Dalla natura due sostanze in particolare sono efficaci per combattere la ritenzione idrica e permettere all’organismo di espellere i liquidi in eccesso, queste sono la cumarina e la bromelina,
Dal punto di vista della struttura chimica la cumarina è un fenolo (fenilpropanoide) e la funzione “fenolica”, nella grande varietà di questi composti, deriva da un gruppo ossidrilico legato ad un anello benzoico.
Questo gruppo funzionale è molto diffuso nel mondo vegetale sotto forma di metabolita secondario di piante e microrganismi; nella specie umana questo metabolita è praticamente inesistente.
La cumarina si ricava dal Melilotus officinalis e dal Melilotus altissima, piante erbacee delle quali si usano le parti aeree essiccate e raccolte nell’epoca della fioritura.
Studi farmacologici evidenziano, in questa specie botanica, attività antin ammatoria e capacità di attivazione del flusso venoso e linfatico; inoltre, le sommità fiorite, essiccate, hanno attività diuretica, permettendo all’organismo di perdere i liquidi in eccesso.
Studi clinici effettuati su pazienti affetti da linfoedema e ebolinfoedema, dimostrano concordemente l’efficacia dell’impiego della cumarina naturale.
In alcuni di questi studi gli autori hanno utilizzato, come criterio di valutazione, la misurazione delle circonferenze degli arti a più livelli in condizioni basali ed al termine della somministrazione della cumarina.
Nei casi clinici, che riguardavano linfoedemi di gravità compresa tra il I e il V stadio, viene riferita dagli autori (a due settimane di trattamento) una riduzione dei valori delle circonferenze rispettivamente pari al 21% nel II stadio, al 29% nel III stadio e all’8% nel IV stadio.
Con approccio diverso, altri studi valutano l’efficacia dell’impiego della cumarina, nei pazienti con linfoedema, attraverso la rilevazione della perdita di peso corporeo (un chilogrammo e mezzo in media al settimo giorno), della diminuzione della pressione venosa alla caviglia (dieci/quindici mm Hg), della diminuzione della velocità venosa (8-10%), della diminuzione delle circonferenze degli arti pari al 20% in media ed, in ne, dell’aumento della diuresi pari a 500 cc al dì.
In conclusione si ha evidenza clinica e sperimentale che la cumarina naturale ha spiccata attività prolinfocinetica (velocizzazione del riassorbimento capillare linfatico), attività proteolitica (attivazione dei macrofagi tissutali) e diuretica.
Non sono segnalati in letteratura casi da allergia da cumarina naturale né effetti secondari di rilievo clinico.
Del Melilotus officinalis si utilizzano le parti aeree essiccate e raccolte nell’epoca della fioritura, dell’Ananas si utilizzano i gambi. Le proprietà bene che di tipo antinfiammatorio, prolinfocinetico, flebotonico ed antiedemigeno derivano dai principi attivi quali la cumarina e la bromelina.
Dal punto di vista della sruttura chimica la cumarina è un fenolo il cui “gruppo funzionale” è costituito da un anello benzenico legato ad un gruppo ossidrilico; la bromelina è invece una glicoproteina (peso molecolare 33.000) a sua volta costituita da un com- plesso di proteine enzimatiche differenti tra loro per la speci cità del substrato su cui esplicano l’azione proteolitica.
Si ha chiara evidenza scientifica che la Cumarina e la Bromelina sono attive in tutte le condizioni di edema infiammatorio, post-traumatico e negli accumuli dei prodotti del metabolismo lipidico (cellulite) per gli effetti favorevoli nella rimozione dei depositi di grassi.
fonte: medicinanaturale
Dal punto di vista della struttura chimica la cumarina è un fenolo (fenilpropanoide) e la funzione “fenolica”, nella grande varietà di questi composti, deriva da un gruppo ossidrilico legato ad un anello benzoico.
Questo gruppo funzionale è molto diffuso nel mondo vegetale sotto forma di metabolita secondario di piante e microrganismi; nella specie umana questo metabolita è praticamente inesistente.
La cumarina si ricava dal Melilotus officinalis e dal Melilotus altissima, piante erbacee delle quali si usano le parti aeree essiccate e raccolte nell’epoca della fioritura.
Studi farmacologici evidenziano, in questa specie botanica, attività antin ammatoria e capacità di attivazione del flusso venoso e linfatico; inoltre, le sommità fiorite, essiccate, hanno attività diuretica, permettendo all’organismo di perdere i liquidi in eccesso.
Studi clinici effettuati su pazienti affetti da linfoedema e ebolinfoedema, dimostrano concordemente l’efficacia dell’impiego della cumarina naturale.
In alcuni di questi studi gli autori hanno utilizzato, come criterio di valutazione, la misurazione delle circonferenze degli arti a più livelli in condizioni basali ed al termine della somministrazione della cumarina.
Nei casi clinici, che riguardavano linfoedemi di gravità compresa tra il I e il V stadio, viene riferita dagli autori (a due settimane di trattamento) una riduzione dei valori delle circonferenze rispettivamente pari al 21% nel II stadio, al 29% nel III stadio e all’8% nel IV stadio.
Con approccio diverso, altri studi valutano l’efficacia dell’impiego della cumarina, nei pazienti con linfoedema, attraverso la rilevazione della perdita di peso corporeo (un chilogrammo e mezzo in media al settimo giorno), della diminuzione della pressione venosa alla caviglia (dieci/quindici mm Hg), della diminuzione della velocità venosa (8-10%), della diminuzione delle circonferenze degli arti pari al 20% in media ed, in ne, dell’aumento della diuresi pari a 500 cc al dì.
In conclusione si ha evidenza clinica e sperimentale che la cumarina naturale ha spiccata attività prolinfocinetica (velocizzazione del riassorbimento capillare linfatico), attività proteolitica (attivazione dei macrofagi tissutali) e diuretica.
Non sono segnalati in letteratura casi da allergia da cumarina naturale né effetti secondari di rilievo clinico.
Del Melilotus officinalis si utilizzano le parti aeree essiccate e raccolte nell’epoca della fioritura, dell’Ananas si utilizzano i gambi. Le proprietà bene che di tipo antinfiammatorio, prolinfocinetico, flebotonico ed antiedemigeno derivano dai principi attivi quali la cumarina e la bromelina.
Dal punto di vista della sruttura chimica la cumarina è un fenolo il cui “gruppo funzionale” è costituito da un anello benzenico legato ad un gruppo ossidrilico; la bromelina è invece una glicoproteina (peso molecolare 33.000) a sua volta costituita da un com- plesso di proteine enzimatiche differenti tra loro per la speci cità del substrato su cui esplicano l’azione proteolitica.
Si ha chiara evidenza scientifica che la Cumarina e la Bromelina sono attive in tutte le condizioni di edema infiammatorio, post-traumatico e negli accumuli dei prodotti del metabolismo lipidico (cellulite) per gli effetti favorevoli nella rimozione dei depositi di grassi.
fonte: medicinanaturale
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