infila l'Europa, non l'Italia.
L'Europa che sappiamo, che ci sbeffeggia attraverso quel frustrato di Schauble al quale oggi nessuno ha risposto, di questi Quisling traditori da quattro soldi, con un bel "fatti i cazzi toi, vastaso!"
Schauble che ha mandato a quel paese proprio il Letta che aveva detto agli amici che sarebbe andato in Europa a rinegoziare e a romper culi. La risposta della Germania l'ha avuta prima ancora di cominciare. E una risposta l'ha avuta anche, se vogliamo, Grillo che vuole essere invaso dall'efficienza teutonica. (Un'idea nemmeno originale.)

Cari piddini e affini, affidatevi pure alle cure del giovane primario e, se la paziente Italia muore, datene pure la colpa all'addetto all'obitorio.
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