In 20 anni ha creato il monopolio delle colture alimentari, la
Monsanto, famosa per il seme Terminator che diventa sterile alla seconda
generazione costringendo il contadino a comprare semi ogni anno dalla
multinazionale, è in guai seri. Le sue piante, geneticamente modificate
anche con un proteina killer che doveva ammazzare i parassiti, giacciono
a terra morenti.
A denunciarlo l’EPA, l’agenzia per la protezione ambientale
americana. Dal 2003 la Monsanto ha incentivato la monocoltura del mais
promettendo la scomparsa della Diabrotica virgifera, un parassita
ghiotto di pannocchie. Ma in meno di 10 anni questo insetto si è
assuefatto alla proteina killer e adesso prospera negli assolati campi
dello Iowa attaccando anche le radici delle piante che cadono a terra al
primo vento.
Adesso l’unica soluzione per gli agricoltori è l’uso intensivo di
pesticidi, così da creare un prodotto geneticamente modificato e ricco
di veleni, una vera prelibatezza. La Monsanto nega tutto, ma a quanto
pare gli agricoltori si sono uniti per richiedere il risarcimento dei
danni.
Per risolvere il problema basterebbe studiare a fondo un calendario
di Frate Indovino e tornare alla rotazione delle colture, un concetto
medievale efficacissimo contro i parassiti che morirebbero di fame in
assenza del loro unico cibo. Ovviamente questo non piacerebbe alla
Multinazionale, che così non guadagnerà che una frazione di quanto ha
ottenuto legando gli agricoltori mani e piedi al suo prodotto.
Nessun commento:
Posta un commento