venerdì 28 giugno 2013

ADRIANO ZACCAGNINI: UNA COSCIENZA LIBERA NON PUÒ RIMANERE IN GABBIA

Scritto da  Fausto Carotenuto

Adriano, "uno dei nostri", lascia il 5stelle perché non ce la fa più a stare in un movimento azienda guidato da Casaleggio, dove non c’è libertà, ma un clima di terrore.
Da tempo con Adriano Zaccagnini condividevamo le stesse posizioni sul 5stelle, lui da dentro e noi da fuori. 





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Stessa visione, stessa delusione, stessa enorme preoccupazione per questa sollecitazione del fanatismo adoperato come clava per tenere insieme un movimento sostanzialmente dominato da un signore non eletto, Casaleggio. Dai fini e dalle connessioni per nulla trasparenti.



Ma noi respiravamo bene fuori, nonostante gli attacchi dei fanatici grillini ogni volta che scrivevamo qualche cosa di sensato su questa brutta storia del 5stelle. Mentre lui in quel gruppo parlamentare rischiava ogni giorno l’asfissia. Lui, cresciuto libero nei campi della permacultura e nei movimenti spirituali ed olistici, si era ritrovato circondato da fanatici eterodiretti gonfi di odio, che si autodefinivano talebani e bloccavano ogni discussione creando un clima di sospetto e di terrore intorno a quattro argomenti piccoli piccoli. 


Proprio come gli estremisti che monopolizzavano le inconcludenti assemblee studentesche degli anni settanta… E che finirono per alimentare le fila incoscienti del terrorismo. Guai a dissentire dalla linea del vertice non eletto... Mentre ad un gruppo di brave persone, libere e oneste, nel 5 Stelle non è stata lasciata altra strada che quella di “accomodarsi”… subendo per giunta una gogna di improperi, odio e falsità.
Adriano in questi mesi si è prodigato in tutti i modi, come Vicepresidente della Commissione Agricoltura, con proposte di legge e con interrogazioni parlamentari. E cercando di introdurre un po’ di senso e di libertà in un movimento che si è autoridotto ad un gruppo di persone con lo spirito in gabbia.
Ma non era più possibile, e ha fatto bene a venire fuori a respirare aria pura.
Ora i fanatici del movimento diranno la solita stupidaggine che l’ha fatto per i soldi, quando l’avidità è quanto di più lontano ci sia da Adriano… e cercheranno di sporcare la sua immagine… Ma non faranno altro che continuare a sporcare la propria coscienza, svenduta a disegni che nemmeno immaginano, in cambio dell’adrenalina di un po’ di odio.
Ora Adriano potrà fare qualcosa di più costruttivo, e speriamo di essere veramente in tanti a sostenerlo.
Alcune frasi di Adriano oggi, nel lasciare il movimento di Grillo:
“Non mi sento piu’ a mio agio, non riesco a lavorare serenamente. C’e’ un clima irrespirabile, non ho la forza di continuare a combattere da dentro una guerra intestina che non ha senso”.
”Non e’ un partito aziendalista ma un movimento aziendalista in cui la strategia politica e’ calata dall’alto. D’altronde dopo 20 anni di berlusconismo, non poteva che nascere un Berlusconi 2.0”
“Lascio perché il clima è diventato irrespirabile. Competizione, verticismo, caccia alle streghe. Non posso più stare dentro un movimento che epura chi esprime la propria opinione. E' ormai un movimento aziendale. Non capisco perchè Casaleggio debba decidere senza condividere con l'assemblea"
«Non vedo con quale ruolo Casaleggio influenzi la cultura degli elettori senza averne prima parlato con noi»
«Nel Movimento c'è un clima da caccia alle streghe, c'è un'estremizzazione delle posizioni». «Invece che fare la rivoluzione si è instaurata la strategia del terrore».

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