giovedì 28 gennaio 2016

I SEGRETI MATEMATICI DELLA CAPPELLA SISTINA DI MICHELANGELO

Una ricerca svela che Michelangelo, per disegnare i personaggi del Giudizio Universale, si servì delle proporzioni matematiche della sezione aurea


(Foto: AFP/Stringer/Getty Images)

I matematici la chiamano sezione aurea. O, più poeticamente,proporzione divina. È una grandezza che rappresenta il rapporto tra due lunghezze diverse, tali che la lunghezza più grande divisa per quella più piccola sia uguale alla lunghezza totale divisa per la lunghezza più grande. Stando ai risultati di una ricerca appena pubblicati su Clinical Anatomy, anche il grande Michelangelo Buonarroti ne era a conoscenza. Gli autori dello studio, dellaUniversidade Federal da Saude de Porto Alegre e altri atenei brasiliani, coordinati da Deivis De Campos, hanno infatti mostrato che “Michelangelo compose la Creazione di Adamo [uno degli affreschi che decorano la volta della Cappella Sistina, nda]servendosi del rapporto aureo”. È questo, secondo gli autori, ilsegreto della portentosa armonia tra le parti che rende così bilanciato ed equilibrato l’affresco.




(Immagine: Deivis De Campos et al./Clinical Anatomy/Wiley Online Library)

In realtà, la sezione aurea era già conosciuta e utilizzata da tempo nel campo dell’arte e dell’architettura: la piramide di Cheope, per esempio, ha un rapporto tra il semilato e l’altezza pari proprio a 1,6229, molto vicino al valore della sezione aurea (che vale approssimativamente 1,618), anche se non è chiaro se i suoi costruttori ne fossero consapevoli.



Per tornare a Michelangelo, gli autori della ricerca suppongono che “la bellezza e l’armonia riconosciute in tutti i lavori dell’artista potrebbero non essere basate solo nella sua conoscenza delle proporzioni anatomiche umane, ma anche al fatto che Michelangelo sapesse che le strutture anatomiche conformi alla sezione aurea hanno più efficienza strutturale”.

Per scoprirlo, gli scienziati hanno usato un software che ha analizzato l’affresco, misurando le distanze tra gli elementi e calcolando le proporzioni relative tra i particolari anatomici. Uno dei punti presi in esame, per esempio, è a metà tra il dito di Dio e quello di Adamo, che divide idealmente l’affresco in due parti il cui rapporto è pari alla sezione aurea. Ovvero, in altre parole: Dio sta ad Adamo come Dio più Adamo stanno a Dio. Allo stesso modo, gli autori hanno scoperto che l’intera creazione di Adamo divide la volta della Cappella Sistina in due parti che le cui proporzioni sono pari al rapporto aureo. Un po’ troppo, forse, per una semplice coincidenza.
fonte wired

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