Si chiama ViroCap: a differenza dei test standard, è in grado di identificare allo stesso tempo i virus e tutte le loro varianti
Un test in grado di rilevare quasi ogni virus conosciuto. È quanto affermano di aver realizzato, in uno studio appena pubblicato sulla rivista Genome Research, gli scienziati della Washington University, coordinati da Gregory Storch. Si chiama ViroCap e, per adesso, è ancora lontano dall’utilizzo clinico, perché bisogna ancora valutarne l’efficacia con trial più estensivi. Ma la tecnologia alla base del test è già stata resa pubblica, e sembra molto promettente: “Con questo test”, ha spiegato Storch. “non ci sarà più bisogno di sapere in anticipo quale virus cercare. È sensibile a una vastissima gamma di virus e può rilevarne la presenza anche a concentrazioni molto basse. Pensiamo che il test sarà particolarmente utili in situazioni in cui è difficile formulare una diagnosi o in cui non si conosce la causa di un particolare disturbo”.
ViroCap, spiegano ancora gli scienziati, è sensibile quanto la pcr(ovvero reazione a catena della polimerasi, la tecnica tradizionaledi rilevazione del materiale genetico) ma è in grado di rilevare piùvirus contemporaneamente, comprese le variazioni genetiche dei virus più comuni.
I ricercatori, in particolare, hanno confrontato i risultati della pcr standard con quelli del ViroCap su due insiemi di campioni (sangue, feci e secrezioni nasali): il metodo tradizionale ha rilevato la presenza di virus in 10 pazienti su 14, mentre il ViroCap ha funzionato anche sugli altri 4. Su un gruppo di bambini con febbre di cui non si era riuscita a diagnosticare l’origine, il nuovo test ha identificato 7 virus in più rispetto alla pcr, tra cui l’adenovirus B di tipo 3A, un virus respiratorio in genere innocuo, ma che a volte può causare gravi infezioni.
Tirando le somme, ViroCap ha fatto registrare un miglioramento del 52% rispetto alla pcr: “Il test è così sensibile”, spiega Todd Wylie, pediatra alla Washington University, “che riesce a rivelare variazioni genetiche molto simili ai virus noti, che invece spesso non sono riconosciute dai test attualmente in uso e complicano la diagnostica”. Un risultato che, se dovesse essere confermato su un campione più ampio, renderebbe decisamente più precise e veloci le diagnosi mediche.
fonte: wired
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