Perché viene condotta una campagna d'odio contro i musulmani?
Perché sono i Musulmani ad essere sempre più etichettati come terroristi?
Perché questa campagna d'odio diviene parte della campagna elettorale per le presidenziali americane?
Perché Donald Trump chiede misure liberticide di polizia federale contro i Musulmani d'America?
Perché i Musulmani sono oggetto di schedatura etnica e discriminazione sul lavoro?
Perché il Presidente Francese Francois Hollande ha sospeso i diritti civili in corrispondenza di una campagna d'odio diretta contro i Musulmani di Francia, i quali rappresentano il 7,5% della popolazione del paese?
Perché è l'occidente a condurre una guerra contro nazioni Musulmane?
Perché l'Islam è visto come male assoluto?
La risposta a queste domande è insieme semplice e complessa.
Si dà il caso che più del 60% delle riserve mondiali di petrolio greggio sono locate nelle terre Musulmane.
I Musulmani sono gli abitanti delle terre che possiedono il Petrolio. E l'agenda imperiale dell'America prevede l'acquisizione della proprietà e del controllo delle riserve mondiali di petrolio.
Se queste terre fossero abitate dai Buddisti, i politici occidentali - col solito supporto dei media mainstream - demonizzerebbero i Buddisti.
I paesi Musulmani, inclusi l'Arabia Saudita, l'Iraq, l'Iran, il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar, lo Yemen, la Libia, la Nigeria, l'Egitto, L'Algeria, il Kazakhistan, l'Azerbaijan, la Malesia, l'Indonesia, il Brunei, possiedono più del 60% delle riserve mondiali di petrolio greggio.
Con riferimento al greggio convenzionale, (escludendo quindi il greggio delle sabbie bituminose di Venezuela e Canada) la percentuale delle riserve di petrolio globale (greggio convenzionale) nei paesi Musulmani è molto più grande.
I paesi che possiedono grandi riserve di petrolio greggio sono tutti obiettivo di destabilizzazione.
Più del 50 % delle riserve di greggio mondiali giacciono all'estremità della penisola araba e nel bacino del Mar Caspio: Yemen, Arabia saudita, EAU, Kuwait, Qatar, Iran, Iraq, Siria, Azerbaijan.
Mappa: copyright Eric Waddell, Global Research 2003
La regione sopra rappresentata nella mappa è il teatro di guerra dell'America. Là dove la guerra per il petrolio viene combattuta sotto la bandiera della "guerra al terrorismo". Queste sono le terre Musulmane individuate quale obiettivo di conquista o per un rovesciamento e cambio di regime. L'Arabia Saudita e le monarchie del Golfo Persico insieme agli emirati sono paesi vicini agli Stati Uniti e solidamente sotto il controllo dell'America.
La demonizzazione collettiva dei Musulmani, compresa la denigrazione dei principi dell'Islam, viene praticata in tutto il modo e costituisce, a livello ideologico, uno strumento di conquista delle risorse energetiche mondiali. E' parte di un più ampio meccanismo di egemonia politica ed economica che va sotto il nome di Nuovo Ordine Mondiale.
Questa denigrazione viene portata attualmente avanti attraverso la creazione di organizzazioni terroristiche formate da Musulmani, come parte di una operazione di intelligence di vecchia data, risalente alla guerra tra Unione Sovietica ed Afghanistan
Al Quaeda e le organizzazioni ad essa affiliate sono creazioni della CIA. Non sono prodotto della società Musulmana. Gli attacchi terroristici sono posti in essere da gruppi jihadisti coordinati con le attività è le finalità di intelligence della CIA.
Lo Stato Islamico (ISIS) è uno strumento di intelligence che viene essenzialmente usato per due scopi specifici.
1. Sono le truppe di terra dell'alleanza militare occidentale, gli strumenti per la destabilizzazione, reclutati, addestrati, finanziati dall'alleanza militare occidentale. Le varie entità di Al Qaeda sono gli strumenti di destabilizzazione nelle vicine guerre supportate da USA e NATO (AQUIM nel Mali, Boko Haram in Nigeria, l'ISIS in Siria ed Iraq). Nello stesso tempo, esse costituiscono un pretesto ed una giustificazione per l'intervento militare sotto l'insegna di una campagna di bombardamento "antiterrorismo".
2. Sul fronte interno, le varie cellule terroriste ISIS/Al Quaeda - supportate in modo occulto dall'intelligence occidentale - sono gli strumenti di una diabolica e criminale operazione propagandistica consistente nell'uccidere i civili innocenti con l'obiettivo di fornire legittimazione all'instaurazione di misure securitarie di polizia asserendo di difendere la democrazia. Queste operazioni di attacco sotto falsa bandiera (false flag) (1) asseritamente perpetrate da organizzazioni terroristiche sono in seguito utilizzate per aizzare l'opinione pubblica occidentale contro i Musulmani.
L'obiettivo sottostante è quello di condurre una guerra illegale di conquista nel Medio Oriente sotto l'insegna della "guerra globale al terrorismo". Secondo i politici occidentali "noi ci stiamo difendendo dai terroristi". Secondo i nostri governi, i bombardamenti asseritamente diretti contro i terroristi in Siria "non sono un atto di guerra", sono presentati alla pubblica opinione occidentale come "atto di autodifesa". "L'Occidente è sotto attacco da parte dei terroristi dell'ISIS", l'ISIS ha base a Raqqa, nella Siria del Nord, "noi dobbiamo difendere noi stessi" bombardando l'ISIS.
Ci viene detto che non è un atto di guerra, che è invece un atto di legittima ritorsione e di autodifesa. L'unico problema con questa operazione di propaganda è che "I terroristi siamo noi", i nostri governi e i nostri servizi segreti hanno sempre supportato l'ISIS fin dal suo primo apparire.
Negli occhi dell'opinione pubblica, avere una "giusta causa" per condurre una guerra è di importanza centrale. Una guerra è accettata come giusta se viene combattuta su un terreno di giustificazioni etiche, religiose, morali. I Musulmani vengono denigrati nei paesi occidentali come parte di un progetto imperialista, come mezzo per destabilizzare i paesi Musulmani sul terreno dei diritti umani (p.e. Iraq, Siria, Libia, Nigeria, Yemen).
L'America sta conducendo una santa crociata contro i Musulmani ed i paesi Musulmani. La "guerra al terrorismo" pretende di difendere la Patria Americana e proteggere il "mondo civilizzato". Viene accolta come una "guerra di religione" o come uno "scontro di civiltà", laddove nei fatti il principale e vero obiettivo di tale conflitto è quello di assicurarsi il controllo e la proprietà per le multinazionali dei vasti giacimenti di petrolio della regione.
Guardando la storia, la denigrazione del nemico è stata applicata più volte. le Crociate del Medioevo consistevano nella demonizzazione dei Turchi, degli infedeli e degli eretici con l'obiettivo di giustificare una guerra di conquista militare.
La demonizzazione serve obiettivi economici e geopolitici. Allo stesso modo, la campagna contro il "terrorismo islamico" (che è occultamente creato e supportato dall'intelligence statunitense) serve in realtà alla conquista delle ricchezze petrolifere.
I Musulmani sono equiparati in tutto e per tutto a terroristi: l'islamofobia serve a condurre campagne d'odio su scala nazionale in Europa e Nord America.
Si tratta di uno strumento di propaganda di guerra utilizzato per denigrare la storia, le istituzioni, i valori ed il tessuto sociale dei paesi Musulmani, nello stesso tempo prospettando i principi della "democrazia occidentale" e del "libero mercato" come l'unica alternativa per questi paesi.
Note:
N.d.t.: false flag potrebbe rendersi in italiano con il concetto di operatività sotto falsa bandiera. Si intende un artifizio tattico segreto utilizzato nell'ambito di operazioni militari o di spionaggio poste in essere dai governi o dai servizi segreti. Consiste nel fare apparire una determinata azione come posta in essere da altre organizzazioni, parti od entità assertivamente o realmente nemiche. Ciò viene condotto attraverso l'infiltrazione in organizzazioni esistenti realmente contrapposte ovvero attraverso la creazione vera e propria di organizzazioni asseritamente contrapposte, ma in realtà dirette dai governi, dai servizi o dalle entità militari delle vittime o dei loro alleati od allineati. Deriva dall'espressione in lingua inglese false flag, ossia "bandiera falsa", probabilmente utilizzata in operazioni coperte di tipo navale. L'idea è quella di "firmare" una certo attacco "issando" la bandiera di un altro stato o la sigla di un'altra organizzazione.
Michel Chossudovsky | globalresearch.ca
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Perché sono i Musulmani ad essere sempre più etichettati come terroristi?
Perché questa campagna d'odio diviene parte della campagna elettorale per le presidenziali americane?
Perché Donald Trump chiede misure liberticide di polizia federale contro i Musulmani d'America?
Perché i Musulmani sono oggetto di schedatura etnica e discriminazione sul lavoro?
Perché il Presidente Francese Francois Hollande ha sospeso i diritti civili in corrispondenza di una campagna d'odio diretta contro i Musulmani di Francia, i quali rappresentano il 7,5% della popolazione del paese?
Perché è l'occidente a condurre una guerra contro nazioni Musulmane?
Perché l'Islam è visto come male assoluto?
La risposta a queste domande è insieme semplice e complessa.
Si dà il caso che più del 60% delle riserve mondiali di petrolio greggio sono locate nelle terre Musulmane.
I Musulmani sono gli abitanti delle terre che possiedono il Petrolio. E l'agenda imperiale dell'America prevede l'acquisizione della proprietà e del controllo delle riserve mondiali di petrolio.
Se queste terre fossero abitate dai Buddisti, i politici occidentali - col solito supporto dei media mainstream - demonizzerebbero i Buddisti.
I paesi Musulmani, inclusi l'Arabia Saudita, l'Iraq, l'Iran, il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar, lo Yemen, la Libia, la Nigeria, l'Egitto, L'Algeria, il Kazakhistan, l'Azerbaijan, la Malesia, l'Indonesia, il Brunei, possiedono più del 60% delle riserve mondiali di petrolio greggio.
Con riferimento al greggio convenzionale, (escludendo quindi il greggio delle sabbie bituminose di Venezuela e Canada) la percentuale delle riserve di petrolio globale (greggio convenzionale) nei paesi Musulmani è molto più grande.
I paesi che possiedono grandi riserve di petrolio greggio sono tutti obiettivo di destabilizzazione.
Più del 50 % delle riserve di greggio mondiali giacciono all'estremità della penisola araba e nel bacino del Mar Caspio: Yemen, Arabia saudita, EAU, Kuwait, Qatar, Iran, Iraq, Siria, Azerbaijan.
Mappa: copyright Eric Waddell, Global Research 2003
La regione sopra rappresentata nella mappa è il teatro di guerra dell'America. Là dove la guerra per il petrolio viene combattuta sotto la bandiera della "guerra al terrorismo". Queste sono le terre Musulmane individuate quale obiettivo di conquista o per un rovesciamento e cambio di regime. L'Arabia Saudita e le monarchie del Golfo Persico insieme agli emirati sono paesi vicini agli Stati Uniti e solidamente sotto il controllo dell'America.
La demonizzazione collettiva dei Musulmani, compresa la denigrazione dei principi dell'Islam, viene praticata in tutto il modo e costituisce, a livello ideologico, uno strumento di conquista delle risorse energetiche mondiali. E' parte di un più ampio meccanismo di egemonia politica ed economica che va sotto il nome di Nuovo Ordine Mondiale.
Questa denigrazione viene portata attualmente avanti attraverso la creazione di organizzazioni terroristiche formate da Musulmani, come parte di una operazione di intelligence di vecchia data, risalente alla guerra tra Unione Sovietica ed Afghanistan
Al Quaeda e le organizzazioni ad essa affiliate sono creazioni della CIA. Non sono prodotto della società Musulmana. Gli attacchi terroristici sono posti in essere da gruppi jihadisti coordinati con le attività è le finalità di intelligence della CIA.
Lo Stato Islamico (ISIS) è uno strumento di intelligence che viene essenzialmente usato per due scopi specifici.
1. Sono le truppe di terra dell'alleanza militare occidentale, gli strumenti per la destabilizzazione, reclutati, addestrati, finanziati dall'alleanza militare occidentale. Le varie entità di Al Qaeda sono gli strumenti di destabilizzazione nelle vicine guerre supportate da USA e NATO (AQUIM nel Mali, Boko Haram in Nigeria, l'ISIS in Siria ed Iraq). Nello stesso tempo, esse costituiscono un pretesto ed una giustificazione per l'intervento militare sotto l'insegna di una campagna di bombardamento "antiterrorismo".
2. Sul fronte interno, le varie cellule terroriste ISIS/Al Quaeda - supportate in modo occulto dall'intelligence occidentale - sono gli strumenti di una diabolica e criminale operazione propagandistica consistente nell'uccidere i civili innocenti con l'obiettivo di fornire legittimazione all'instaurazione di misure securitarie di polizia asserendo di difendere la democrazia. Queste operazioni di attacco sotto falsa bandiera (false flag) (1) asseritamente perpetrate da organizzazioni terroristiche sono in seguito utilizzate per aizzare l'opinione pubblica occidentale contro i Musulmani.
L'obiettivo sottostante è quello di condurre una guerra illegale di conquista nel Medio Oriente sotto l'insegna della "guerra globale al terrorismo". Secondo i politici occidentali "noi ci stiamo difendendo dai terroristi". Secondo i nostri governi, i bombardamenti asseritamente diretti contro i terroristi in Siria "non sono un atto di guerra", sono presentati alla pubblica opinione occidentale come "atto di autodifesa". "L'Occidente è sotto attacco da parte dei terroristi dell'ISIS", l'ISIS ha base a Raqqa, nella Siria del Nord, "noi dobbiamo difendere noi stessi" bombardando l'ISIS.
Ci viene detto che non è un atto di guerra, che è invece un atto di legittima ritorsione e di autodifesa. L'unico problema con questa operazione di propaganda è che "I terroristi siamo noi", i nostri governi e i nostri servizi segreti hanno sempre supportato l'ISIS fin dal suo primo apparire.
Negli occhi dell'opinione pubblica, avere una "giusta causa" per condurre una guerra è di importanza centrale. Una guerra è accettata come giusta se viene combattuta su un terreno di giustificazioni etiche, religiose, morali. I Musulmani vengono denigrati nei paesi occidentali come parte di un progetto imperialista, come mezzo per destabilizzare i paesi Musulmani sul terreno dei diritti umani (p.e. Iraq, Siria, Libia, Nigeria, Yemen).
L'America sta conducendo una santa crociata contro i Musulmani ed i paesi Musulmani. La "guerra al terrorismo" pretende di difendere la Patria Americana e proteggere il "mondo civilizzato". Viene accolta come una "guerra di religione" o come uno "scontro di civiltà", laddove nei fatti il principale e vero obiettivo di tale conflitto è quello di assicurarsi il controllo e la proprietà per le multinazionali dei vasti giacimenti di petrolio della regione.
Guardando la storia, la denigrazione del nemico è stata applicata più volte. le Crociate del Medioevo consistevano nella demonizzazione dei Turchi, degli infedeli e degli eretici con l'obiettivo di giustificare una guerra di conquista militare.
La demonizzazione serve obiettivi economici e geopolitici. Allo stesso modo, la campagna contro il "terrorismo islamico" (che è occultamente creato e supportato dall'intelligence statunitense) serve in realtà alla conquista delle ricchezze petrolifere.
I Musulmani sono equiparati in tutto e per tutto a terroristi: l'islamofobia serve a condurre campagne d'odio su scala nazionale in Europa e Nord America.
Si tratta di uno strumento di propaganda di guerra utilizzato per denigrare la storia, le istituzioni, i valori ed il tessuto sociale dei paesi Musulmani, nello stesso tempo prospettando i principi della "democrazia occidentale" e del "libero mercato" come l'unica alternativa per questi paesi.
Note:
N.d.t.: false flag potrebbe rendersi in italiano con il concetto di operatività sotto falsa bandiera. Si intende un artifizio tattico segreto utilizzato nell'ambito di operazioni militari o di spionaggio poste in essere dai governi o dai servizi segreti. Consiste nel fare apparire una determinata azione come posta in essere da altre organizzazioni, parti od entità assertivamente o realmente nemiche. Ciò viene condotto attraverso l'infiltrazione in organizzazioni esistenti realmente contrapposte ovvero attraverso la creazione vera e propria di organizzazioni asseritamente contrapposte, ma in realtà dirette dai governi, dai servizi o dalle entità militari delle vittime o dei loro alleati od allineati. Deriva dall'espressione in lingua inglese false flag, ossia "bandiera falsa", probabilmente utilizzata in operazioni coperte di tipo navale. L'idea è quella di "firmare" una certo attacco "issando" la bandiera di un altro stato o la sigla di un'altra organizzazione.
Michel Chossudovsky | globalresearch.ca
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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