mercoledì 21 ottobre 2015

RICERCHE SCIENTIFICHE DIMOSTRANO CHE L’ACQUA RENDE FELICI

Lo confermano nuovi studi: stare vicino all’acqua rende l’uomo più felice. Ecco perché le vacanze al mare sono le più rigeneranti in assoluto.
L'acqua rende feliciLo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, ma è bello che la scienza ce ne dia conferma e ci spieghi il perché. Noi veniamo dall’acqua ed è per questo che quando siamo in contatto con essa, viene stimolata in noi la produzione di neurotrasmettitori della felicità e del piacere: come la dopamina, la serotonina e l’ossitocina. E poi l’acqua è blu, il colore rasserenante per eccellenza.

Istintivamente sappiamo che stare vicino all’acqua ci rende più sani e più felici, riduce lo stress e ci porta pace. Ma perché? Nel più importante studio sugli effetti dell’acqua sull’uomo – condotto da Wallace J. Nichols, autore del libro “Blue Mind” – la scienza rivela in modo sorprendente come lo stare vicino, dentro o sopra l’acqua può renderci più felici, in salute, più connessi, efficienti e capaci in tutto ciò che facciamo.

Ecco 5 punti fondamentali tratti dal libro: “Blue Mind”

1) L’acqua ci riporta al nostro stato originario. Siamo connessi all’acqua fin dal principio della nostra vita. Il corpo dei bambini è composto per il 75% da acqua. Invecchiando, diventiamo più secchi (solo il 60%), ma il nostro cervello è ancora acqua per tre quarti e le nostre ossa per il 31%.

Il cervello, in particolare il “fluido cerebrospinale chiaro e privo di colore” che si trova in esso, reagisce con piacere all’acqua perché, come scrive Nichols: “i nostri antenati vennero fuori dall’acqua ed evolsero le loro capacità dal nuotare allo strisciare, fino al camminare. I feti umani, nelle prime fasi di sviluppo, hanno ancora strutture simili a fessure branchiali”, e l’acqua nelle nostre cellule può essere paragonata a quella che si trova nel mare”. Questa connessione biologica all’acqua – spiega Nichols – sollecita una risposta immediata nei nostri cervelli. Questo è il motivo per cui, quando vediamo o ascoltiamo l’oceano, sappiamo di essere “nel posto giusto”, a casa.

Mare azzurro2) Risiedere lungo le coste ci rende più rilassati. Alcuni ricercatori coreani, hanno condotto uno studio sull’influenza delle immagini paesaggistiche sulla mente: orizzonti sconfinati, distese d’acqua e così via. Tramite risonanza magnetica, essi hanno scoperto che anche solo guardare fotografie naturalistiche aiuta a calmarci a livello subconsciente, oltre ad aiutare a sviluppare “un atteggiamento positivo, di stabilità emotiva e il recupero di ricordi felici”. Le più adatte per rilassare la mente, sarebbero proprio le immagini di mare e oceani. Al contrario, alla vista di paesaggi cittadini si “accendono” principalmente le aree collegate allo stress. Tra tutti i paesaggi naturali, sono quelli marittimi i migliori per il nostro cervello.

3) Stare all’aria aperta fa bene, vicino all’acqua fa benissimo. Nichols cita uno studio del 2011, in cui una applicazione chiamata ‘Mappiness’ ha tracciato i livelli di benessere di circa 22mila utenti. Ai partecipanti veniva chiesto di valutare il loro grado di felicità in diversi momenti. Tenendo conto di più di un milione di risposte, la ricerca ha confermato che i partecipanti erano più felici del 5,2% quando si trovavano vicino all’acqua (mare, fiumi ecc.). Anche stare all’aria aperta contribuisce al nostro benessere psicologico, ma non allo stesso livello di un fiume o di una distesa marina.

4) L’acqua ringiovanisce e rigenera la mente. Al giorno d’oggi, con tutta la tecnologia che ci circonda, il nostro cervello ha ancora più bisogno di ricaricarsi e ritornare alla lucidità. Nichols cita uno studio del 1995 pubblicato su ‘Environmental Psychology’, in cui si analizza il rendimento e la concentrazione di due gruppi di studenti: uno a cui erano state assegnate stanze con viste più paesaggistiche (alberi, laghi, prati) e un altro a cui erano state date stanze su vedute più urbane. Il primo gruppo non solo aveva risultati più brillanti, ma dimostrava anche una maggiore capacità di attenzione funzionale.

Il colore blu del mare5) Il potere del colore blu. Il blu, secondo alcune ricerche, è il colore preferito del mondo. L’autore cita un progetto di ricerca del 2003, in cui è stato chiesto a 232 persone in tutto il mondo di indicare il proprio colore preferito. Il blu è risultato quello preferito. Nichols non si mostra per niente sorpreso: siamo evoluti in un pianeta che è principalmente fatto di sfumature d’acqua e cielo blu. Nella cromoterapia infatti il blu è noto per dare fiducia, rasserenare e calmare la mente.

Essendo un colore molto freddo, astringente, induce a una forte concentrazione mentale, distende il sistema nervoso, allevia l’ansia, ha un effetto calmante ed è utile per curare casi di iperemotività, psoriasi, orticaria, eczemi. Inoltre, il colore blu è considerato un grande purificatore del sangue e ha una spiccata azione sulla mente.

E’ inoltre bellissimo sentirsi immersi e cullati dall’acqua del mare, forse anche perché riattiva le memorie intrauterine. Tanti buoni motivi per passare l’estate vicino al mare o ancora meglio per risiedere al mare, e per comprendere i benefici di questo prezioso elemento che soprattutto chi vive in città tende a trascurare.

Rivisto da Fisicaquantistica.it

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