La NASA ha rilasciato alcune spettacolari immagini dei famosi geoglifi impressi nel deserto di Nazca, in Perù, la cui origine e il significato rimane ancora uno dei più grandi misteri dell’umanità. Le foto, pubblicate sul sito ufficiale dell’agenzia, ) e riportate dal quotidiano russo RT Russia Today, sono state ottenute con un radar speciale, installato a bordo di un aereo dell’ente spaziale americano, appositamente allestito con il nuovo sistema di rilevamento.
Infatti la NASA è scesa in campo per dare il suo contributo, al fine di poter preservare questo patrimonio dell’umanità, sia dai danni provocati dall’uomo che da quelli dovuti dalle piogge. Grazie ad alcuni sorvoli con un aereo attrezzato con radar a apertura sintetica (Sar) è stato possibile identificare danni e disturbi nel terreno e consegnare i dati alle autorità peruviane che stanno realizzando un catalogo completo dei glifi.
In una delle foto (sotto) presentate dalla Nasa è visibile il cosiddetto Colibrì e dal confronto tra l’immagine satellitare ottica e quella dal Sar sono visibili, in scuro, alcuni danni provocati dall’erosione.
Nelle immagini riprese attraverso il radar, si possono notare i differenti modelli costituiti da linee e figure geometriche visibili solo dall’alto, compresa la famosa spirale, la scimmia e tanti altri disegni. Per ottenere tali immagini in HD, l’aereo ha effettuato due sorvoli di 10 minuti ciascuno.
Numerose sono le interpretazioni che circolano su questi enigmatici disegni, che variano da sentieri anticamente percorsi da sacerdoti a messaggi indirizzati a viaggiatori spaziali. Questa teoria è supportata dal fatto che le linee di Nazca sono osservabili solo da quote molto elevate, particolare questo che risulta difficile da comprendere e spiegare se non azzardando ipotesi tra le più disparate .
redazione segnidalcielo
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