Questa sera, a partire dalle 21:54, il cono d’ombra della Terra oscurerà parte della superficie lunare. L’evento, visibile anche ad occhio nudo dall’Africa, dall’Asia centrale e occidentale e da parte dell’Europa, Italia compresa, non sarà tra le eclissi più spettacolari, dal momento che il nostro satellite entrerà solo marginalmente nell’ombra della Terra. “Anche se sarà una eclissi parziale, in ogni caso vale la pena vederla perchè, tempo permettendo, si riuscirà lo stesso a scorgere il bordo lunare più prossimo all’ombra della Terra oscurarsi” osserva l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope, dal quale, tempo permettendo, sarà trasmesso l’evento in diretta (vi aggiorneremo tra qualche ora). Il picco massimo del fenomeno avverrà alle 22:07, quando la Luna starà viaggiando a metà strada nella sua orbita intorno alla Terra, formando una linea retta con il nostro pianeta ed il Sole. Sarà la seconda più breve eclissi parziale di Luna del XXI secolo, seconda soltanto a quella del 29 Settembre 2042 che avrà una durata di soli 12 minuti, con un massimo di parzialità dello 0,3%.
Questa sera accanto alla Luna ci sarà il pianeta Saturno
Le prossime eclissi non si faranno attendere. Tra poco più di un
mese, il 25 Maggio 2013, un’eclisse penombrale di Luna interesserà le
Americhe e il continente africano. Non sarà quindi visibile dall’Italia.
Successivamente, il 18 Ottobre, sarà la volta di un un altro evento
simile, questa volta osservabile anche dall’Asia e dalla nostra Europa.
Un evento che passerà quasi inosservato a causa dell’evvento della
cometa ISON nei pressi di Marte, destinata con molta
probabilità a divenire la cometa di Natale 2013 e la più brillante del
secolo. Nel 2014 dovremo attendere sempre il mese di Aprile; giorno 15
un’eclissi totale darà spettacolo nei cieli delle Americhe,
dell’Australia e dell’Oceano Pacifico. L’ultimo evento del 2014 cadrà
l’8 Ottobre 2014, in coincidenza anche questa volta dell’avvento della
cometa C/2013 A1 (Siding Spring) in rotta verso Marte. In basso una simulazione di Gianluca Masi.Fonte: meteoweb
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