giovedì 4 luglio 2013

CRISI IN PORTOGALLO: IL GOVERNO CADRÀ ENTRO 48 ORE. PECORA NERA DELL’ESTATE? ANALISI SAXO BANK




Portogallo: la pecora nera dell’estate?
Il Portogallo, in condizioni economiche estremamente severe e sotto pressione dalla mancanza di crescita, sarà con buona probabilità spettatore della caduta di governo nel giro delle prossime 48 ore, nonostante le rassicurazioni del Primo Ministro, Pedro Passos Coelho che ha apertamente dichiarato le proprie intenzioni a non volersi dimettere.

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Il governo portoghese ha costantemente mancato di raggiungere i target imposti e nel mese di marzo è stato costretto ad ammettere che la crescita economica si stia contraendo al doppio della velocità prevista. Ciononostante, il governo e l’Unione Europea continuano a considerare il 2015 come "anno magico" per cui la crescita arriverà, fosse anche piovendo dal cielo. Il deficit di bilancio si ridurrà entro il limite del 3% ed assisteremo ad una inversione di tendenza del 3% nell’austerità (visto che non è previsto un ritorno alla crescita prima della fine del 2015). Un quadro irreale, per non dire altro.


Prima del 2014 il Portogallo non avrà alcun bisogno di finanziamento, ma negli ultimi due giorni i mercati hanno reagito in maniera decisamente negativa.


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Anche il trend dei titoli di Stato a maturazione decennale è negativo:

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Il Premier Coelho è in viaggio per Berlino dove parteciperà ad una conferenza sulla disoccupazione giovanile, ma dovrebbe sapere che i giochi sono ormai conclusi visto che è ormai in svantaggio di ben 12 punti percentuali nei sondaggi:

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Il governo cadrà entro le prossime 48 ore?
La coalizione di governo si sta sgretolando e presto cadrà. Il Primo Ministo sta giocando un gioco politico. Ma ci aspettiamo che il governo crolli nel giro delle prossime 48 ore. Nuove elezioni saranno indette nel bel mezzo di un crescente sentimento di anti-austerity.

Ciò è esattamente quello di cui non ha bisogno la Cancelliera tedesca Angela Merkel. La sua campagna elettorale sta andando bene, tutto sommato. Ma a questo punto, l’imminenza delle elezioni tedesche renderà l’Europa e la Germania più reticenti dall’intervenire in alcun modo per tenere a galla il Portogallo.

Ricordiamoci una cosa: i politici comprano tempo, ma a pagare sono sempre le economie sottostanti ed i cittadini.

Oggi, il grande "loser" è il Portogallo. Credo che il Portogallo avrà bisogno di un secondo bailout nel giro dei prossimi sei mesi, visto che la realtà dell’economia non registra alcun progresso e ridurrà progressivamente la capacità della politica di "comprare tempo".

A ridosso della conferenza stampa della BCE, il cambio Euro/Dollaro sarà sotto pressione e secondo me sarà testata la zona 1.28.


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Per non parlare poi del fatto che la Grecia rischia di NON ricevere gli aiuti previsti dalla Troika.

Sarà un’altra estate di malcontento e nervosismi?
Egitto, Siria, Turchia, Portogallo, Grecia...poi, chi altro?

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