“La cosa interessante di questi tempi è che la fiction si rivela tale a distanza di giorni, mentre un tempo ci volevano anni”
Riguardo alla sparatoria di
oggi davanti a Montecitorio nel momento del giuramento del governo
Letta copio e incollo queste righe tratte da https://www.facebook.com/pages/Scienza-di-Confine/188189217954979, modificando alcuni dettagli che ad una successiva verifica non mi sembrano corretti e aggiungendo qua e là due precisazioni.
Analizziamo alcuni punti degni di nota su quanto sucesso oggi a palazzo Chigi.
1) L’attentatore “squilibrato” presenta capelli corti semi rasati, il classico taglio delle forze dell’ordine o dei militari.
2) L’attentatore voleva colpire i politici, tuttavia nessun politico era presente al momento della sparatoria.
3) L’attentatore ha sparato più di 6 colpi colpendo i carabinieri in punti sensibilissimi del corpo umano, quali il collo, senza causare la morte di nessun agente.
4) L’agente a terra ferito non presenta un enorme perdita di sangue, nonostante il duro colpo subito.
5) L’attentatore senza lavoro, appare vestito “firmato”.
6) Nonostante la grande presenza di giornalisti e telecamere, non abbiamo ancora visto un solo video nel momento della sparatoria.
7) L’attentatore spara ben 8 colpi, ma nessun agente ha risposto al fuoco !
3) L’attentatore ha sparato più di 6 colpi colpendo i carabinieri in punti sensibilissimi del corpo umano, quali il collo, senza causare la morte di nessun agente.
4) L’agente a terra ferito non presenta un enorme perdita di sangue, nonostante il duro colpo subito.
5) L’attentatore senza lavoro, appare vestito “firmato”.
6) Nonostante la grande presenza di giornalisti e telecamere, non abbiamo ancora visto un solo video nel momento della sparatoria.
7) L’attentatore spara ben 8 colpi, ma nessun agente ha risposto al fuoco !
La pistola e il caricatore dell’attentatore sono state posate a terra
con precisione (vedi foto di Repubblica) nonostante nessuno potesse
toccare l’arma prima dell’arrivo della polizia scientifica e
l’attentatore lasciandole cadere a terra non avrebbe mai potuto
allinearle cosi vicine.
9) L’agente ferito è stato colpito mentre era in piedi, quindi la
linea di sangue doveva colare verso il petto. Nelle foto scende solo a
lato del collo. Inoltre normalmente in una ferita al collo il sangue
schizza!
10) Nei filmati, tra l’altro di pessima qualità, si vedono gli agenti appoggiarsi a terra e non cadere di colpo, come invece sarebbe logico dopo esser stati colpiti.
11) Di questo Luigi, l’attentatore, erano 20 anni che non si sapeva niente, eppure aveva parenti.
10) Nei filmati, tra l’altro di pessima qualità, si vedono gli agenti appoggiarsi a terra e non cadere di colpo, come invece sarebbe logico dopo esser stati colpiti.
11) Di questo Luigi, l’attentatore, erano 20 anni che non si sapeva niente, eppure aveva parenti.
Ora vi chiederete: A cosa serve allora questa messinscena?
Strategia della Tensione, si crea un problema, si aspetta la
reazione (paura) e si offre la soluzione (leggi più severe e sempre meno
privacy per i cittadini, maggior controllo della popolazione).
Obiettivo?
Far digerire agli italiani lo scioglimento dell’arma dei carabinieri e la creazione dell’eurogendfor, la temuta polizia europea che avrà potere illimitato e i cui agenti non potranno essere processati nemmeno per omicidio.
Altro obiettivo far crescere la simpatia per un governo capitanato da Enrico Letta e sostenuto sostanzialmente dalle stesse forze politiche che sostenevano pochi mesi fa il governo Monti.
Come diceva Tomasi da Lampedusa nel Gattopardo: tutto deve cambiare affinché niente cambi.
Come se non bastasse il carabiniere che risulterebbe più gravemente ferito aveva scritto su facebook una nota contro la casta dei politici.
Sulla curiosa notizia del ritrovamento (ben 12 anni dopo!) di una pseudo prova dell’attentato dell’11 settembre 2001, scrive un amico
ANSA: NOTIZIA BOMBAAAA! Dopo 12 anni
dalla strage ll’ 11/9/2001 è stato ritrovato un pezzo del carrello di
atterraggio di uno dei due aerei coinvolti nell’ impatto contro le torri
gemelle! Addirittura sembra che sul quel frammento di aereo ci sia un
numero “ben visibile” per il riconoscimento del mezzo!
Riassumendo: dopo SOLI 12 anni, a DISTANZA dal punto di impatto, un
FRAMMENTO di un carrello di un aereo che si è miracolosamente “sciolto”
nelle fiamme sprigionate dall’impatto è stato ritrovato con un numero
seriale BEN DECIFRABILE (non sapevo che il numero di telaio di un aereo
lo si scrivesse su un giunto del carrello dello stesso, è un po’ come
dire che il numero di telaio di una automobile venga scritto sotto la
maniglia di una portiera!).Ogni giorno ce n’è una nuova!
Per
quanto non sia del tutto certo che il numero di telaio di un aereo non
venga scritto sul carrello, tutto il resto è pienamente condivisibile.
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