(...) L’amministratore Delegato di Google, Eric Schmidt , è
un partecipante regolare del Bilderberg.
Watson e Scobie (di Infowars.com) hanno detto che la sua azienda si sta
“fondendo” con il Bilderberg. “La conferenza annuale Zeitgeist, di Google, che
dal 2007 ha la sua sede al Grove, ha di pochi giorni preceduto questa del
Bilderberg.”
“Sostenuti da una ricerca di primo piano, siamo stati in
grado di confermare , dalle
conversazioni con i manager dell’hotel, che il Grove ora è una base
centrale per l’agenda Google, ovvero per
controllare la politica globale e il panorama tecnologico.”
Il Bilderberg è stato rinominato ‘Google-Berg’, in parte
grazie agli sforzi degli attivisti, per strappare il velo della segretezza del
Bilderberg, cosi tanto venerata ed in parte perché è un dare una nuova “marca”
agli incontri autoritari e antidemocrati delle elites che cosi diventano una
tendenza dei forum della serie liberale, che ti fa sentire filantropicamente
bene, come Google Zeitgeist e TED.”
Nel maggio 2012, il London’s Telegraph titolava: “Google
invita i migliori e quelli piu’ brillanti,nella sua Grande Tenda.” E’ la
conferenza annuale di Google: la Zeitgeist conference, che il Telegraph
paragonava ai meeting di Davos, iI Forum della Economia Mondiale (Davos World
Economic Forum). In entrambe partecipano le maggiori personalità “globali”.
Eric Schmidt pensa che la “privacy è un relitto del
passato,” ha detto Infowars. Progetta cosi di trasformare Google “ nell’ultimo
Big Brother.” Sia lui che i membri del Bilderberg hanno una agenda comune. In
parte essa riflette un mondo “collettivista, collegato in reti in modo
permanente , senza individualità nè privacy”
(...) Nel 2007, il
resoconto della Privacy International “Race to the Bottom” (gara verso il
fondo) indico’ i ranking (punteggi)
della privacy di aziende di servizio in Internet. Un precedente articolo
discusse i suoi commenti su Google, dicendo:
“….in tutta la nostra ricerca abbiamo trovato numerose
carenze e ostilità nell’approccio di Google alla privacy, carenze che vanno ben
oltre quelle di altre organizzazioni”
“E’ una endemica minaccia alla privacy. In parte questo è
dovuto alla diversità e specificità della gamma dei prodotti di Google e alla
capacità dell’azienda di condividere dei dati estratti tra questi strumenti; in
altra parte è dovuto al fatto che Google domina il mercato con l’enorme numero
della base dei suoi utenti.”
“Il suo uso aggressive di tecnologie e tecniche invasive o
potenzialmente invasive non ha eguali”.
“E’ in grado di “trivellare” nelle minuzie della vita di un utilizzatore e nelle sue
scelte di vita” e non si fa scrupoli a farlo in modo irresponsabile. Trattiene
volumi di informazioni sull’utente. Non ci sono limiti sull’ uso continuo che
ne fa di queste ultime, né questo viene rivelato. Gli utilizzatori non possono
cancellarle o toglierle.
>>> TUTTO L'ARTICOLO TRADOTTO DA GLOBAL RESEARCH
QUI:
http://thelivingspirits.net/php/articolo.php?lingua=ita&id_articolo=676&id_categoria=12&id_sottocategoria=77
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