
Da qualche mese anche Facebook si è convertito all'utilizzo degli hashtag, tipici di Twitter e già in uso anche su Instagram, ossia quelle paroline precedute dal simbolo 'cancelletto', atte ad indicare l'argomento o gli argomenti trattati o afferenti quel tweet o post.
Quali sono dunque i vantaggi dall'utilizzo degli hashtag?
Primo fra tutti l'inclusione del proprio post o tweet nel flusso di conversazioni collegate all'argomento, con la conseguente maggiore visibilità del proprio tweet da parte di chi stia ricercando o seguendo un evento o altro.
Come si 'pensano' gli hashtag?
Quasi tutte le conversazioni online sono collegate ad hashtag, quindi se il nostro intento è quello di far emergere un tal preciso argomento, conviene sempre scegliere una parola breve, semplice da ricordare e che 'acchiappi' l'utente che transita syl Social.
Per esperienza diretta funzionano sempre le espressioni usate più comunemente.
E le note dolenti dell'uso degli hashtag?
Uno dei rischi che si corre maggiormante è quando si intende evidenziare un nostro brand o progetto o evento, ed utilizziamo un hashtag già presente sui social. In tal caso ciò che pubblicheremo si troverà mescolato nel mare magnum del web, con un'evidente sovrapposizione di utenti e messaggi.
Quanti hashtag usare?
Twitter concede 140 caratteri, quindi l'abbinamento tweet ed hashtag è ristretto. Un uso più smisurato lo si nota invece si instagram: ricordiamoci però, che troppi hashtag disorientano i lettori.
Sempre porsi un obiettivo prima di linkare una conversazione ad uno o più hashtag, informando gli utenti coinvolti sull'hashtag da usare: la condivisione delle esperienze passa attraverso i 'cancelletti', ma se non rendiamo chiaro ed univoco quale 'cancelletto' usare si rischiano duplicazioni ed inutili dispersioni di messaggi.
Pensato e scritto da Simona Cherubini
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