martedì 14 maggio 2013

GRECIA: UN DISASTRO SOCIALE IGNORATO

Le fonti Web che descrivono il crescente disastro greco sono ormai molte ed univoche, ma giornali e TV riprendono da Internet solo notizie compatibili con la loro propaganda neoliberista. Una di queste testimonianze ci è offerta dal testo di Monia Benini su Facebook “Dal fronte greco, una guerra non dichiarata”, testimone diretta del disastro sociale ed umano greco (27 aprile 2013)



Grecia: un disastro sociale ignoratoJ


I cosiddetti “salvatori” hanno affossato la Grecia, come stanno affossando altri Paesi sovrani della UE. I governissimi, il ricorso alla repressione e alla riscrittura in chiave autoritaria delle Costituzioni nazionali, le menzogne ripetute e le guerre imperialiste, non potranno fermare la rabbia e le sofferenze di popoli vessati.
Delle sofferenze crescenti del popolo greco si parla molto poco. Si vuole evitare che il popolo italiano possa conoscere il disastro umano e sociale greco, del quale sono responsabili logiche e governanti della UE e nazionali, esattamente come nel caso italiano che corre nelle stessa disastrosa direzione.

 
Ci informa che il giorno del suo arrivo ad Atene altri 15.000 licenziamenti di dipendenti statali si sono aggiunti  al milione e mezzo di persone già rimaste per strada. Per ogni 5 persone che vanno in pensione, con 1000 €/mese, se ne assume solo una, con una retribuzione di 580 €/mese. Senza-tetto allo sbando nella città, studenti che svengono a scuola, ospedali senza medicinali che chiudono ; un marea di uffici, negozi e attività chiuse, ragazzine che si prostituiscono; migliaia di cittadini che chiedono un minimo di assistenza a strutture improvvisate di volontari. Sono le logiche  e le ricette della troika FMI/BCE/UE, le stesse che Monti ha iniziato ad applicare all’Italia, lasciando al governissimo di Enrico Letta il compito di continuarle ed aggravarle.
Ma il cinismo e l’ipocrisia dei media asserviti e della Merkel non ha limiti : dicono che nei Paesi del Sud Europa il popolo è ricco perché possiede case di proprietà, mentre i tedeschi sono in affitto. Giornali come “Der Spiegel” e “Focus” parlano di “menzogna della povertà”. Fingono di non sapere che ai giornalisti, già asserviti, è stata imposta una rigida censura: recentemente un giornalista è stato licenziato per aver mostrato un filmato in cui il primo Ministro greco veniva fischiato. Si sta ripetendo, per i beni comuni e pubblici greci, quanto avvenne nel 1941: i tedeschi presero in prestito, con accordi firmati, le riserve auree greche. Un prestito dimenticato dopo l’unificazione tedesca e inutilmente richiesto ora dalla Grecia in difficoltà.
Le multinazionali, tedesche in particolare, trattano ormai la Grecia come loro colonia. L’aeroporto di Atene è gestito da una società tedesca che paga le tasse in Germania, non in Grecia. La Deutsche Telecom gestisce la rete telefonica greca, fissa e mobile. La Siemens controlla la metropolitana di Atene e punta ad acquisire la rete ferroviaria e quella idrica. Una miniera d’oro greca che ha un valore di almeno 110 ml€ è stata svenduta per 10 ml€ a società canadesi. La grandi catene di supermercati che resistono sono straniere, mentre quelle greche chiudono. I prezzi delle merci pagati dalle multinazionali sono irrisori, rispetto a quelli praticati per i greci: ad es. per le arance greche, 0,05 €/kg (esportate) contro 1€/kg (se vendute ad Atene).
Il gasolio da trazione e per riscaldamento è aumentato del 400% in tre anni, mentre il costo della energia elettrica è raddoppiato dal 2010 ad oggi. E’ questo il motivo per il quale si sono avuti molti morti per il freddo, mentre ognuno abbatte alberi e cerca ovunque legna da ardere per cucinare e riscaldarsi. Nelle scuole la situazione è precipitata dal 2011: 2000 scuole hanno chiuso, altre seguiranno. Chi lavora per meno di 150 gg/anno non ha diritto ad alcuna assistenza sanitaria. La disperazione aumenta tra lavoratori, pensionati, disoccupati, precari…
Questi pochi dati fanno già comprendere quali sofferenze e privazioni sta subendo il popolo greco, vessato dalla truffa del debito pubblico, dall’euro e dalle ricette devastanti della troika neoliberista FMI/UE/BCE. Rimane confermato che se non si esce da questa spirale disastrosa e classista non c’è speranza alcuna per il popolo greco, come per altri popoli della UE (Italia, Spagna, Cipro, ecc.). Le liturgie parolaie e fuorvianti (IMU) del nuovo governo Letta, coprono le stesse politiche anticostituzionali, antisociali ed antipopolari, che non hanno soluzioni consentite ai popoli della UE.

http://www.pickline.it/

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