mercoledì 15 maggio 2013

FRANCIA ENTRA IN RECESSIONE, HOLLANDE SOTTO PRESSIONE. QUALI PROSPETTIVE?

La Francia è scivolata in recessione nel primo trimestre del 2013, secondo i dati rilasciati oggi, mentre i dati provenienti dalla Germania hanno evidenziato che il paese non è più immune alla crisi economica paralizzante della zona euro.








L’economia della Francia si è contratta dello 0,4% su base annuale nel primo trimestre, mentre il prodotto interno lordo si è ridotto dello 0,2% su base trimestrale. Il calo arriva dopo una contrazione dello 0.2% nell’ultimo trimestre del 2012.
La Germania, nel frattempo, non è stata all’altezza delle aspettative ed è cresciuta dello 0,1% nel primo trimestre. Ha mostrato un calo dello 0,2% in crescita su base annuale.


L’economia della Francia soffre di disoccupazione record e bassa fiducia delle imprese e dei consumatori, mentre i numeri deludenti della Germania sono stati attribuiti al cattivo tempo.
"Il rigido clima invernale non ha riguardato solo il settore delle costruzioni, ma indirettamente anche altri settori", ha detto Carsten Brzeski, economista senior presso ING.

Pressione politica

Hollande è sotto pressione per rilanciare l’economia, mentre langue nei sondaggi. Il suo governo è stato accusato di essere lento nel perseguire le riforme strutturali e del lavoro. Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, lo scorso fine settimana è stata l’ultimo a mettere in guardia la Francia ad attenersi a - e ad "accelerare" - il suo programma di riforme.
L’accento sulle riforme fiscali - sostenuto dal cancelliere tedesco Angela Merkel - è improbabile che diminuisca.
Con le prossime elezioni di settembre, la Merkel è fin troppo consapevole del fatto che il pubblico tedesco ritiene estremamente importante che una Germania prudente sia stata costretta a salvare dissolute economie dell’Europa meridionale durante la crisi della zona euro.
E con il tasso di disoccupazione della Germania vicino ad un minimo trentennale del 6,9% nel mese di aprile e il numero in Francia ad un livello record del 10,6%, la Merkel potrebbe avere un po’ di spazio per spingere nella sua direzione politica per affrontare la crisi della zona euro.
Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Cnbc

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