“Erano i soldi per la mia vecchiaia: non ci sono più”. Bpel, maestra perde 80 mila euro
“Mi avevano assicurato che non c’erano rischi, mi fidavo: ho fatto male”. E’ in pensione, le obbligazioni comprate dopo la morte del marito. “Non mi arrendo: è un’ingiustizia”
Arezzo, 26 novembre 2015 – «Ho 76 anni, sono vedova, quei soldi credevo di averli messi al sicuro per la vecchiaia, ho perso tutto». Tutto, ovvero ottantamila euro in una notte. E’ la storia di G.B., maestra elementare in pensione, uno dei risparmiatori vittime della svolta di domenica. Dopo la morte del marito sposta i suoi risparmi nella filiale Banca Etruria di una frazione. «Con la banca avevo studiato un dossier per gli investimenti, mi fidavo di chi lo curava. Non sono esperta, io e mio marito ci siamo sempre fidati dei consigli. Ma la premessa era sempre la solita: non voglio speculare, questi soldi devono stare al sicuro, devono servire alla mia vecchiaia».
«Avevo fiducia, sbagliavo. Nel 2013, quando già erano sopraggiunte le prime difficoltà, mi hanno suggerito altre obbligazioni subordinate, sessantamila euro a un interesse del 5%, scadenza decennale. Nel 2023 avrei 84 anni ma mi era stato detto che avrei potuto venderle quando volevo. Non sapevo del rischio subordinate».
«Nessuno mi ha messo in guardia sui pericoli, mi era stato detto che anche in caso di cataclisma sarebbero stati a rischio solo i depositi sopra i a centomila euro. Lunedì questa tegola. Non me l’aspettavo, sono cliente di Banca Etruria da 50 anni. Sono amareggiata, arrabbiata, vittima di un’ingiustizia consumata sulle nostre miserie: abbiamo fatto le formichine per vederci mangiare tutto in un boccone. Vivrò lcon la mia pensione e i pochi soldi rimasti in banca. Ma ho perso fiducia negli altri, i rapporti umani non contano».
«Ho incaricato un commercialista di portare avanti ogni iniziativa possibile. Non mi fermerò fino a che avrò ancora energia».
fonte: http://www.lanazione.it
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