domenica 24 gennaio 2016

I SEGRETI DIETRO IL PROSSIMO CROLLO MONDIALE



DI PEPE ESCOBAR


sputniknews.com

Il Forum Economico Mondiale di Davos è sommerso da uno tsunami di smentite, e persino di smentite che non smentiscono, che sostengono non ci sarà un seguito al crollo economico del 2008

Ma ci sarà … ed il palcoscenico è già pronto.

Trader del Golfo Persico selezionati, tra cui alcuni occidentali che operano nel Golfo confermano che l’Arabia Saudita sta scaricando almeno un trilione di dollari in titoli e schiacciando i mercati a causa degli ordini dei Padroni dell’Universo – quelli che stanno a capo della pietosa presidenza di Barack Obama.



C’erano dei tempi in cui la Casa di Saud rischiava di vedere tutti i propri asset bloccati, ma ora agiscono sotto comando diretto e succederà altro: secondo i trader del Golfo Persico gli investimenti in titoli dell’Arabia Saudia ammontano a 8 trilioni di dollari, quelli di Abu Dhabi a 4.

Ad Abu Dhabi tutto è suddiviso in compartimenti, per cui nessuno se ne può rendere conto, tranne i broker e i trader che conoscono tutti i supervisori di tutti i dipartimenti d’investimento. Per quanto riguarda la Casa di Saud la smentita è la regola aurea.

Questa vendita di massa è stata di rado menzionata dai media, e le cifre sono grossolanamente sottostimate. Le informazioni complete non filtrano a causa del veto dei Padroni dell’Universo.

C’è stata un’immensa crescita nelle vendite da parte di Arabia Saudita ed Abu Dhabi a partire dall’inizio del 2016. Una fonte nel Golfo Persico dice che la strategia Saudita “farà a brandelli i mercati”. Un’altra ha usato la metafora “vermi che spolpano una carcassa nell’oscurità”. Basta dare un’occhiata a quanto accaduto a Wall Street, in Europa, ad Hong Kong e Tokio lo scorso mercoledì.

Sta già accadendo, una sottotrama fondamentale potrebbe essere, a medio-breve termine, addirittura il collasso dell’eurozona.

La crisi del 2016?

Per cui si potrebbe parlare di una Casa di Saud terrorizzata, che viene strumentalizzata per distruggere l’economia mondiale. Cui prodest?

Mosca e Teheran sono sulla lista nera. La logica dietro la distruzione dei mercati, con la conseguente nascita di recessione e depressione – dal punto di vista dei Padroni dell’Universo che comandano l’anatra zoppa Obama – è di creare artificialmente un rallentamento, tagliare le gambe agli acquisti, far calare i consumi di petrolio e gas naturale e indirizzare la Russia sulla via della rovina. D’altro canto il bassissimo prezzo del petrolio è una sorta di sanzione alternativa contro l’Iran.

In ogni caso il petrolio iraniano che dovrebbe essere immesso nei mercati è circa 500.000 barili al giorno entro la fine del primo semestre, al quale si aggiungono le scorte dei paesi del Golfo. Questo petrolio può essere e sarà assorbito, dato che la domanda sta crescendo (negli USA, ad esempio, siamo a 1.9 milioni di barili al giorno), e l’offerta sta calando.

L’aumento della richiesta e il contestuale calo dell’offerta invertirà il trend del petrolio entro luglio: per di più le importazioni cinesi di petrolio sono aumentate del 9.3% fino a 7.85 milioni di barili al giorno, smentendo le leggende circa un collasso dell’economia cinese – o circa la totale responsabilità cinese riguardo la situazione in cui versano i mercati.

Come ho sottolineato qui, il petrolio invertirà presto il trend. Goldman Sachs è d’accordo. Ciò lascia ai Padroni dell’Universo poco tempo per innescare la vendita di titoli da parte dei Sauditi.

La Casa di Saud potrebbe avere un disperato bisogno di denaro, se si considera che il loro budget versa in condizioni pericolose. Vendere i titoli in loro possesso è comunque una mossa autodistruttiva. Semplicemente non possono vendere 8 trilioni. La Casa di Saud sta semplicemente devastando l’equilibrio della propria ricchezza. Per quanto l’agiografia occidentale tenti di dipingere Riyadh come un personaggio responsabile di questa storia, la realtà è che schiere di prìncipi sauditi sono terrorizzati di fronte alla distruzione della ricchezza del regno perpetrata attraverso questo harakiri al rallentatore.

C’è un piano B? Sì, il Principe Guerriero Mohammed bin Sultan – che oggigiorno comanda a Riyadh – dovrebbe prendere il primo aereo disponibile per Mosca per studiare una strategia comune. Ma non succederà.

Per quanto riguarda la Cina, il primo cliente dei Sauditi – è preoccupata – Xi Jinping è appena stato a Riyadh: Aramco e Sinopec hanno appena siglato un accordo strategico, ma la partnership che conta davvero, considerando la futura “una cintura, una via”, è Pechino-Teheran.

La vendita forsennata di titoli da parte di Riyadh è legata alla guerra dei prezzi del petrolio. Nell’attuale, estremamente volatile, situazione il petrolio è basso, le azioni sono basse e le azioni petrolifere sono basse. La Casa di Saud però non ha ancora realizzato che i Padroni dell’Universo la stanno conducendo all’autodistruzione in svariati modi, tra cui l’inondare il mercato del petrolio con tutta la propria capacità di produzione disponibile. Tutto ciò per ferire a morte la Russia, l’Iran e … L’Arabia Saudita stessa.

Solo una pedina del loro gioco

Nel frattempo Riyadh è attraversata da voci che ci sarà un colpo di stato contro Re Salman – praticamente pazzo e rinchiuso in una stanza del suo palazzo. Ci sono due possibili scenari a disposizione:

1) Re Salman, ottantenne, abdica a favore del figlio, il famoso casinista arrogante/ignorante Principe Guerriero Mohammed bin Salman, trentenne, attualmente vice principe ereditario e ministro della difesa e secondo in linea di successione, ma de facto a capo di Riyadh. Ciò potrebbe succedere a momenti. Come ciliegina sulla torta l’attuale Ministro del Petrolio Ali al-Naimi, che non fa parte della famiglia reale, verrebbe sostituito da Abdulaziz bin Salman, un altro figlio del re.

2) Un colpo di stato. Salman – e il suo problematico figlio – fuori dalla scena, sostituiti da Ahmed bin Abdulaziz (ex Ministro degli Interni) o dal Principe Mohammed bin Nayef (principe ereditario e attuale Ministro degli Interni).

Qualsiasi scenario si concretizzi, l’MI6 britannico è al corrente di tutta la pantomima. Il BND tedesco forse. Tutti ricordiamo il memo del BND di fine 2015, che definiva il vice principe ereditario Mohammed bin Salman come un “giocatore d’azzardo politico”, il quale sta destabilizzando il mondo arabo con le sue guerre per procura in Yemen e Siria.

Fonti saudite – che per ovvie ragioni esigono l’anonimato – sostengono che almeno l’80% della Casa di Saud è schierata a favore del colpo di stato.

La domanda è se una riorganizzazione cambierebbe la situazione di harakiri al rallentatore. L’imperativo categorico non cambia: i Padroni dell’Universo sono disposti a portare a fondo il mondo intero in una pesante recessione pur di soffocare la Russia. La Casa di Saud è solo una pedina di questo gioco vizioso.



Pepe Escobar è autore di Globalistan: How the Globalized World is Dissolving into Liquid War (Nimble Books, 2007), Red Zone Blues: a snapshot of Baghdad during the surge (Nimble Books, 2007), e Obama does Globalistan (Nimble Books, 2009). Può essere contattato a pepeasia@yahoo.com.

Fonte: http://sputnik

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