Luca Scantamburlo
"SILOE" sonda spaziale, programma o che altro?
Il Jesuit Footage, contestualizzato ed analizzato, sembra
essere un'attendibile prova del coinvolgimento del Vaticano nella questione
aliena. Cos'è il "Jesuit Footage" classificato "Secretum
Omega".
Il videotape inviato per posta 5 anni fa (NdC: l'articolo è
del 2007) al ricercatore partenopeo Cristoforo Barbato, ex membro del CUN
nonché attivo collaboratore dello storico "Notiziario UFO", ed ex
caporedattore di alcune riviste italiane di ufologia ed argomenti spaziali
(come "Extra Terrestre", "Stargate" e "Stargate
Magazine"), costituisce senza dubbio un intrigante rebus per la comunità
ufologica e giornalistica tutta.
Nondimeno ciò che lo differenzia da tutti gli altri files
rilasciati a ricercatori e giornalisti (come ad esempio i documenti
sull'operazione "Majestic-12" presentati a Washington nel 1987 da
Jaime Shandera oppure le controverse prove del recupero UFO in Canada
conosciute nell'insieme come "File Guardian") è la scrupolosa
verifica della fonte compiuta da Cristoforo Barbato, fonte rivelatasi
attendibile ed altamente qualificata, ma sulla quale Barbato esercita il
segreto professionale atto a proteggerne l'identità poiché essa ha richiesto
l'anonimato.
Ci chiediamo ora: quali impressioni si evincono da tale
video mostrante quello che sembra un planetoide sconosciuto alla moderna
astronomia, ripreso da una presunta sonda interplanetaria denominata
"Siloe" e spedita segretamente dalla Santa Sede per monitorare
l'avvicinamento al Sole di questo misterioso oggetto celeste? ..
Il breve filmato di circa due minuti, stando all'autorevole
fonte (un padre Gesuita insider del Vaticano), mostrerebbe proprio Nibiru,
decimo pianeta del Sistema Solare da cui in un remoto passato discesero sulla
Terra gli extraterrestri senzienti chiamati "Anunnaki" di cui parla
l'orientalista russo Zecharia Sitchin.
Ed infatti il video mostra un presunto
pianeta avvolto da una densa atmosfera, proprio come viene descritto nelle
antiche tavolette d'argilla mesopotamiche (nel video si possono notare le fluttuazioni
della superficie del globo, tipiche di un'atmosfera anche se ripresa agli
infrarossi).
Pare anche che il filmato, stando ai pochi fortunati che
l'hanno visionato, si apprezzi molto meglio nell'originale VHS in possesso di
Barbato rispetto al suo riversamento in digitale (realizzato purtroppo con
attrezzatura non professionale) usato durante le conferenze, nastro magnetico
che evidenzierebbe addirittura quelli che sembrerebbero dei lampi di temporale;
a questo proposito ricordiamo che, nel caso di fulmini nell'atmosfera
terrestre, ne sono visibili i bagliori anche dallo Space Shuttle quando esso
orbita attorno al nostro pianeta.
image
Disamina del Jesuit Footage
Ma procediamo nella nostra breve, e non certo esaustiva,
disamina: le immagini del planetoide contenute in quello che mi sento di
battezzare il "Jesuit Footage", sono il frutto di un montaggio di due
riprese effettuato su un materiale quasi certamente molto più vasto. Queste
riprese video, realizzate quasi sicuramente agli infrarossi, sono precedute da
una breve presentazione di titoli di testa: fra le varie diciture e sigle c'è
l'espressione in latino che ne stabilisce il livello di segretezza:
"SECRETUM OMEGA", posta tra parentesi, equivalente al "COSMIC
TOP SECRET" usato in ambito NATO; lo deduciamo dal fatto che quest'ultima
espressione viene riportata anch'essa nella presentazione e sempre fra
parentesi. Per una spiegazione dettagliata di quasi tutte le scritte si rinvia
il lettore al servizio "Secretum Omega".
Da alcune parti mi è stato privatamente fatto osservare che
il filmato sarebbe o una burla, o un falso concepito per il debuking, od
entrambe le cose (rispettivamente indicati con i termini inglesi
"hoax" e "fake") perché se davvero un documento è segreto
non può essere classificato come tale. Ecco la mia replica in proposito: niente
di più sbagliato. Si prenda infatti un qualsiasi documento ufficiale
statunitense declassificato grazie al FOlA (Freedom of Information Act, la
nordamericana Legge sulla Libertà dell'Informazione approvata negli anni '70
del secolo scorso), come per esempio il memorandum per il Segretario alla
Difesa Robert McNamara (Memorandum for the Secretary of Defense) a firma del
Generale L.L. Lemnitzer, Chairman Joint Chiefs of Staff, datato 13 marzo 1962
ed avente per oggetto il seguente tema: Justification for US Military
Intervention in Cuba (TS).
Il documento 1, a piè di pagina di tutti i fogli, riporta
proprio il timbro di un livello di classificazione: "TOP SECRET SPECIAL
HANDLING NOFORN". Tale documento del Mistero della Difesa americano è da
diversi anni declassificato (vedi la dicitura "UNCLASSIFIED" stampata
in alto ed al centro e la linea nera di cancellazione apposta sul livello di
classificazione) e come tale è di dominio pubblico.
Dunque, come si vede nei film hollywoodiani, i documenti
classificati esistono e rispondono a tutta una serie di criteri di
archiviazione e consultazione da parte di personale autorizzato.
L'anonimo Gesuita della Santa Sede, fonte della sconcertante
documentazione video mostrata da Barbato, stando a quanto riferito da
quest'ultimo, usufruirebbe del "SECRETUM OMEGA", l'autorizzazione
alla supervisione della più alta categoria di classificazione di segretezza in
uso presso i Servizi segreti del Vaticano, chiamati SIV (Servizio Informazioni
del Vaticano), Servizi dei quali tale Gesuita sostiene di essere membro
operativo a Roma (Barbato ha potuto sinora verificare soltanto la sua effettiva
presenza lavorativa presso la Santa Sede come Gesuita).
Anche i nostri Servizi segreti, naturalmente, utilizzano
diverse diciture per la classificazione delle informative d'intelligence;
leggiamo infatti da un documento disponibile on line sul sito ufficiale del
SISDE (Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica) ed intitolato
"Il lavoro dell'intelligence e la questione degli archivi", a firma
di Antonio Mazzei, per "Aspera ad Veritatem" N. 28 - gennaio-aprile
2004 (fonte: www.sisde.it): "[...] sui diversi livelli di classificazione,
posto che accanto ai canonici 4 (riservato, riservatissimo, segreto,
segretissimo), ve ne sono altri quali "riservata amministrativa",
"per uso esclusivo d'ufficio", "di vietata divulgazione".
COSMIC TOP SECRET:
il più alto livello di classificazione di segretezza in
ambito NATO
E riguardo alla espressione inglese "COSMIC TOP
SECRET" che compare nel "Jesuit Footage"?
Si tratta di una trovata da film (una bella spy story)
oppure ha una sua realtà?
Basta avere la pazienza di documentarsi: presso la Rete
esistono diversi siti ufficiali delle Forze Armate. Prendiamo per
esempiowww.navysecurity.navy.mil uno dei siti ufficiali della Marina Militare
degli Stati Uniti d'America (la U.S. Navy) e scarichiamoci il documento di
estensione .pdf dal seguente indirizzo web:
www.navysecurity.navy.mil/documents/.
Il nome del file è intro-natosecuritybrief.pdf ed il
documento ivi contenuto riassume brevemente il significato della struttura
politico-militare della NATO nata dall'omonima alleanza fra diversi Stati;
spiega poi in cosa consistono le informazioni della NATO, i relativi marchi di
classificazione (classifìcation markings) e le categorie delle informazioni
NATO.
C'è inoltre un paragrafo intitolato "Classification
Markings and Categories of NATO Information". In esso si illustrano i
quattro livelli di classificazione di segretezza in uso presso la NATO; essi
sono: il COSMIC TOP SECRET (CTS), il NATO SECRET (NS), il NATO CONFIDENTIAL
(NC), il NATO RESTRICTED (NR), l'ATOMAL ed il NATO UNCLASSIFIED (NU).
Del primo
si riporta esattamente la spiegazione in inglese: "This security
classification is applied to information me unauthorized disclosure of which
would cause exceptionally grave damage to NATO. (NOTE: The marking
"COSMIC" is applied to TOP SECRET material to signify that it is the
property of NATO. The term "NATO TOP SECRET" is not
udes.)"
Penso che si commenti da solo, anche per quelli che
masticano appena l'inglese. Di tale livello di classificazione si sapeva
tuttavia già qualcosa, nella comunità ufologica, grazie al
"rivelatore" statunitense Robert Dean (ex Sergente Maggiore della
NATO), che sostiene di aver usufruito proprio di tale autorizzazione alla
supervisione nel corso della sua cartiera come sottufficiale NATO in Europa.
Stando alle sue dichiarazioni, Robert Dean (andato in
pensione nel 1976 dopo 27 anni di militanza nelle Forze Armate americane nelle
cui fila ha anche combattuto comandando unità di fanteria in Corea ed in
Vietnam) negli anni'60 avrebbe visionato e lavorato su una documentazione
cartacea nel contesto dello S.H.A.P.E. (Supreme Headquarters Allied Powers
Europe, Comando Supremo delle Forze Alleate in Europa). Una documentazione in
diversi volumi a proposito del contatto extraterrestre, classificata COSMIC TOP
SECRET ed intitolata "An Assessment" (Una valutazione).
Pare che le credenziali di Dean, molto noto negli ambienti
ufologici italiani, siano state verificate dall'antropologo e ricercatore
tedesco Michael Hesemann, il quale avrebbe scritto direttamente agli organi
NATO preposti ottenendo la seguente risposta in data 28 maggio 1993:
"[...] N°1 Secondo le dichiarazioni della sezione
americana militare della NATO, un Robert Dean con il grado di sergente maggiore
andò in pensione nel novembre dell'anno 1976.
N°2 Un collaboratore della NATO (questo vale anche per
SHAPE) con la sopracitata carica in possesso di un particolare permesso può
ottenere l'accesso a documenti classificati segreti precedentemente analizzati.
N°3 Non sono in grado di darvi ulteriori informazioni, la
legge americana "privacy law" lo impedisce.
N°4 Questa classificazione (Cosmic top secret) è del periodo
di cui parlavamo. Per ulteriori informazioni le consiglio di rivolgersi agli
organizzatori della conferenza mondiale tenutasi a Duesseldorf nel giugno 1992.
Distinti Saluti
W. d'Alquen,
Ufficiale tedesco per il servizio Stampa e Informazione
della NATO
ORGANIZZAZIONE DEL TRATTATO DELL'ATLANTICO DEL NORD, 1110
BRUXELLES,
TEL (32-2)
728.41.11 - TELEX 23.867 - TEL DIRECT: (32.2) 728.58.18 - TELEFAX (32.2)
7285457,
UFFICIO DI INFORMAZIONE E STAMPA"
Si potrebbe discutere a lungo sulle conseguenze del possesso
non autorizzato e della divulgazione di materiale classificato COSMIC TOP
SECRET. Certo è che il materiale da me denominato "Jesuit Footage"
non è stato trafugato, ma è emerso da una fuga controllata (e non ufficiale) di
notizie pilotata da ambienti d'intelligence, fuga opportunamente direzionata
verso una ben definita fetta del mondo giornalistico (chissà quanti altri
giornalisti appositamente scelti hanno ricevuto lo stesso videotape, ma si
guardano bene dal diffonderlo per timore o forse anche a causa di alcune
intimidazioni).
Non dimentichiamoci che il filmato del videotape in
questione è stato divulgato pubblicamente nel 2005 soltanto dopo anni di
estrema cautela e scrupolose verifiche da parte di Cristoforo Barbato, il quale
ha nell'opinione di chi scrive diligentemente e coraggiosamente risposto ai
principi della deontologia giornalistica (vedi in proposito la Carta dei doveri
del giornalista). il suo approccio al video è sempre stato all'insegna di una
critica costruttiva.
Se qualcuno volesse investigare sulla legalità e legittimità
del possesso e della divulgazione del materiale classificato in questione,
forse si troverebbe in profonde difficoltà perché oltre a dare credito alla
cosa nel corso dell'indagine, scoperchierebbe un vero e proprio vaso di
Pandora. Giocoforza si dovrebbero poi ricercare eventuali responsabilità ed
omissioni di tutti quei vertici istituzionali al corrente della situazione
(pochi, forse pochissimi membri di essi, ed in che misura?), i quali non solo
starebbero da decadi celando all'umanità la più grande minaccia che abbia mai
dovuto affrontare a memoria d'uomo, ma a quanto pare avrebbero preferito
lasciare in toto la gestione di una simile patata bollente alle strutture
militari, ai Servizi e chissà a chi altri ancora. Operando in tal modo
avrebbero finito per contravvenire agli stessi principi per i quali tutte le
Istituzioni sono nate: la protezione dei cittadini, la trasparenza pubblica e
la salvaguardia dello Stato medesimo. Per non parlare poi dei vincoli di
segretezza a cui avrebbero legato quella piccola parte del personale civile di
agenzie come la NASA, l'ESA e del consorzio europeo dell'ESO, certamente almeno
sommariamente informata.
Se così fosse significa che sino ad ora avrebbero evitato di
adoperarsi per mettere in piedi un'istituzionale e trasparente ricerca
scientifica del Decimo Pianeta in ambito civile (fatta eccezione per la passata
e breve esperienza di ricerca teorica e pubblica portata avanti da un civile,
lo scomparso astronomo americano RS. Harrington, seppure all'interno di un
ambiente militare: dagli anni'80 ai primi anni'90 presso lo U.S. Naval
Observatory, quando gli Stati Uniti d'America erano ancora, con tutti i loro
difetti e le loro contraddizioni, la più sana e gloriosa repubblica del mondo).
Chi scrive lo sostiene anche per via della difficile ma ricca esperienza
professionale ed umana che ha maturato dal 1998 al 1999 come emigrante con
regolare permesso.
Se si volesse poi andare al di là di un lavoro d'intelligence
di basso profilo (cosa già in atto viste le recenti ed anonime intercettazioni
postali e l'episodica ma ben individuata intrusione informatica di spionaggio
nei confronti del terminale privato di un nostro socio del Centro), si
configurerebbe una posizione davvero sui generis nella storia legale e
giudiziaria, in quanto il videotape in questione non contiene un documento
NATO, e sembra che non sia nemmeno un file propriamente del SIV (Servizio
Informazioni del Vaticano) in quanto la sigla SIV non compare nella sua
classificazione.
Questo "Grande Gioco" in versione cosmica ci rende
protagonisti più o meno controllabili: non solo ci dà utili indicazioni su come
muoverci ed esprimerci pubblicamente (sempre e comunque, va detto, sul filo del
rasoio), ma ci carica anche di una responsabilità che è ben più pesante di
quella che ci difende dal rischio di scivolare nel reato di "procurato
allarme".
Del resto già in passato un autorevole ed alto ufficiale del
Pentagono in congedo ha definito gli ufologi di tutto il mondo "degli
utili idioti".
Il SIV (Servizio Informazioni del Vaticano) e la sua quinta
colonna
Nel "Jesuit Footage" compare invece un'altra
enigmatica sigla: SVS. Una sigla su cui peraltro Barbato non ha voluto sinora
rivelare alcunché.
A questo proposito è forse utile ricordare un passo
dell'intervista rilasciata da Barbato a questo periodico e proprio al
sottoscritto: "[...] all'interno del Vaticano erano conviventi due fazioni
che si contendevano la gestione di informazioni di carattere di gran lunga
superiore al TOP SECRET." 2
Inoltre il Vaticano è sì uno Stato, ma non mi risulta
appartenga alla NATO ed è ufficialmente privo di una sua struttura
d'intelligence.
Dalla testimonianza di Cristoforo Barbato abbiamo appreso
che se il materiale a lui consegnato e poi da questi divulgato si dimostrasse
autentico, significherebbe che esso è davvero scaturito da una drammatica e
segreta consultazione fra alcuni eminenti teologi del Vaticano appartenente
all'Ordine dei Gesuiti e facenti parte di una struttura della Santa Sede
addentro a particolari gestioni d'informative di tipo Sigint (Signals
Intelligence, l'area d'intelligence "comprendente aspetti e strumenti
prettamente tecnologici") 3.
Tali Gesuti, lacerati da una questione molto vicina alla
morale d'Antigone, si sarebbero organizzati in una sorta di Quinta Colonna (le
cosiddette "schegge impazzite" come sarebbero state definite) per
rompere il vincolo di segretezza attraverso un loro portavoce, incaricato di
passare a Barbato informazioni cruciali e vitali per affrontare con
consapevolezza, serenità e coraggio imminenti ed inevitabili avvenimenti su
scala planetaria.
In tal modo questo manipolo di Gesuiti avrebbe dato così un
determinante aiuto ad una comune strategia di certi ambienti scientifici,
militari e d'intelligence del mondo, in servizio o non più tali. Questi
ambienti (scienziati, militari in congedo e non, gruppi all'interno dei Servizi
segreti), starebbero cercando da anni di bypassare l'immobilismo della politica
e la corruzione di alcuni suoi apparati e comitati creati ad hoc, e poi
sfuggiti di mano, per studiare e gestire il contatto extraterrestre. Questi
ultimi, forse addirittura in parte collusi segretamente da molto tempo (in
barba al controllo dei vari parlamenti e vertici governativi) con una o più
razze extraterrestri predatorie e prive di un'etica, o meglio, governate da un
solo tipo di etica: quella utilitaristica. Razze già presenti qui da noi, sulla
Terra, ove opererebbero come "Cavalli di Troia" in basi sotterranee e
sottomarine (si esaminino, per esempio, le documentatissime rivelazioni di Phil
Schneider, geologo ed ingegnere americano morto in circostanze misteriose nel
1996 dopo aver tenuto negli Stati Uniti alcune inquietanti conferenze).
A questo proposito si considerino anche le pregnanti parole
dell'interrogazione (retorica?) rivolta dal Presidente degli Stati Uniti Ronald
Reagan alla platea della 42.ma. Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New
York, 21 settembre 1987: "[...] And yet, I ask: is not an alien force already among us?"
Ulteriori indizi sull'esistenza del SIV
Sull'esistenza del SIV ho trovato inoltre ulteriori indizi
oltre a quelli già reperiti da Roberto Pinotti e Cristoforo Barbato: cosi si
dice nel saggio "L'atlante delle spie" scritto a due mani da Umberto
Rapetto e Roberto Di Nunzio (BUR, Milano, 2002), capitolo 5 (intitolato
"Lo spionaggio in porpora: il Vaticano"), paragrafo 2.3 (Le
nunziature), pag. 89: «[...] Se uno Stato ha interessi in tutto il mondo, deve
assolutamente avere una altrettanto estesa diplomazia. Il nesso fra
intelligence e diplomazia è pubblicamente richiamato e rivendicato dal gesuita
Robert A Graham, quando afferma che "la storia dello spionaggio in
Vaticano tende a confermare questa tesi", avvertendo però che "esiste
solo una differenza di mezzi e di metodi"».
Un riferimento, questo degli autori del saggio (il tenente
colonnello Rapetto ed il giornalista Di Nunzio), che confermerebbe
indirettamente le rivelazioni del Gesuita a Barbato da noi ampiamente
pubblicate: "[...] la struttura è top secret ed è costituita in maniera
analoga alle altre agenzie d'intelligence preesistenti quali CIA, MI6 l'ex KGB,
ecc. Non ha una sede ufficiale fissa ma sceglie di volta in volta un sito dove
riunirsi, in strutture però sotto il controllo Vaticano" 4.
Ulteriori indizi sul coinvolgimento del Vaticano nella
questione del contatto extraterrestre: Jimmy Carter, il Congressional Research
Group e il Vaticano
Jimmy Carter (Plains, Georgia 1924), ufficiale
dell'Accademia Navale Americana, ch'egli lasciò ben presto alla morte del
padre, è stato un leader politico moderato e molto attento ai diritti umani.
Eletto Presidente degli Stati Uniti d'America (1977-1981) non solo fece da
mediatore per la pace in Medio Oriente ma sottoscrisse a Vienna nel 1979, con
il premier sovietico Leonid Brežnev, gli storici accordi SALT II sulla
limitazione delle armi nucleari strategiche. Unica macchia del suo mandato
presidenziale: la crisi politico-diplomatica degli ostaggi americani in Iran,
conclusasi con un fallimento totale (e la morte di 8 militari delle forze
speciali americane) nel tentativo di liberare con un blitz i 66 cittadini membri
del personale diplomatico sequestrati da un gruppo di sostenitori della
rivoluzione islamica.
Nel 2002, per il suo impegno diplomatico nelle aree più
insanguinate del mondo, Carter è stato inoltre insignito del Premio Nobel per
la Pace.
Ma molti non sanno che Jimmy Carter durante la sua campagna
elettorale come candidato democratico alla Casa Bianca promise pubblicamente
che se fosse stato eletto avrebbe cercato di fare luce sul fenomeno UFO. Questa
promessa nasceva proprio da un avvistamento UFO di cui Carter fu testimone
nella sua Georgia, ove fu Governatore dal 1970 al 1975. I più maligni insinuano
ch'egli vide il pianeta Venere particolarmente brillante in cielo, scambiandolo
cosi per un UFO.
Ricordiamo nuovamente come Carter fu un ufficiale dell'Accademia
Navale Americana, e dunque perfettamente addestrato a riconoscere la
fenomenologia celeste.
Ed una volta eletto Carter si adoperò in tutti i modi per
mantenere la sua promessa. Infatti quasi subito il "Congressional Research
Group" (CRG) della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti s'attivò in
tal senso.
Il CRG è un gruppo di ricerca di più di 400 persone che
compie ricerche per il Congresso degli Stati Uniti. Esso è organizzato in
cinque diverse sezioni di ricerca interdisciplinari: "American Law";
"Domestic Social Policy"; "Foreign Affairs", "Defense
and Trade"; "Government and Finance and Resources, Science and
lndustry". Entro ciascuna di esse lo staff è suddiviso in sezioni più
piccole che si occupano di problematiche specifiche. Il CRG dispone di un sito
web ufficiale; per chi cercasse ulteriori informazioni ecco dove
reperirle:www.loc.gov.
Cosi nel 1977 Marcia Smith, all'epoca esperta analista
politica al "Congressional Research Group" ed in seguito direttrice
della "Library of Congress Science and Technology Division" del CRG
dal 1984 al 1985, avvicinò Daniel Sheehan, allora General Counsel (cioè
Avvocato Generale) presso lo "United States Jesuit National
Headquarters".
A quanto pare a Sheehan fu chiesto di partecipare "ad
un'importante ed altamente classificata valutazione dei fenomeni UFO, e
dell'intelligenza extraterrestre" (in proposito si consulti il sito:
www.presidentialufo.com).
Sheehan accettò e divenne cosi a tutti gli effetti "a
special consultant to the Congressional Research Group", cioè uno
"speciale consulente per il Gruppo di Ricerca Congressuale".
Marcia Smith contattò Sheehan perché venne a sapere da una
comune amica, Rosemary Chalk (che all'epoca ricopriva la carica di Segretario
del National Science Foundation), che in gioventù Sheehan aveva spesso sognato
di diventare un astronauta ed incontrate altre civiltà nello Spazio. Ma era
soprattutto la sua posizione all'interno della comunità Gesuitica americana ad
interessare il CRG.
Le informazioni che il lettore apprenderà fra breve non
farebbero altro che corroborare .la tesrlmonianza resa da Cristoforo Barbato,
arricchendola ulteriormente: il sito estero già menzionato sopra
(www.presidentialufo.com) racconta che a Sheehan fu chiesto di usare la sua
influenza per "ottenere i documenti UFO tenuti alla Biblioteca Vaticana.
Sheehan approcciò il suo contatto al Vaticano". L'espressione inglese
usata non lascia adito a dubbi: "to obtain the UFO documents held in the
Vatican library. Sheehan made
an approach to his contact at the Vatican.".
Leggiamo ora in una mia traduzione le parole pronunciate da
Sheehan (e riportate sul sito) nel ricordare gli avvenimenti di allora:
"Lei chiamò [...] e mi chiese se come Avvocato Legale
per la Direzione dei Gesuiti (Jesuit Headquarters) potessi avete accesso per la
Biblioteca del Congresso alla Biblioteca Vaticana. La Biblioteca Vaticana ha
una sezione abbastanza grande che concerne il problema dell'intelligenza
extraterrestre, e gli UFOs. M'impegnai a contattare il Gesuita che attualmente
dirige la Biblioteca Vaticana, e con mio grande stupore, mi dissero che non
potevamo avervi accesso... Informai di questo Marcia Smim."
Successivamente, dopo un colloquio con Marcia Smim e Bill
Davis (Director of the National Office), Sheehan fece un secondo tentativo con
la Biblioteca Vaticana: "Mandai una seconda lettera al Gesuita che era a
capo della Biblioteca Vaticana, e gli spiegai che era un'ufficiale richiesta
che era venuta dal "Congressional Research Group" della Biblioteca
del Congresso - e che era venuta dal Congresso degli Stati Uniti, e che il
Presidente stesso aveva espresso il desiderio di ottenere queste informazioni,
Così pensai che ci avrebbe dato accesso alle informazioni, ma ricevetti una
seconda risposta negativa dalla Biblioteca del Vaticano - Il Jesuit National
Headquarters non sarebbe stato messo nelle condizioni di accedervi. Così
dovetti con grande rammarico riportare il tutto a Marcia Srnith comunicandole
che non ero stato capace di riuscire."
La documentazione fornita ed il ragionamento da me condotto
dovrebbero ora far riflettere quanti hanno denigrato gratuitamente, sulle
pagine della Rete, il lavoro di ricerca giornalistica di Barbato. C'è chi ha
frettolosamente liquidato il "SecretUm Omega" come "cose
esecrabili" Se avrà la pazienza di leggere con attenzione il nostro
servizio dovrebbe ricredersi e, almeno privatamente, porgergli le sue scuse.
Concludo dicendo che l'orientalista russo Zecharia Sitchin
(da me intervistato), nel corso di un'intervista concessa nel 1997 a Jordan
Maxwell 5 (uno studioso e ricercatore statunitense attivo nei campi
dell'occulto, della religione e della filosofia), intervista che ho avuto la
fortuna di vedere, nel rispondere ad una domanda di Jordan fa una sibillina
affermazione che questa volta conferma clamorosamente (senza timore di
smentire) quanto riferitomi da Cristoforo Barbato in via confidenziale e da noi
discusso sulle pagine dello scorso numero: Sitchin saprebbe molto di più di
quanto emerge dalle sue pubblicazioni e, presumo probabilmente a causa di forze
più grandi di lui oltre che per via del suo senso di responsabilità, è
costretto di volta in volta a calibrare con grande attenzione le sue risposte
nel corso dei colloqui e dei congressi, e ad agire con prudenza quando scrive i
suoi articoli e saggi venduti in più di venti lingue.
Il passaggio dell'intervista in questione, per via delle
pregnanti parole che fanno riferimento al ritorno di Nibiru, non verrà discusso
in questa sede ma all'interno del mio saggio attualmente in fase di stesura:
"The American Armageddon. Dal segreto di Eisenhower alla scoperta del
Pianeta X".
Per quanti invece non volessero aspettare l'uscita del mio
volume, ecco il titolo dell'intervista a Sitchin, acquistabile in Internet con
carta di credito: A "Private Interview with Zecharia Sitchin", info:
www.jordanmaxwell.com.
Note:
1. Tale documento declassificato, conosciuto anche come
"Operation Normwoods", è disponibile presso il National Security
Archive: northwoods.pdf; II Segretario alla Difesa McNamara ebbe il buon senso
di non presentarlo a Kennedy il quale, saputo del delirante progetto, rimosse
personalmente il Generale Lemnitzet dall'incarico di Capo di Stato Maggiore.
2. "SECRETUM OMEGA - intervista a Cristoforo
Barbato".
3. "L'Atlante delle spie", di U. Rapetto e R. Di
Nunzio, BUR, Milano, 2002, pag. 14.
4. "SECRETUM OMEGA - intervista a Cristoforo
Barbato".
5. Pare che questa intervista sia stata rilasciata a Jordan
Maxwell in occasione della "World Conference of Planetary Violence in
Human History", tenutasi nel Gennaio 1997 negli Stati Uniti.
Fonte: www.edicolaweb.net
Per approfondire:
"SECRETUM OMEGA" Un Gesuita confessa un patto fra
Alieni e Vaticano
SECRETUM OMEGA: AUTENTICA LA FOTO SPEDITA DAL GESUITA
Ecco invece un'articolo più recente (agosto 2012), che
solleva dubbi sulla serietà della faccenda, tra i quali: Nell’arco di quindici
anni il corpo celeste dovrebbe essere già visibile ai nostri occhi e far
sentire la propria influenza gravitazionale...
I molti dubbi del "Jesuit footage"
Queste sono cretinate! L' articolo e' del 2007 infatti, e di niburo non vi e' traccia! Questi articoli guarda caso sono scritti da incompetenti,i quali non vanno a cercarsi un lavoro, preferiscono guadagnare truffando, rubando, nentendo!
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