venerdì 2 ottobre 2015

LA SALUTE SENZA MEDICINE

Prevenire e curare le malattie: con l’igiene naturale è possibile
L’uomo primitivo mangiava semplicemente. Gli animali allo stato brado consumano una o due sole varietà di cibo per pasto. E’ stato osservato che gli uccelli mangiano insetti in un’ora della giornata e semi in un’altra. L’uomo civile dispone di una grande varietà di alimenti nello stesso pasto, illudendosi di mangiare bene. Gli enzimi dell’apparato digerente umano, hanno limiti ben definiti; mangiando in modo da oltrepassare questi limiti, si incorre in disturbi digestivi.

Associando correttamente gli alimenti, il sangue riceve acqua, aminoacidi, acidi grassi, glicerina, monosaccaridi, minerali e vitamine. Mescolando indistintamente i cibi in un pasto, provochiamo fermentazione, putrefazione, gas che finiscono per portare nella corrente sanguigna alcool, acido acetico, ptomaine, leucomaine, idrogeno, solforato, ecc. Pasti ben combinati assicurano invece una ottima digestione sfruttando al massimo il cibo ingerito, e forniscono all’organismo solamente sostanze nutritive. Una cattiva associazione alimentare crea un’indigestione e riversa nel sangue veleni anziché sostanze vitali. Mangiare per avere gli alimenti avariati nel tubo digerente, significa sprecare gli alimenti e compromettere la salute. (Tratto dal libro: “Le combinazioni alimentari” del Dott. Shelton – A.I.I. M. Manca Editore ).
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Il digiuno fu in passato una tecnica iniziatica, tenuta segreta. E’ oggi un formidabile mezzo terapeutico poco conosciuto. Il digiuno previene o guarisce ogni genere di malattia e ritarda la vecchiaia. Disciplina la mente ed eleva lo spirito. Si può dire che non vi sia età o condizione umana che non possa trarne vantaggi fisici o spirituali. Ma vi sono poi delle categorie di persone a cui questa pratica sembra indispensabile: obesi che vogliono dimagrire, fumatori, alcolisti, tossicomani che vogliono liberarsi del loro vizio, futuri padri e madri, attivisti dei movimenti non violenti, cercatori di Dio. 

Nella pratica dell’igienismo, la guarigione è la regola e non l’eccezione, e ciò non manca di destare sorpresa, per quanto ci sia ancora gente che continua a chiedere sperimentazioni scientifiche per provare la validità dell’igiene naturale. “Dove sono le vostre statistiche? mi viene chiesto sovente. E’ lecito dire che l’igienismo è portentoso e che il digiuno ha aiutato migliaia di persone; ma adesso la questione và sottoposta al metodo scientifico/statistico. Per dare alla gente una prova sicura, dovete avere sottomano un certo numero di persone con la stessa malattia, metà delle quali curata con medicinali e metà igienicamente. Allora soltanto, se la metà trattata igienicamente guarisce, e la metà curata con medicamenti non guarisce, si potrà dire con certezza a tutti che l’igiene naturale è migliore”.

Per conto mio, ho visto così tante persone guarire dopo un trattamento igienico (persone che non erano guarite con cure medicamentose o con altri metodi terapeutici), che non mi occorrono ulteriori prove. Ecco perché dimentico volentieri che le “prove” sono necessarie per coloro i quali sono pieni di timori e di pregiudizi in nome della “scienza medica”. Basta pensarci un attimo e sarà subito chiaro come, a chi pratica l’igienismo, non mancano certamente i dati statistici. Essi sanno quanti malati vanno da loro in cerca di quell’aiuto che la medicina classica non gli ha saputo dare, malati ormai molto gravi. Che cosa c’è di più “scientifico” della guarigione di una persona curata con l’igiene naturale, dopo il fallimento di tante altre terapie? Questa è la verità, e la verità è scienza; se non si trattasse di verità, non si tratterebbe nemmeno di scienza.

Troppi esperimenti cosiddetti “scientifici” si dimostrano falsi perché è il denaro a dettare la risposta; spesso lo scienziato, che dichiara di professare il culto della verità, terrorizzato di perdere l’impiego e relativo guadagno, manipola le condizioni dell’esperimento finché le risposte richieste non siano garantite. Questa non è scienza, ma turlupinatura del pubblico.

E’ proprio per la incapacità di comprendere che le cose animate guariscono da sole, che la gente si meraviglia quando viene curata e guarita senza medicine, abituata come è a passare da un medico all’altro, continuando a stare male. Eppure si seguita a ripetere che tutto ciò non è “scientifico”, poiché “scientifico” è soltanto ciò che viene fatto da un medico. Ma il solo dato di fatto che tutti migliorano, quando non guariscono addirittura completamente, per mezzo dell’igienismo, non significa forse che questa è una scienza?

(Dott. V. Vetrano)

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