BERLINO - Da Washington a Pechino tutti la chiamano "la donna piu' potente del mondo". Angela Merkel, la Cancelliera tedesca, e' una grande personalita' del palcoscenico internazionale.
In occidente cosi' come in Oriente, tutti gli uomini di Stato esprimono ammirazione per la sua visione pragmatica e non ideologica della politica. O almeno così parrebbe. Solo che c'è un problema. Potrà darsi sia la donna piu' potente del mondo, ma in Germania sta rapidamente perdendo potere.
All'interno dell'Unione di centro-destra, e non solo nella Csu della Baviera che è tradizionalmente più a destra della Cdu, sono sempre di piu' gli "amici" di partito della Merkel ad esprimere aperta opposizione alla linea della Cancelliera, a partire dalla conciliazione, da molti giudicata impossibile, tra l'impegno umanitario e la realta' socio-demografica del paese.
Il segretario della consorella bavarese della Cdu, Horst Seehofer, non tenta neanche piu' di moderare i toni. I colleghi di partito impegnati a Bruxelles chiedono ormai l'esatto contrario della politica declamata da Merkel.
Inoltre, fosse poco, i governatori dei lander attuali e soprattutto i papabili alle elezioni del prossimo anno, propongono di mettere autonomamente un freno ai flussi migratori, violando da una parte la Costituzione che imporrebbe loro obbedienza al potere centrale su questioni di interesse nazionale, dall'altra mettendosi in aperto contrasto con la cancelliera. Che però non reagisce, temendo conseguenze ben più gravi, ad esempio essere sfiduciata in Parlamento.
Ormai, nei programmi televisivi tedeschi e nei dibattiti di approfondimento, i politici di spicco della Cdu prendono sempre piu' marcatamente le distanze da Angela Merkel.
La direzione del partito e i capigruppo parlamentari sono costretti a collaborare per non scatenare nuove rotture all'interno della Cdu e per evitare di rendere impotente la Cancelliera, ma tale precario equilibrio - scrive il quotidiano "Handelsblatt" - assume sempre piu' le sembianze di una mera facciata.
Al centro di tutto c'e' sostanzialmente una domanda: alle prossime elezioni politiche la cancelliera avra' ancora il sostegno di Berlino? Le voci contrarie alla Merkel all'interno dell'Unione sono sempre piu' numerose, aumenta la disapprovazione dei cittadini e gia' si intravedono le prime conseguenze politiche: cresce, infatti, la polarizzazione dell'elettorato a destra, come dimostra il recente rafforzamento del partito "Alternativa per la Germania" l'Afd, che sta consolidando la sua posizione di terzo partito nazionale ed ha ormai assunto il carattere di '"Alternativa alla Merkel".
E a preoccupare molto i pochi rimasti in Germania a sostegno della "donna più potente del mondo" si aggiunge il silenzio sdegnato del vero "duro" della Cdu, Schaeuble, dato per l'organizzatore di una specie di "golpe politico" teso a destituirla per poi salire lui stesso al Cancellierato.
Allora, la Merkel vedrà il 2016 ancora alla guida della Germania?
All'interno dell'Unione di centro-destra, e non solo nella Csu della Baviera che è tradizionalmente più a destra della Cdu, sono sempre di piu' gli "amici" di partito della Merkel ad esprimere aperta opposizione alla linea della Cancelliera, a partire dalla conciliazione, da molti giudicata impossibile, tra l'impegno umanitario e la realta' socio-demografica del paese.
Il segretario della consorella bavarese della Cdu, Horst Seehofer, non tenta neanche piu' di moderare i toni. I colleghi di partito impegnati a Bruxelles chiedono ormai l'esatto contrario della politica declamata da Merkel.
Inoltre, fosse poco, i governatori dei lander attuali e soprattutto i papabili alle elezioni del prossimo anno, propongono di mettere autonomamente un freno ai flussi migratori, violando da una parte la Costituzione che imporrebbe loro obbedienza al potere centrale su questioni di interesse nazionale, dall'altra mettendosi in aperto contrasto con la cancelliera. Che però non reagisce, temendo conseguenze ben più gravi, ad esempio essere sfiduciata in Parlamento.
Ormai, nei programmi televisivi tedeschi e nei dibattiti di approfondimento, i politici di spicco della Cdu prendono sempre piu' marcatamente le distanze da Angela Merkel.
La direzione del partito e i capigruppo parlamentari sono costretti a collaborare per non scatenare nuove rotture all'interno della Cdu e per evitare di rendere impotente la Cancelliera, ma tale precario equilibrio - scrive il quotidiano "Handelsblatt" - assume sempre piu' le sembianze di una mera facciata.
Al centro di tutto c'e' sostanzialmente una domanda: alle prossime elezioni politiche la cancelliera avra' ancora il sostegno di Berlino? Le voci contrarie alla Merkel all'interno dell'Unione sono sempre piu' numerose, aumenta la disapprovazione dei cittadini e gia' si intravedono le prime conseguenze politiche: cresce, infatti, la polarizzazione dell'elettorato a destra, come dimostra il recente rafforzamento del partito "Alternativa per la Germania" l'Afd, che sta consolidando la sua posizione di terzo partito nazionale ed ha ormai assunto il carattere di '"Alternativa alla Merkel".
E a preoccupare molto i pochi rimasti in Germania a sostegno della "donna più potente del mondo" si aggiunge il silenzio sdegnato del vero "duro" della Cdu, Schaeuble, dato per l'organizzatore di una specie di "golpe politico" teso a destituirla per poi salire lui stesso al Cancellierato.
Allora, la Merkel vedrà il 2016 ancora alla guida della Germania?
fonte:ilnord
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