domenica 19 maggio 2013

BILDERBER 2013 O...GOOGLE-BERG?



(...) L’amministratore Delegato di Google, Eric Schmidt , è un partecipante regolare del Bilderberg.



Watson e Scobie (di Infowars.com)  hanno detto che la sua azienda si sta “fondendo” con il Bilderberg. “La conferenza annuale Zeitgeist, di Google, che dal 2007 ha la sua sede al Grove, ha di pochi giorni preceduto questa del Bilderberg.”









“Sostenuti da una ricerca di primo piano, siamo stati in grado di  confermare , dalle conversazioni con i manager dell’hotel, che il Grove ora è una base centrale  per l’agenda Google, ovvero per controllare la politica globale e il panorama tecnologico.”



Il Bilderberg è stato rinominato ‘Google-Berg’, in parte grazie agli sforzi degli attivisti, per strappare il velo della segretezza del Bilderberg, cosi tanto venerata ed in parte perché è un dare una nuova “marca” agli incontri autoritari e antidemocrati delle elites che cosi diventano una tendenza dei forum della serie liberale, che ti fa sentire filantropicamente bene, come Google Zeitgeist e TED.”




Nel maggio 2012, il London’s Telegraph titolava: “Google invita i migliori e quelli piu’ brillanti,nella sua Grande Tenda.” E’ la conferenza annuale di Google: la Zeitgeist conference, che il Telegraph paragonava ai meeting di Davos, iI Forum della Economia Mondiale (Davos World Economic Forum). In entrambe partecipano le maggiori personalità “globali”.



Eric Schmidt pensa che la “privacy è un relitto del passato,” ha detto Infowars. Progetta cosi di trasformare Google “ nell’ultimo Big Brother.” Sia lui che i membri del Bilderberg hanno una agenda comune. In parte essa riflette un mondo “collettivista, collegato in reti in modo permanente , senza individualità nè privacy”



 (...) Nel 2007, il resoconto della Privacy International “Race to the Bottom” (gara verso il fondo) indico’  i ranking (punteggi) della privacy di aziende di servizio in Internet. Un precedente articolo discusse i suoi commenti su Google, dicendo:

“….in tutta la nostra ricerca abbiamo trovato numerose carenze e ostilità nell’approccio di Google alla privacy, carenze che vanno ben oltre quelle di altre organizzazioni”



“E’ una endemica minaccia alla privacy. In parte questo è dovuto alla diversità e specificità della gamma dei prodotti di Google e alla capacità dell’azienda di condividere dei dati estratti tra questi strumenti; in altra parte è dovuto al fatto che Google domina il mercato con l’enorme numero della base dei suoi utenti.”

“Il suo uso aggressive di tecnologie e tecniche invasive o potenzialmente invasive non ha eguali”.



“E’ in grado di “trivellare” nelle minuzie  della vita di un utilizzatore e nelle sue scelte di vita” e non si fa scrupoli a farlo in modo irresponsabile. Trattiene volumi di informazioni sull’utente. Non ci sono limiti sull’ uso continuo che ne fa di queste ultime, né questo viene rivelato. Gli utilizzatori non possono cancellarle o toglierle.

>>> TUTTO L'ARTICOLO TRADOTTO DA GLOBAL RESEARCH QUI:
http://thelivingspirits.net/php/articolo.php?lingua=ita&id_articolo=676&id_categoria=12&id_sottocategoria=77
 

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