“Ho agito per vendetta: sul suo telefonino abbiamo trovato le immagini di lui che umiliava una donna e le sue figlie, completamente svestite”: a parlare è Khalid Al Hamad, alias Abu Sakkar, immortalato in un video diffuso sul web in cui fa a pezzi un miliziano shabbiha pro-regime e poi gli addenta un organo, il cuore secondo i primi resoconti, un polmone secondo quanto verificato da Time, che ha poi intervistato al Hamad via Skype.
Time precisa che le immagini risalgono allo scorso aprile, ma che la testata ha voluto verificare che non si trattasse di un video fabbricato dalla propaganda pro-regime prima di parlarne.
Al Hamad non sembra per nulla intimorito dalla condanna unanime per l’orrore suscitato dal video in tutto il mondo. Anzi: “Spero riusciremo a sgozzare tutti gli alawiti. Ho un altro video in cui faccio a pezzi un’altro shabbiha con una sega, come quella che si usa per gli alberi. Voi non vedete quello che ci stanno facendo qui, non vivete quello che viviamo noi. Dove sono i miei fratelli, i miei amici, le ragazze del quartiere che sono state stuprate? Che Dio li benedica tutti”.
http://www.blitzquotidiano.it/
Nessun commento:
Posta un commento