Il “Monolito di Pokotia” è una statua di pietra trovata nel sito pre-Inca di Pokotia nel 1960, a soli 6 chilometri da Tiahuanaco, in Bolivia. La statua mostra diverse iscrizioni sul fronte e sul retro che, incredibilmente, risultano essere scritte in proto-sumero!
Nel sito di Pokotia, a soli 6 chilometri dalla città di pietra di Tiahuanaco, nel 1960 fu rinvenuto un enigmatico monolito alto circa 170 centimetri.
All’epoca si pensò che si trattasse di una scoperta ordinaria.
Infatti, il monolito rivelò le sue interessanti caratteristiche solo nel dicembre del 2001, quando un’analisi approfondita eseguita da un gruppo di ricercatori rivelò la presenza di una serie di iscrizioni sul fronte e sul retro della statua.
Le iscrizioni furono fotografate e studiate dal team guidato dall’archeologo boliviano Bernardo Beados. Attualmente, il monolito si risiede nel piccolo “Museo de Metales Preciosos”, a La Paz, Bolivia.
Si ipotizza che il monolito possa essere stato scolpito in un periodo precedente al fiorire della civiltà di Pukara. Inoltre, alcuni ricercatori identificano il sito di Pokotia come un luogo sacro e che la statua sia la rappresentazione di un antico dio di grande importanza.
Osservando le immagini delle iscrizioni, l’epigrafista Clyde Winters ha concluso che si tratta di una scrittura proto-sumerica. Le iscrizioni più significative si trovano all’interno delle mani e nella parte posteriore della statua.
Secondo la traduzione di Winters, le iscrizioni nelle mani affermano:
“L’oracolo Putaki conduce l’uomo alla verità. Questo oracolo stimato e prezioso per il germogliare della saggezza, ora testimonia la sua dipartita”.
Mentre, l’iscrizione sulla parte posteriore sono state tradotte così:
“La norma ideale è quella dell’Oracolo di Putaki. Questo oracolo si trova in una zona di straordinario potere della divinità. Annunziate a tutta l’umanità il decreto divino”.
Dunque, le iscrizioni sul monolito sembrano definire il ruolo dell’oracolo di Putaki all’interno della comunità. Le persone sono invitate a riconoscere questo oracolo come fonte di verità e di gioia.
Ma chi era Putaki? In tutta l’iscrizione, l’oracolo Putaki viene definito con l’epiteto di “padre della saggezza”. Probabilmente, doveva trattarsi di un grande antenato, il proto-oracolo di tutta la ragione. D’altra parte, il monolito di Pokotia è incredibilmente simile a quello eretto nella città di pietra di Tiahuanaco, sebbene prodotto in versione più primitiva.
È possibile che fosse riconosciuta a costui grande autorità, in quanto diffusore di saggezza, intermediario deputato alla comunicazione tra la comunità e le divinità.
Al momento, l’identità reale di Putaki rimane sconosciuta, così come il motivo per il quale il manufatto risulta inciso con iscrizioni in caratteri proto-sumeri.
Chiaramente, l’ipotesi più suggestiva è che i Sumeri, già migliaia di anni fa, abbiano avuto la capacità di attraversare l’oceano e visitare l’america meridionale. Ancora una volta, la storia dell’umanità nasconde molte più sorprese di quante ne possiamo solo immaginare!
Nel sito di Pokotia, a soli 6 chilometri dalla città di pietra di Tiahuanaco, nel 1960 fu rinvenuto un enigmatico monolito alto circa 170 centimetri.
All’epoca si pensò che si trattasse di una scoperta ordinaria.
Infatti, il monolito rivelò le sue interessanti caratteristiche solo nel dicembre del 2001, quando un’analisi approfondita eseguita da un gruppo di ricercatori rivelò la presenza di una serie di iscrizioni sul fronte e sul retro della statua.
Le iscrizioni furono fotografate e studiate dal team guidato dall’archeologo boliviano Bernardo Beados. Attualmente, il monolito si risiede nel piccolo “Museo de Metales Preciosos”, a La Paz, Bolivia.
Si ipotizza che il monolito possa essere stato scolpito in un periodo precedente al fiorire della civiltà di Pukara. Inoltre, alcuni ricercatori identificano il sito di Pokotia come un luogo sacro e che la statua sia la rappresentazione di un antico dio di grande importanza.
Osservando le immagini delle iscrizioni, l’epigrafista Clyde Winters ha concluso che si tratta di una scrittura proto-sumerica. Le iscrizioni più significative si trovano all’interno delle mani e nella parte posteriore della statua.
Secondo la traduzione di Winters, le iscrizioni nelle mani affermano:
“L’oracolo Putaki conduce l’uomo alla verità. Questo oracolo stimato e prezioso per il germogliare della saggezza, ora testimonia la sua dipartita”.
Mentre, l’iscrizione sulla parte posteriore sono state tradotte così:
“La norma ideale è quella dell’Oracolo di Putaki. Questo oracolo si trova in una zona di straordinario potere della divinità. Annunziate a tutta l’umanità il decreto divino”.
Dunque, le iscrizioni sul monolito sembrano definire il ruolo dell’oracolo di Putaki all’interno della comunità. Le persone sono invitate a riconoscere questo oracolo come fonte di verità e di gioia.
Ma chi era Putaki? In tutta l’iscrizione, l’oracolo Putaki viene definito con l’epiteto di “padre della saggezza”. Probabilmente, doveva trattarsi di un grande antenato, il proto-oracolo di tutta la ragione. D’altra parte, il monolito di Pokotia è incredibilmente simile a quello eretto nella città di pietra di Tiahuanaco, sebbene prodotto in versione più primitiva.
È possibile che fosse riconosciuta a costui grande autorità, in quanto diffusore di saggezza, intermediario deputato alla comunicazione tra la comunità e le divinità.
Al momento, l’identità reale di Putaki rimane sconosciuta, così come il motivo per il quale il manufatto risulta inciso con iscrizioni in caratteri proto-sumeri.
Chiaramente, l’ipotesi più suggestiva è che i Sumeri, già migliaia di anni fa, abbiano avuto la capacità di attraversare l’oceano e visitare l’america meridionale. Ancora una volta, la storia dell’umanità nasconde molte più sorprese di quante ne possiamo solo immaginare!
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