di Gianni Lannes
Elementare Watson: due più due fa quattro. Che succede
se più di qualcuno trivella dei vulcani attivi nel Mediterraneo a ridosso delle
coste d’Italia? Cosa accade se si sconquassano le sorgenti sismogenetiche, vale
a dire faglie o sistemi di faglie sismiche attive?
La scienza non ha dubbi in proposito: si
originano, o se preferite si causano
terremoti, maremoti e tsunami. Sempre che i giochi di guerra della NATO non
combinino disastri prima.
Forse, non sarà un caso né tantomeno allarmismo
gratuito se più di un esperto accademico, perfino in audizione parlamentare, e
in aggiunta nientedimeno che il capo della protezione Civile Franco Gabrielli in persona, annunciano
all’unisono un terremoto distruttivo che annienterà il Mezzogiorno.
Se la Protezione Civile acquista migliaia di prefabbricati da destinare alle popolazioni colpite da calamità è sempre un caso, oppure una singolare coincidenza? Se i terremoti per la scienza sono imprevedibili - quando di origine naturale - allora come si fa ad annunciarli con largo o se non sapendo che hanno una genesi artificiale, ovvero, sono provocati volontariamente dalla mano dell’uomo per calcolo, interessi economici e sete di dominio?
Se la Protezione Civile acquista migliaia di prefabbricati da destinare alle popolazioni colpite da calamità è sempre un caso, oppure una singolare coincidenza? Se i terremoti per la scienza sono imprevedibili - quando di origine naturale - allora come si fa ad annunciarli con largo o se non sapendo che hanno una genesi artificiale, ovvero, sono provocati volontariamente dalla mano dell’uomo per calcolo, interessi economici e sete di dominio?
Una cosa è certa: ora, adesso stanno trivellano a
più non posso i Campi Flegrei, ossia
l’area sismica più esplosiva dello Stivale, e, contemporaneamente il vulcano
attivo Marsili (il più grande d’Europa)
che si trova sott’acqua, nel Tirreno meridionale, di fronte alle coste di Sicilia,
Calabria e Campania. E' tutto apparentemente in regola: ci sono le solite autorizzazioni dello Stato tricolore.
Autorità, istituzioni e scienziati danno i numeri: la Protezione
Civile, addirittura ha calcolato numero di morti e feriti per ogni città del
Meridione. Perché?
Il lancio dell’agenzia giornalistica recita: «
L'obiettivo è ambizioso: sfruttare l'energia che si sviluppa dal vulcano
Marsili, vicino all'arcipelago delle Eolie. Il progetto è di una societa'
marchigiana specializzata in ingegneria naturalistica, nel settore delle opere
civili e delle infrastrutture, la Eurobuilding
di Servigliano (Fermo) e si chiama 'Marsili
Project'. Punta a utilizzare l'energia geotermica che si puo' sviluppare
dal vulcano che si trova nelle profonde acque del mar Tirreno meridionale... Un
vulcano sottomarino, il piu' grande d'Europa: 60 chilometri di lunghezza, 20
chilometri di larghezza, un'altezza di 3.800 metri, con una sommita' che sta a
400 metri sotto la superficie dell'acqua. La possibilita' dello sfruttamento
del vulcano per creare energia geotermica nasce dall'idea del professor
Patrizio Signanini dell'Universita' 'Gabriele D'Annunzio' di Chieti, che ha
trovato nella Eurobuilding un partner industriale interessato a svilupparla. Il
'Marsili Project', afferma Paltrinieri, ''e' il primo esempio al mondo di
valorizzazione di energia geotermica sottomarina. L'obiettivo e' produrre
energia elettrica sfruttando il campo geotermico formato dal piu' grande
vulcano d'Europa. Quest'area, infatti, e' una delle zone piu' ricche di
giacimenti di fluidi geotermici al mondo. I numerosi vulcani presenti nel Tirreno
meridionale, al largo delle coste siciliane, calabresi e campane, sono enormi
sorgenti di calore''.
Conseguenze
sismiche - Si tratta in questo caso di terremoti con ipocentro
superficiale. Il bollettino dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia
parla chiaro: «Un terremoto di
magnitudo(Ml) 2.4 è avvenuto alle ore 05:59:18 italiane del giorno 16/Giu/2013
(03:59:18 16/Giu/2013 - UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete
Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Tirreno_meridionale_B.
Coordinate : 38.761°N, 14.285°E Profondità: 28.2 km. Distretto sismico Tirreno_meridionale_B».
E ancora: «Un
terremoto di magnitudo(Ml) 2.1 è avvenuto alle ore 22:31:30 italiane del giorno
15/Giu/2013 (20:31:30 15/Giu/2013 - UTC). Il terremoto è stato localizzato
dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Madonie. Coordinate: 37.872°N, 14.248°E. Profondità: 5.9 km Distretto sismico: Madonie. Comuni
entro i 10 Km: GANGI (PA), GERACI SICULO (PA), SAN MAURO CASTELVERDE (PA),
CASTEL DI LUCIO (ME). Comuni tra 10 e 20 km: BOMPIETRO (PA), CASTELBUONO (PA),
PETRALIA SOPRANA (PA), PETRALIA SOTTANA (PA), POLLINA (PA), MISTRETTA (ME),
MOTTA D'AFFERMO (ME), PETTINEO (ME), REITANO (ME), SANTO STEFANO DI CAMASTRA
(ME), TUSA (ME), NICOSIA (EN), SPERLINGA (EN)».
I terremoti (naturali o artificiali) si possono fronteggiare soltanto con la prevenzione, attualmente però, pari allo zero. Prepariamoci al peggio nel Belpaese di carta velina.
riferimenti:
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