lunedì 26 ottobre 2015

FRUTTA DISIDRATATA, LO SNACK DELLA SALUTE

Indipendentemente da scelte di carattere etico, è ormai opinione comune dei maggiori esperti nutrizionisti che nella nostra dieta alimentare quotidiana debba essere prevalente la presenza di frutta e verdura e più volte al giorno.

Specialmente nei mesi invernali o in situazioni e contesti dove è richiesta una maggiore “praticità” per l’asporto e la consumazione, ad integrazione
della frutta fresca, con le sue proprietà salutari possiamo avvalerci anche di quella disidratata.

Ecco quanto riportato in proposito:
La frutta disidratata fa bene alla salute e il suo consumo dovrebbe essere raccomandato accanto a quello dei prodotti freschi per aumentare il consumo totale di frutta, parola degli esperti di nutrizione che si sono riuniti a Budapest (Ungheria) per la trentesima edizione del World Nut and Dried Fruit Congress.

E a supportare questa affermazione sono gli studi presentati alla conferenza da Daniel Gallaher dell’Università del Minnesota (Stati Uniti), Andriana Kaliora dell’Università Harokopio di Atene (Grecia) e Gary Williamson dell’Università di Leeds (UK).

Albicocche, mele, datteri, fichi, uvetta e prugne disidratati forniscono elevate quantità di fibre, potassio e composti fenolici. Non solo: ogni frutto contiene anche una combinazione specifica di vitamine e minerali.

Per chi invece contesta una presenza eccessiva di zuccheri nella frutta disidratata, gli esperti spiegano che anche la frutta disidratata ha un basso indice glicemico e può aiutare a contrastare le malattie metaboliche. Poi la presenza di polifenoli aiutano a proteggere dalle patologie cardiache e, dalle ricerche effettuate in laboratorio, sembrerebbe che “la frutta disidratata inibisca alcune forme di cancro – aggiunge Kaliora – bloccando la propagazione delle cellule, promuovendone la morte ed eliminando l’infiammazione”. Insomma, la frutta disidratata potrebbe diventare un valido ‘spuntino’ da affiancare al normale consumo di frutta (e naturalmente verdura).
Siamo ora nel periodo di massima varietà disponibile di frutta fresca oltre a costi più convenienti dunque, per chi avesse voglia di cimentarsi nella produzione per la dispensa invernale, è risaputo sia il momento migliore per marmellate e conserve ed ovviamente anche l’essicazione.

Allo scopo abbiamo trovato annotazioni e consigli utili che riportiamo di seguito:

Quasi tutti i frutti, possono essere essiccati e nella forma che si preferisce: completamente intera, a fette, tritata, pelata, etc.

Ecco quindi, alcuni semplici consigli pre-essiccazione:
attrezzatura necessaria: un normale forno da cucina o un essiccatore, un ripiano, un panno e il sole.
frutta: quasi tutti i tipi di frutta possono essere disidratati, l’importante è che il frutto non sia nè acerbo, nè troppo maturo o ammaccato;
preparazione: è opportuno passare velocemente al vapore per 5 minuti la frutta, onde prolungare la freschezza della frutta, in quanto il vapore distrugge gli enzimi responsabili del deperimento ma se si preferisce è possibile immergere per 5 minuti, la frutta in una soluzione preparata mescolando 2 cucchiai di polvere di acido ascorbico o citrico o succo di limone, con 1/4 di acqua fredda.

Passiamo ora ai vari metodi di essiccazione:
a forno: tagliare a fettine sottili la frutta, onde ridurre al massimo i tempi di essiccazione, quindi preimpostare il forno ad un temperatura tra i 50 e i 60° gradi, mantenendo la porta del forno socchiusa, per la circolazione dell’aria o ricorrere al forno ventilato, senza lasciare lo sportello aperto! Servono dalle 4 alle 12 ore, perché la frutta sia completamente essiccata, a seconda del tipo di frutto;
con l’essiccatore: sono apparecchi elettrici da usare in casa, con cui si possono essiccare diversi prodotti freschi, come la frutta, gli ortaggi, le erbe o i funghi, eccetera;
essiccazione naturale col sole: in caso ci si trovi nella stagione estiva, con un sole rovente ed una temperatura che supera i 30°C, con basso tasso di umidità e ventilazione, è possibile essiccare in modo naturale qualsiasi tipo di frutta, ponendo le fettine di frutta su dei pannelli di acciaio o di vetroresina, che riflettono il sole ed aumentano la temperatura, un pò distanziate fra loro e riparate da una retina. In caso di un brusco cambiamento climatico o durante la notte, la frutta va rigorosamente ritirata in casa dato che l’aria fredda notturna crea condensa che rallenta il processo di essicazione. Dopo 2 giorni, si consiglia di girare la frutta e lasciala ancora al sole per altri 2 giorni.

Una volta che la frutta è stata essiccata, si consiglia di conservarla in contenitori di vetro ermetici, posti in una borsa di carta in un luogo fresco, buio ed asciutto, per circa 1 anno, ad una temperatura di 15°gradi.

Inoltre, qualora sfortunatamente l’umidità, riesca a prevalere e deteriori la frutta, è opportuno consumarla al volo o ripetere nuovamente il processo di essiccazione!

Buon lavoro e buon appetito!

Si ringraziano:

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