domenica 8 novembre 2015

COSA DOVRESTI SAPERE SUL PANE NERO AL CARBONE



È la moda alimentare del momento. Lo si trova ovunque, dai panifici, ai supermercati, passando addirittura per i bar e le pasticcerie. Stiamo parlando ovviamente del pane nero al carbone vegetale.

Nonostante il suo colore, per antonomasia non il più attraente per un cibo, questo pane sta riscuotendo molto successo non soltanto qui da noi in Italia. L’uso massiccio che se ne sta facendo negli ultimi tempi è stato cosìtravolgente che abbiamo però ancora le idee confuse sugli effetti benefici o gli eventuali rischi che questo tipo di pane comporta.

Cerchiamo, per quanto è possibile, di fare un po’ di chiarezza, nonostante non siano ancora usciti studi scientifici qualificati in grado di chiarirci definitivamente la faccenda.


Partiamo dal colore. Il nero è dovuto all’aggiunta di carbone vegetale alla ricetta classica del pane. Il carbone vegetale si ottiene dal legno di pioppo, salice e altre essenze.

Il primo uso che si è fatto di questo tipo di pane è stato inambito medico. Per la sua grande capacità assorbente, trattenendo liquidi, gas, tossine, è l’ideale per i disturbi gastrointestinali, come meteorismo e diarrea. Viene anche impiegato nel caso diavvelenamenti per agevolare l’assorbimento della sostanza ingerita.

In America ne viene però vietato l’uso alimentare a causa della sua potenzialità cancerogena. Siccome non si può escludere in maniera assoluta la presenza di benzopirene e altri idrocarburi policiclici aromatici altamente nocivi si è proibito.

Noi invece lo possiamo consumare liberamente perché ci atteniamo a una ricerca del 2012 (a dire il vero un po’ datata) condotta dalla Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare. Lo studio è stato finalizzato alla valutazione della sicurezza del carbone vegetale (E 153) utilizzato appunto come colorante aggiunto al normale impasto del pane.

Il gruppo ha escluso la pericolosità del prodotto. Gli effetti cancerogeni in caso sarebbero da attribuire agli idrocarburi policiclici aromatici (pah) ma il gruppo ha giudicato improbabile che il carbone vegetale contenga pah cancerogeni e, qualora presenti, ha ritenuto che il loro livello sarebbe molto basso.

Cosa fare allora? Come spesso accade in attesa di uno studio definitivo, si consiglia di usare il buon senso. Cercare di non esagerare con il consumo, lasciando che il pane al carbone vegetale svolga prima di ogni altra cosa la sua funzione medica.


fonte:helloworld.

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