Il popolo siriano,stremato da una guerra che dura ormai da 4anni, sostiene ancora Assad, e vuole rendere pubblico ciò al mondo occidentale con una iniziativa, ma i tg ovviamente non ce lo fanno sapere, Assad deve apparire come un dittatore disprezzato dal suo popolo. Ce lo chiedono gli USA…
<<Per sostenerlo si sono inventati una lettera da Guinness dei primati. Una «lettera» lunga ben «dieci chilometri» per mettere nero su bianco la propria «fedeltà alla patria» e ad Assad. È questa infatti l’ultima iniziativa in Siria di cui dà notizia l’agenzia di stampa ufficiale Sana.>>
<<L’obiettivo della petizione popolare da presentare agli organismi internazionali e’ la richiesta della revoca delle ingiuste sanzioni economiche imposte alla Siria, la fine delle ingerenze straniere nelle questioni interne della Siria e che le parti e le fazioni coinvolte siano chiamate a rispondere del bagno di sangue.>>
Le firme apposte su carta con stampata la bandiera siriana sono state raccolte sul territorio siriano tra Damasco e provincia.
Secondo la Sana, la lettera è già piena di firme per ben «cinque km di carta» con la bandiera della Siria stampata tra un “autografo” e l’altro – è passata di mano in mano in varie zone di Damasco (università comprese) e della provincia, di Lattakia, Daraa e Sweida e continuerà a girare fino al raggiungimento del «decimo chilometro»
Avete idea di quante firme possono entrarci in 5km di carta? E di quante altre ce ne saranno ancora nei restanti 5km?
Ma come, Assad non era ed e’ descritto dall’Occidente, dagli USA and friends, come un feroce dittatore?
Eppure il suo popolo lo appoggia ancora.
Ricordiamo che la Siria, quello che ne rimane, e’ un Paese laico. Prima della guerra che dura ormai da 4 anni, che ha mietuto 250.000 morti, era un Paese con una buona crescita, un governo che aveva investito sullo sviluppo, ricerca, ottime università aperte a tutti, buon livello culturale della popolazione e ricordiamo inoltre che Assad fino a 4 anni fa era riconosciuto come amico dai Paesi occidentali addirittura Napolitano gli conferi’ la più alta onorificenza del nostro paese: Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran cordone al merito della Repubblica italiana. L’uomo che oggi viene accusato di spargere il sangue del suo popolo, si’, proprio lui, da un giorno all’altro e’ diventato il nostro nemico, odiato dagli USA persino più dell’Isis.
A differenza di quanto i media ci vogliono trasmettere, per giustificare l’appoggio ai gruppi di opposizione antiAssad, fornendo loro armi, addestramento, descrivendo il Presidente siriano come un feroce dittatore, il suo popolo sta dimostrando al mondo intero la sua fedeltà ad Assad.
Fonte: IL MESSAGGERO
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