sabato 13 febbraio 2016

REALTA’ INVISIBILE






Italia (Gargano, dicembre 2009): capodoglio 
- foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes


Quanti hanno sentito parlare di motori alternativi, alimentati ad acqua o di motori elettrici e magnetici con una durata infinita? Non li conoscete e pensate che sia fantascienza, e invece se dovessero entrare in uso alle masseporterebbero alla rovina le multinazionali petrolifere. L’idea del motore a combustione interna è considerato tecnicamente superato da almeno mezzo secolo. Eppure, la pressione dei cartelli petroliferi, per cui si scatenano ancora guerre e carneficine su vasta scala, nonché le normative di governi corrotti, ci costringono ad usare a carissimo prezzo (ecologico ed economico) gli idrocarburi da almeno un secolo. Tutta l'economia è basata attualmente sul ciclo antidiluviano dell'oro nero, così come il sistema sociale. Le corporation ed il complesso militar-industriale sono gli impuniti responsabili dell’inquinamento dell’acqua che beviamo, dell’aria che respiriamo (a fatica) e del cibo che mangiamo con riluttanza. Loro non si preoccupano del mondo e della vita che distruggono, ma solo del denaro che possono ricavarne e del dominio globale che possono esercitare sull’umanità.

Quante maree nere e quante irrorazioni belliche dei cieli potremo sopportare ancora senza reagire concretamente? L’estrazione del petrolio sta annientando mari ed oceani, soprattutto le forme di vita che li popolano. Tra queste c’è il plancton che fornisce dal 60 al 90 per cento dell’ossigeno della terra, e da cui dipende l’ecosistema marino, che è una componente essenziale delle riserve di cibo sul pianeta terrestre. Il plancton, appunto, sta morendo. Nel corso di una ricerca ventennale ho scoperto che questi criminali altolocati fanno commercio da decenni, di rifiuti tossici e scorie radioattive in tutto il mondo. Se una multinazionale qualsiasi intasca 10 o 100 milioni di dollari al giorno scaricando scarti pericolosi in mari ed oceani, il guadagno è sempre assicurato, e l’impunità è garantita dalle leggi.


Gli stessi che nominano numerosi governi, condizionano e manipolano stampa e televisione, e grazie a loro le menti di milioni di persone. Certi governicchi telecomandati hanno fatto diventare un reato difendere le proprie ragioni di vita. E se lo facciamo gli sguatteri in servizio permanente effettivo ci definiscono complottisti provocatori. Siamo indignati perché siamo danneggiati a livello chimico e genetico in modo incredibile. Purtroppo i giovani e le future generazioni pagheranno le conseguenze. Quanti di noi avrebbero mai creduto 30 anni fa che un giorno non avremmo potuto fare un respiro a pieni polmoni, perché l’aria è talmente impegnata dalle emissioni industriali e dagli aerosol bellici, che è ormai un concentrato di gas velenosi. Che non avremo più potuto bere dai nostri rubinetti, e dalle nostre sorgenti, e che avremo dovuto comprare acqua in bottiglia. Siamo stati privati dei diritti più comuni e sacrosanti. Purtroppo la nostra realtà terrena è così drammatica che nessuno vuole sentirne parlare. E così vanno in onda le distrazioni di massa.

Ora cosa possiamo fare? Molto, ovvero la differenza. Abbiamo in Italia, ma non solo, intelligenze che possono rappresentare e garantire il bene comune, anziché gli interessi speculativi delle imprese nazionali e straniere. Queste persone appoggiate dalla popolazione non devono permettere l’introduzione nell’ecosistema di tutto ciò che non sia assolutamente biodegradabile, o che non possa essere neutralizzato in fase di produzione. Va messa in campo, dal basso, una nuova Costituente e licenziato in blocco questo Parlamento tricolore di fantocci renzusconiani, grullini, nani e ballerine.


Fino a che inquinare la Terra sarà un affare redditizio, multinazionali e singoli individui continueranno a fare quello che vogliono, ovvero i loro porci comodi. Il problema siamo noi, ovvero la nostra indifferenza, o se preferite, inerzia. Noi, a livello europeo, dobbiamo costringere corporation e governi eterodiretti ad operare in modo sicuro e responsabile nell’interesse di tutti. E se non lo faranno istantaneamente, riprendiamoci subito le nostre risorse e facciamo ciò che riteniamo più giusto nel cuore, nella mente e nella mente a vantaggio di tutti gli esseri viventi.

riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=gaia

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=ecologia

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=petrolio

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=Tesla

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