Marra denuncia l'oscuramento mediatico della sua candidatura
a sindaco di Roma per le elezioni comunali che si terranno il 27-28 Maggio
2013: NONOSTANTE SIA SOSTENUTO DA BEN 9 LISTE, con un totale di circa 1.000
candidati in campo, i programmi televisivi fino ad oggi non lo hanno invitato
ai dibattiti, ed i giornali ignorano i comunicati stampa.

Il motivo è da ricercare nel programma elettorale che ha
presentato, che prevede il recupero per via giudiziaria delle somme pagate
indebitamente alle banche a titolo di interessi e altre illiceità bancarie
(anatocismo ma non solo) azione giudiziaria che consentirebbe al comune di
Roma, indebitato di svariati MILIARDI di euro, di recuperare CENTINAIA DI
MILIONI che potrebbero essere utilizzati per la città ed i cittadini, ma non
solo: un'azione di questo tipo, portata avanti nella capitale, costringerebbe
gli altri comuni a fare altrettanto. Nei mesi scorsi l'avv. Marra aveva offerto
a Pizzarotti l'assistenza gratuita del suo rinomato studio legale (specializzato
in questo genere di pratiche) per fare recuperare al Comune di Parma i soldi
sottratti indebitamente dalle banche: Comune di Parma che è tra i più
indebitati d'Italia, tenendo in considerazione il rapporto bilancio/debito...
Staff nocensura.com
Di seguito il comunicato stampa:
Marra: Presidio permanente alla RAI contro la magistratura
perché non processa i media. Delinquenziale oscuramento mediatico della mia
candidatura a sindaco Roma e delle 9 liste che la sostengono.
Agli amici candidati tutti di: Fronte
Giustizialista, Pensioni e Dignità, Dimezziamo lo Stipendio ai
Politici, No alla Chiusura degli Ospedali, Viva l’Italia, Forza Roma, La
Zampa-Animalisti e Ambientalisti, Lega Italica.
Tragicomicamente, miei carissimi amici e sostenitori, l’autorità per le comunicazioni (AGCOM) ha dettato le «disposizioni
di attuazione in materia di parità di accesso ai mezzi di informazione
in relazione alle elezioni amministrative di maggio e giugno 2013».
Tragicomicamente perché la stessa norma
dell’AGCOM è gravissima e altamente illegittima, in quanto in realtà
funzionale a inquadrare in un regime sanzionatorio meramente
amministrativo, e pertanto da tutti disatteso, quelli che sono invece
dei crimini mediatici enormi contro la democrazia. Crimini che altre
norme penali e costituzionali sanzionano con le massime pene.
Una cosca, i media, o direttamente di
proprietà delle banche, o comunque da esse in un modo o nell’altro
controllata o dipendente. Una cosca, in pratica, controllata dalla
massoneria deviata, dal bilderberg, dalla trilatere e dall’aspen, e
quindi da tutta questa gentaglia che agisce occultamente e illecitamente
per di più sotto l’occhio vergognosamente consenziente di una
magistratura che è peggio di loro.
Una cosca la quale, ben lungi
dall’attuare alcuna parità, è militarmente in trincea in una guerra di
parte per oscurare i nemici dei suoi padroni, come me, perché ritiene
stupidamente che il raccogliersi della dissidenza nazionale intorno a me
significherebbe la sua fine.
Stupidamente perché sarebbe invece la
sua salvezza, dal momento che il regime è ormai così sclerotico e
autolesionista da essere stato capace di prodursi da sé danni tali che
nessun nemico avrebbe potuto causargli, e io inoltre non sono affatto un
nemico, ma un ideologo che sta cercando di frenare questa corsa verso
il baratro nella quale questi psicopatici si stanno precipitando senza
motivo trascinandosi purtroppo dietro anche la società.
Media guidati dal quel bilderberg del
quale Ferdinando Imposimato, in un video che ha visto tutta la rete, ha
dichiarato che è emerso dagli atti processuali che è l’artefice della
strategia della tensione e che è dietro le stragi.
Ma piuttosto: che fare?
Ebbene, non dobbiamo, sol perché la
magistratura è culturalmente collusa con questi miserabili e in buona
parte materialmente corrotta, rinunziare a chiederle di fare il suo
dovere, perché i magistrati sono e devono essere i servitori della
società, e abbiamo il diritto di chiedergli di star lì per difendere le
leggi, non per venderle al miglior offerente.
Inoltre, il numero dei magistrati
dissidenti, dei magistrati più sensibili, dei magistrati che se gli
offriamo una sponda sono pronti a prendere posizione contro questi
accattoni, cresce ogni giorno, e sta mettendo sempre più in crisi il
‘partito’, che forse solo per poco sarà ancora maggioranza, dei
magistrati collusi con i poteri, dei magistrati che hanno usato per
decenni cose orribili come la mafia per distogliere da crimini ancora
più orribili, come il signoraggio.
Noi dobbiamo insomma organizzare un
presidio permanente, a Roma, a via Mazzini, dinanzi la RAI, all’insegna
dello slogan «ABBASSO LA MAGISTRATURA CHE NON PERSEGUE IL CRIMINE DELLA
DISINFORMAZIONE», fin quando non ci avranno dato accesso ai telegiornali
e alle trasmissioni che vedono milioni di persone.
Trasmissioni che non sono feudo dei lori
risibili conduttori, ai quali non dobbiamo più consentire di esercitare
il ruolo di uomini di paglia di questo o quello, perché devono essere
anch’essi servitori della società e soprattutto della verità, che hanno
invece esiliato dai media.
All’incontro
con i candidati che terremo sabato 11 maggio alle ore 17.30, all’Hotel
Villa Carpegna, via Pio IV n. 6, Roma, organizzeremo le iniziative da
assumere.
Cordiali saluti a tutti
7.5.13
Alfonso Luigi Marra
Fonte: http://www.signoraggio.it/marra-presidio-permanente-alla-rai-contro-la-magistratura-perche-non-processa-i-media-delinquenziale-oscuramento-mediatico-della-mia-candidatura-a-sindaco-roma-e-delle-9-liste-che-la-sostengono/
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